“Corsi d’amore” per single: così la Cina prova a far fronte al calo di nascite

Prima c’era la ‘politica del figlio unico’, ora il governo vuole frenare una denatalità che sembra inarrestabile. E punta sugli studenti universitari

di Redazione Luce!
26 dicembre 2024
In Cina la popolazione non cresce più come un tempo e i decessi superano ormai le nascite

In Cina la popolazione non cresce più come un tempo e i decessi superano ormai le nascite

Fino a poco più di un decennio fa era in vigore la regola del figlio unico, introdotta nel lontano 1979 e diventata legge nel 2002. Poi, visto il forte rallentamento della crescita, nel 2021 la Cina ha radicalmente stravolto queste misure, permettendo alle coppie di avere fino a tre figli.

Le misure per far nascere più bambini

E ora si spinge oltre e punta a incentivare le nascite: il governo di Pechino sta intensificando una campagna nazionale per convincere i single a uscire, sposarsi e diventare genitori. Addirittura, i governi locali stanno chiamando a tappeto le donne sposate per chiedere loro se hanno intenzione di avere figli e sono pronti a offrire sussidi alle coppie per incoraggiarle ad avere più di un bambino. Secondo quanto rivela il Financial Times, tra le altre iniziative, alle università è stato chiesto di introdurre i cosiddetti “corsi d'amore” per gli studenti single, allo scopo di promuovere una “conoscenza sistematica del matrimonio”.

Una società favorevole alle nascite

Il fatto, facile a intuirsi, è che il numero dei cittadini cinesi sta diminuendo e i decessi superano ormai le nascite, mentre i governi locali fanno pressione per invertire la tendenza per cambiare una prospettiva demografica sempre più cupa. Il Consiglio di Stato, il gabinetto cinese, nelle scorse settimane ha rivelato che sta elaborando un piano per costruire una “società favorevole alle nascite” come parte di un più ampio pacchetto di stimoli per l'economia ora in difficoltà. I dettagli di questo piano sono ancora in fase di definizione.

La Cina punta a far sposare e avere figli ai single
La Cina punta a far sposare e avere figli ai single

Le chiamate alle donne sposate

Nel frattempo, le donne sposate tra i 20 e i 30 anni in tutto il Paese ricevono telefonate da funzionari locali che chiedono loro informazioni sui loro programmi in merito alla maternità: secondo fonti interpellate dal Ft, è stato offerto loro un sussidio dell'equivalente di 14 mila dollari per avere un secondo figlio. Secondo un calcolo governativo, le coppie devono avere in media 2,1 figli per raggiungere il tasso di sostituzione della popolazione. Negli ultimi mesi, i quotidiani statali People's Daily e Life Times hanno pubblicato ricerche scientifiche secondo le quali il parto fa bene alla salute della madre e può persino aiutare a prevenire il cancro e a curare alcune malattie.

Gli ostacoli 

Tuttavia, gli esperti sono scettici sul fatto che le misure ufficiali, volte a sostenere il tasso di natalità, convinceranno i giovani a mettere su famiglia, soprattutto perché l'aumento della disoccupazione e il rallentamento della crescita economica stanno frenando i consumi. Secondo Wang Feng, esperto di demografia cinese dell'Università della California, interpellato dal quotidiano economico, i funzionari stanno ricorrendo allo stesso “manuale di utilizzo del potere amministrativo per raggiungere gli obiettivi demografici” che era evidente durante l'era della ‘politica del figlio unico’, i 35 anni dal 1980 in cui le famiglie erano limitate ad avere un solo figlio. ù

Ma mentre Pechino riuscì a impedire alle coppie di avere più bambini, è più difficile usare tali poteri amministrativi per ottenere il risultato opposto. Inoltre, non ci sono segnali che indichino una limitazione dell'accesso al controllo delle nascite o all'aborto. E inoltre, secondo Wang, la sfida per convincere le giovani coppie a fare più figli appare ancora più in salita in quanto il costo della vita non solo sta diventando sempre più alto ma anche perché la maternità rappresenta spesso una grave penalizzazione per la carriera delle donne nel momento in cui lasciano il posto di lavoro per avere figli.