Dress code alla Camera, l'abito fa il deputato?

Più “decoro” e “dignità” per l’abbigliamento a Montecitorio. Ma non passano l'obbligo della cravatta e il divieto delle scarpe da ginnastica

di BARBARA BERTI -
2 agosto 2023
Quale è l'abbigliamento giusto per recarsi in Parlamento?

Quale è l'abbigliamento giusto per recarsi in Parlamento?

Dress code alla Camera: come devono vestire i deputati e le deputate? Gli uomini con giacca e cravatta (già obbligatoria al Senato ma non a Montecitorio)? Le donne con abiti che non mettano in mostra le braccia? L'argomento movimenta l'aula d'agosto in occasione dell'esame di un ordine del giorno al bilancio della Camera, presentato dal deputato Salvatore Caiata di Fratelli d'Italia, per introdurre un dress code che garantisca più “decoro” e “dignità”.
dress-code-camera-cravatta

Il deputato Salvatore Caiata di Fratelli d'Italia ha proposto un odg per introdurre un dress code che garantisca più “decoro” e “dignità” (Facebook)

Odg che poi l'aula approva, con 181 voti a favore e 100 contrari, ma in versione “light” rispetto alla proposta relativa “al rispetto del decoro formale” del meloniano Caiata. Nel testo passato, infatti, non è più presente il riferimento al “divieto indistinto per chiunque - parlamentare, collaboratore, dipendente o visitatore - dell'utilizzo di scarpe da ginnastica ogni qualvolta acceda nelle sedi della Camera”. E non c’è più neppure “l'obbligo per i deputati, collaboratori, dipendenti e visitatori di sesso maschile di indossare sempre la cravatta”. L'ordine del giorno uscito alla fine dall'ufficio di presidenza impegna “a valutare l'opportunità di introdurre specifiche disposizioni volte a prevedere che l'abbigliamento dei deputati, dei dipendenti e di tutti gli altri frequentatori delle sedi della Camera sia consono alle esigenze di rispetto della dignità e del decoro dell'Istituzione”.
dress-code-camera-cravatta

La Camera approva un odg relativo al dress code ma senza il riferimento specifico all'obbligo della cravatta e allo stop alle sneakers

Una nuova formulazione che omette riferimenti a scarpe da tennis e a cravatte, ma che non lascia tranquilli i questori che dovranno decidere le regole, creando ex novo un decalogo su ciò che è permesso indossare e ciò che dovrà restare nel guardaroba di casa. Una decisione che arriverà nei prossimi mesi, ma che qualche grattacapo lo crea già. Tra le ipotesi in campo, al momento, due sono quelle con più chance per risolvere il rebus. La prima è guardare al Senato e adeguarsi, introducendo l'obbligo di cravatta per gli uomini, non mancando di sottolineare la necessità per tutti di un "abbigliamento consono" e niente di più. Oppure, ma su questo si stanno cercando contatti internazionali, cercare di adattare il regolamento che altri parlamenti, anche in Europa, hanno adottato, con tanto di regole scritte. Mode e clima nazionale permettendo.
dress-code-camera-cravatta

Ignazio La Russa, presidente del Senato: qui la cravatta è obbligatoria

Dress code, la polemica infiamma l'Aula

La questione non è solo forma ma anche sostanza e la parola “decoro” scalda gli animi durante il dibattito in Aula. Parte all'attacco il deputato del M5S Riccardo Ricciardi tirando in ballo l'abolizione del reddito di cittadinanza: “Ci mettiamo tutti la cravatta ma cominciamo a rispettare davvero questa democrazia”. Quindi l’affondo: “Se in giacca e cravatta riuscite a sputare sulle istituzioni come fate, potete venire pure in smoking ma il decoro non lo otterrete mai”, “se si toglie il reddito di cittadinanza a 160mila famiglie con un sms”. Gli fa eco Federico Fornaro, tornato nel Pd di Elly Schlein dopo lo scioglimento di Articolo 1, che per rafforzare il ragionamento mima il gesto di togliersi la giacca, subito ammonito dal presidente di turno dell'aula Giorgio Mulè (“no onorevole, magari c'è chi apprezzerà, ma non lo faccia”).
dress-code-camera-cravatta

