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Vladimir, dalla Russia per la pace: "Nelle mie opere un mondo senza frontiere"

Espone per la prima volta in Europa, nella ex Marmi di Pietrasanta, il giovane artista Kartashov: "Il conflitto in Ucraina è un’immensa tragedia, la mia famiglia divisa in due"

di MARIA NUDI -
25 dicembre 2022
Una delle opere del giovane artista russo Vladimir Kartashov

Una delle opere del giovane artista russo Vladimir Kartashov

È nato in una città allo estremo oriente della Russia. Quando era solo un bambino dopo la separazione dei genitori, aveva 10 anni, ha vissuto un paio d’anni con la nonna e a 14 anni Vladimir Kartashov ha deciso di andare a vivere da solo a Novosibirsk per studiare l’arte per frequentare una scuola e essere un pittore, un artista. Da lì a Mosca, sempre per studio. E oggi che ha 25 anni il sogno di Vladimir è diventato realtà. Per la prima volta questo giovane artista del fisico possente ha fatto la sua prima personale in Europa. In Versilia a Pietrasanta la piccola Atene toscana che ospita spesso vernissage di artisti talentuosi.
Vladimir Kartashov (a destra) con Emelian Zakharov

Vladimir Kartashov (a destra) con Emelian Zakharov

Chiamiamolo destino, chiamiamola buona sorte o chiamiamolo talento unito al coraggio e alla forza. La storia è il percorso artistico di Vladimiro Kartashov scrive una pagina di arte ospitata nella ex Marmi e una pagina di storia personale che sembra un piccolo miracolo laico. La arte di intreccia con la tragica pagina della guerra russo -ucraina e con la profonda amarezza che ha creato nella famiglia dell'artista. Per la prima volta in Europa l'artista ha raccontato la sua storia a Luce! e a La Nazione grazie alla mediazione di Annalisa Bugliani volto di i The Project Space e Tg residency e di Emilian Zakharov, il gallerista russo (la sua famiglia si occupa d’arte da 300 anni):  lui ha scommesso sul talento del giovane Vladimir e spiega come l'artista resterà in Versilia fino alla primavera estate del prossimo anno. “Due anni fa -racconta il gallerista - sono stato invitato per vedere una mostra di studenti; di solito non accetto questi inviti. Invece sono andato e sono rimasto incantato dalla arte di Vladimir e poiché frequento l'ambiente artistico versiliese e conosco Annalisa Bugliani, tutto è nato con naturalezza". L'incontro con Emelian Zakharov e stato l'inizio della vita artistica del giovane Vladimir. Vladimir cosa rappresenta per lei l'arte? La risposta prima che dalle parole arriva dagli occhi azzurri del giovane artista. “Volevo essere un pittore per creare un mondo perfetto, un mondo diverso dalla realtà che mi ha sempre circondato. Un mondo senza frontiere. Con le mie opere voglio portare la speranza. Per me la pittura è al primo posto nella vita: e una priorità assoluta a cui dedico tutto me stesso”, racconta iniziando a parlare con uno sguardo per certi versi malinconico. In Russia, dopo la separazione dei genitori ha vissuto con la nonna alla quale dedicherà a maggio del prossimo anno una mostra nel complesso Sant’Agostino e a Pietrasanta, è stato accolto senza alcun pregiudizio
Una delle opere del giovane artista russo Vladimir Kartashov

Una delle opere del giovane artista russo Vladimir Kartashov

In quale paese vorrebbe vivere "Non ho una preferenza specifica. Mi piacerebbe che gli uomini vivessero in un mondo globale . Questa esperienza italiana è positiva: a Pietrasanta mi trovo bene e spero che le opere che compongono la mostra trasmettano la energia positiva che allo origine della mia arte “. Come sta vivendo la tragica esperienza del conflitto? Gli occhi di Vladimir Kartashov si velano di malinconia e la risposta arriva dopo qualche minuti. ”È una domanda difficile che mi provoca molta emozione. E una grandissima tragedia per entrambe le nazioni. Uno sbaglio tragico dal prezzo elevato. Una situazione delicata per la mia famiglia divisa in questo scenario“. Lei ha vissuto con la nonna che in qualche modo ha influito sul suo percorso artistico Dagli occhi di Vladimir, timide e dignitose, scendono le lacrime: "Mia nonna è stata importante e resta importante. Se ne è andata a novembre e questo difficile scenario mi ha impedito di salutarla per la ultima volta”. Così lo farà con la sua arte a maggio quando allestirà la sua seconda mostra a Pietrasanta. Dalla Russia per la pace e in ricordo di chi per prima ha creduto in lui: la nonna .