Un incidente che ha causato un danno a delle opere d’arte è stato trasformato in motivo di solidarietà. Proprio nel giorno di Pasqua, nella palazzina che ospita
l'atelier di Demetrio Casile, un rubinetto al secondo piano era stato lasciato aperto. L’acqua aveva creato una voragine che aveva raggiunto e
allagato il luogo dove lavorava l’artista, al piano terra di quello stabile in via Belle Arti, a Bologna. Gli acquerelli si erano macchiati e dunque sono irrimediabilmente rovinati dall’acqua e dal fango. Dopo che i vigili del fuoco hanno ritenuto agibile lo studio, è partita una
catena di solidarietà per aiutare il maestro nel rimettere in piedi la sua attività. E il 16 maggio è stato il gran giorno dell’inaugurazione del suo studio, che ne ha segnato la
ripartenza.
Una riapertura in grande stile, alla presenza del sindaco di Bologna,
Matteo Lepore, della delegata alla Cultura, Elena di Gioia, della presidente del quartiere San Vitale, Rosa Maria Amorevole e del presidente dell’Unesco, Bruno Cinanni. Dopo essere stato circondato dall’abbraccio solidale di tanti cittadini, Casile ha deciso di ricambiare questa stessa solidarietà che nei momenti difficili lo ha aiutato. E così ha deciso di sostenere dell’associazione
Sclerosi Multipla Albero di Kos, dove alcune sue opere saranno messe in vendita e il cui ricavato sarà
donato in beneficienza.
L'artista poliedrico Demetrio Casile
Calabrese di nascita, bolognese di adozione, ha frequentato le Accademie di Belle Arti di Reggio Calabria, Bologna, New York, Parigi, Londra, Philadelphia. Come allievo d’Accademia, prima a Reggio Calabria poi a Bologna, ha vinto per tre volte di seguito (fatto unico nella storia della rassegna) il Premio Lubiam di Mantova, il più importante e prestigioso riconoscimento europeo di
pittura riservato agli allievi di Accademie di Belle Arti d’Europa. Demetrio Casile è oggi titolare della
cattedra di Pittura e di Educazione Visiva presso l’Istituto Belle Arti di Bologna. È anche docente all'università Primo Levi di Bologna, è direttore artistico del Calabria Film festival e del Premio Internazionale di scultura "Sandoni".
Demetrio Casile all'opera durante un corso di disegno (Facebook)
Casile è anche l’ideatore di Cineshow, Salone Internazionale del Cinema di Torino.
Regista e sceneggiatore cinematografico, ha lavorato accanto a registi come Comencini, Squitieri, Bolognini, Tessari, Michelangelo Antonioni, Wim Wenders.
Scrittore cinematografico, ha vinto il Premio Solinas 1986 per la migliore sceneggiatura inedita con "Un ragazzo di Calabria", film diretto da Luigi Comencini (Leone D’Oro a Venezia 1987) e interpretato da Gian Maria Volontè, Diego Abatantuono, Giada Desideri, Therese Liotard. Nel 1992 ha scritto la sceneggiatura del film "Eroe per caso" interpretato da Dustin Hoffman e Geena Davis. Nel 1993 esce il suo
primo romanzo dal titolo “Attorno all’albero la stupidità” edito dalla casa Editrice Lo Scarabeo. Nel 1997 ha
scritto e diretto il film "Tra Scilla e Cariddi", uscito su tutti gli schermi nel 1998, prodotto da Fulvio Lucisano e distribuito dalla Italian International Film. Nel 2003 ha scritto per Hollywood la sceneggiatura del film "Il faraone delle sabbie", tratta dal romanzo di Valerio Massimo Manfredi (Mondatori). Nel 2004 con lo stesso Manfredi ha sceneggiato le "Memorie di Adriano” della Yourcenar, romanzo che sta per diventare film con la regia di John Boorman. Nel 2003 ha fondato a Bologna la nuova "
Scuola libera del nudo". Ha realizzato regie, scenografie e manifesti per grandi spettacoli di cinema e
moda assieme a Enrico Job, regie e
manifesti per la Croce Rossa e altri enti pubblici. Sue anche ceramiche d’autore, con vasi dipinti a pezzi unici firmati e catalogati come opere originali. Le
opere si trovano in collezione private sparse per il mondo, da New York a San Pietroburgo. Queste sono solo alcune delle tappe della sua lunga e ricca carriera.
Le esposizioni e il passato da atleta
Realizzando opere pittoriche di grandi dimensioni, Casile ha sempre privilegiato le
esposizioni d'arte in grandi e prestigiosi
spazi pubblici (Palazzo Reale di Budapest, Palazzo governativo di Jaroslavl in Russia, Palazzo Re Enzo in Bologna, ecc.). Fino ad oggi, tra gallerie pubbliche e private, assessorati alla Cultura, Comuni, Province, Regioni, istituti culturali e Consolati, ha allestito
più di cento mostre personali in Italia e all’estero.
L'artista con alcune allieve del corso di disegno (Facebook)
Molte sue opere si trovano nelle città di New York, Philadelphia, Jenkintown (Pennsylvania), Parigi, Londra, Los Angeles, San Francisco, Honolulu, Boston, Monaco, Vienna, Montreal, Polanica Zdròj (Polonia), Adelaide, Jaroslavl (Russia), Princeton (New Jersey) Budapest, Bogotà. Per molti anni Casile ha praticato
atletica leggera a livello agonistico, militando nella squadra più volte campione del mondo dei carabinieri di Bologna. Ha partecipato a 12 campionati italiani assoluti, a 6 campionati del mondo ed a numerose gare a livello internazionale di marcia su strada, nelle distanze 20 e 50 chilometri. È stato anche
arbitro di calcio della Fgic di Bologna. Da molti anni inoltre è soccorritore volontario del 118 con la Pubblica assistenza Città di Bologna.