La deputata Ida Carmina del M5S invita anche le donne a vestirsi con più decoro

“C'è una riformulazione poco comprensibile dell'ordine del giorno - insiste Fornaro - al momento ci sono delle disposizioni, non è che possiamo venire come vogliamo, se io adesso mi togliessi la giacca... Non è vero che non ci sono disposizioni, gli uomini non possono entrare senza giacca, l'unica differenza rispetto al Senato è che non è obbligatoria la cravatta”. “Quando si parla di decoro, è una questione che può essere vista sotto più punti di vista il nostro concetto di decoro non è il vostro” ribadisce Francesco Silvestri (M5s) rivolgendosi alla maggioranza. Ma nelle fila del Movimento 5 Stelle, evidentemente, le sensibilità sono diverse. La deputata Ida Carmina, con un certo imbarazzo tra i banchi del suo partito, rilancia: “Inviterei a declinare regole anche per le donne, si può andare sbracciate o senza giacca? Guardiamo anche all'aspetto femminile”. Il Pd, con Andrea De Maria, annuncia ufficialmente che anche in ufficio di presidenza esprimerà voto contrario: “Ci sono già norme che garantiscono il decoro, voteremo contro l'ordine del giorno”. Il deputato di Avs Filiberto Zaratti premette: “Tutti i colleghi si vestono in modo consono, non vorrei che questa iniziativa portasse nel paese l'idea che deputati e deputate si vestono male”. Tranchant Simonetta Matone, ex magistrato, deputata della Lega: “Il rispetto verso chi ci ha eletto passa anche attraverso l'abbigliamento che è un codice di comportamento”. E aggiunge: “Se è vero che per prassi gli uomini entrano con la giacca, ritengo irrispettoso venire qui in abbigliamenti da spiaggia, e mi riferisco alle donne, o con abbigliamenti sportivi come le scarpe da ginnastica: non stiamo facendo footing". Benedetto Della Vedova (+Europa) coglie l'occasione per ricordare una personalità di primo piano della storia radicale recentemente scomparsa: "L’obbligo di cravatta è vero che al Senato c'è ma sarebbe un anacronismo, fu proprio Ciccio Messere, che voglio ricordare, che ottenne, da deputato, la fine dell'obbligo della cravatta”.
dress-code-camera-cravatta

Benedetto Della Vedova di +Europa (Facebook)

Camicette e top nel mirino di Fratelli d'Italia

Appena un anno fa, in Spagna, il premier Pedro Sanchez sdoganava l'abbigliamento più informale - invitando a non indossare la cravatta se non necessaria - per non limitare l'uso di aria condizionata e, quindi, per tenere sott'occhio gli sprechi di energia. Dopo un anno, i problemi energetici sembrano spariti e in Italia Fratelli d'Italia torna alla carica con il dress code. Perché la questione dell'abbigliamento è un vecchio cruccio del partito che già in passato aveva gridato allo scandalo per le spalle scoperte di alcune parlamentari.
dress-code-camera-cravatta

Il post Facebook di Federico Mollicone

In particolare, nell'estate del 2019, Federico Mollicone di Fratelli d'Italia aveva pubblicato su Facebook un post titolato “Benvenuti a Montecitorio Beach”, criticando le scelte di stile di diverse colleghe, a suo dire vestite troppo poco decorosamente per il Parlamento. Top e camicette senza maniche erano finite nell’occhio del ciclone con Mollicone che ricordava come agli uomini non sia permesso togliersi la giacca. Ma davvero una spalla scoperta è indecente? Bisognerebbe chiederlo alle senatrici Usa che hanno dovuto fare una battaglia in proposito contro il rigido dress code di Capitol Hill (poi però in Missouri i legislatori hanno adottato un codice di abbigliamento secondo cui le spalle devono essere rigorosamente coperte).