L'Eredità delle Donne dedicata a quelle "che operano per la pace e contro ogni violenza"

Alla conferenza stampa di presentazione della sesta edizione del festival, in programma dal 24 al 26 novembre, si ribadisce l'impegno contro la violenza di genere

di GIOVANNI BALLERINI -
15 novembre 2023
CS L’ Eredità delle donne

CS L’ Eredità delle donne

"In questo periodo per me di bilanci, mi trovo a commentare un festival che, in sei straordinarie edizioni, è cresciuto in modo impressionante, come una valanga bella e innocua e salutare – sottolinea il sindaco di Firenze Dario Nardella -. È un fatto importantissimo che questo festival, che ha sempre saputo intercettare i temi del momento, dedichi questa edizione alle donne che operano per la pace e contro ogni violenza. È un festival politico, con la P maiuscola, non partitico, visto che crea attenzione all’emancipazione, alla società civile. Ormai tutte le strade portano all’Eredità delle Donne e a Firenze che lo ospita".
eredita-delle-donne-pace-violenza

In Sala d’arme a palazzo Vecchio, Firenze, la conferenza stampa di presentazione della 6/a edizione di “L’ Eredità delle donne", con Dario Nardella, Serena Dandini, Antonella Centra, Massimo Russo (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

È Madri della patria il titolo della sesta edizione de L’Eredità delle Donne, direzione artistica di Serena Dandini, appuntamento dedicato all’empowerment femminile e a quanto di straordinario le donne sanno e hanno saputo fare in ogni campo. Si terrà quest’anno dal 24 al 26 novembre a Firenze e online su www.ereditadelledonne.eu.

L'impegno contro la violenza di genere

Le date della manifestazione coincidono con la Giornata contro la violenza sulle donne. Nonostante i passi avanti verso l’equità, la violenza di genere infatti non diminuisce. Per quante buone leggi siano state messe in campo e per quante buone intenzioni vengano dichiarate ogni giorno, la rivoluzione culturale necessaria per sconfiggere questo dramma è ancora da compiere. Ed Eredità delle Donne tiene alta l’attenzione anche su questo tema. "Per questo siamo assorellate con Una Nessuna Centomila, la prima fondazione italiana per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne che sostiene attivamente i Centri Antiviolenza su tutto il territorio nazionale – spiega Serena Dandini, direttrice artistica del festival -. Nell’ultima giornata, domenica dalle 18 in Manifattura Tabacchi, avremo con noi i testimonial della fondazione tra cui Giulia Minoli, Noemi, Vittoria Puccini, Massimiliano Caiazzo e la presidente onoraria della Fondazione, Fiorella Mannoia, che interverrà in collegamento.
eredita-delle-donne-pace-violenza

Serena Dandini, direttrice artistica de L'Eredità delle Donne (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

In questa serata abbracceremo le intenzioni della fondazione, che cerca di aiutare in primis i centri antiviolenza, che sono a volte l’unica sponda nei momenti più drammatici per le donne, ma daremo spazio anche a una attività molto importante che loro fanno: spingere l’educazione sentimentale e affettiva nelle scuole, perché sappiamo che questo dramma si sconfigge solo ripartendo dall’educazione. E questa è una rivoluzione che dobbiamo fare tutti: L’Eredità delle Donne farà sentire la voce di Madri della patria - conclude Dandini - giovani o più attempate, con una serie di appuntamenti straordinari per parlare della violenza, ma anche della pace. Un modo per ribadire che quello fiorentino non è un festival delle donne che parlano delle donne, ma una manifestazione in cui le donne competenti parlano di tutto".

Grandi ospiti e un messaggio chiaro

Partecipano al festival oltre cinquanta i nomi, tra i più prestigiosi nel panorama contemporaneo, ognuno portando il proprio contributo esperienziale e professionale, che si susseguiranno all’interno di ben 14 panel a cui si aggiungono approfondimenti, presentazioni e talk. Come ogni edizione previste due serate speciali (venerdì sera al Teatro Niccolini, sabato in Manifattura Tabacchi) a cura di Serena Dandini.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da L'Eredità delle Donne (@ereditadelledonne)

Quest’anno L’Eredità delle Donne lancia un messaggio chiaro sin dal manifesto: l'immagine simbolo della sesta edizione è infatti una giovane figura femminile che indossa una gonna creata cucendo assieme le date delle più importanti leggi che hanno scandito l'ingresso delle donne nella vita pubblica del nostro Paese. È il momento giusto per ripassare le tappe, almeno le principali, del cammino verso l'emancipazione. Il festival lo fa agganciando il suo racconto ai provvedimenti di legge che, dalle Costituenti a oggi, hanno segnato i diritti femminili e dell’intera società italiana. È il nostro modo per celebrare quelle Madri della patria (principio cardine del festival dalla sua prima edizione) cui dobbiamo battaglie, campagne sociali e disegni di legge che hanno contributo ad un Paese più equo, più solidale, più inclusivo. Per tutti, uomini e donne.

L'Eredità delle Donne costruttrici di pace

La manifestazione è un progetto di Elastica, partner fondatori Fondazione CR Firenze e Gucci, con la co-promozione del Comune di Firenze, la collaborazione di Elle e la partecipazione di Manifattura Tabacchi, sede principale del festival. Rai Radio 2 è la radio ufficiale del Festival. L'edizione 2023 è organizzata con il contributo di Engie, Ford, iliad, Nieco, Polimoda e SYNLAB. "Come è da sempre nel suo corredo genetico, anche quest'anno il festival porta in primo piano la voce di coloro che sono impegnate nei processi di pace - ribadisce Serena Dandini -. Il nostro pianeta è in fiamme e le donne, prime vittime di tutte le guerre, sono messaggere e costruttrici di pace. In questo io voglio credere, per questo noi ci vogliamo impegnare.
eredita-delle-donne-pace-violenza

L'attivista iraniana Narges Mohammadi premio Nobel per la Pace

Pensando al terribile conflitto tra Israele e Palestina, senza dimenticare l’Ucraina. Mi piace citare le parole di quella che considero una grande Madre della Patria, Liliana Segre: "Ho voluto essere una donna di pace, non ho mai insegnato le parole 'odio' e 'vendetta', e così morirò".

Il programma OFF

La sesta edizione del Festival ha registrato anche un rinnovato entusiasmo per la call del programma OFF, che ha raccolto non solo sul territorio fiorentino ma anche in tutta Italia ben più di 200 iniziative in linea con le tematiche dell'evento ma declinate secondo i propri campi di interesse. Il programma OFF spazia dai laboratori - anche per bambine e bambini -, alle conferenze, dalle presentazioni di libri alle visite guidate, dai trekking urbani agli spettacoli e le mostre: con uno straordinario slancio creativo animeranno di scoperte, di curiosità e di idee i giorni del festival. Anche quest’anno, dunque, il calendario OFF amplifica i valori e le mission di L'Eredità delle Donne: valorizzare e raccontare il ruolo delle donne di ieri, oggi e domani, sollecitare il confronto sul tema dell’empowerment femminile e costruire orizzonti nuovi a vantaggio di tutti. L’edizione 2023 conferma l’enorme entusiasmo creatosi intorno al festival con il coinvolgimento di tutto il territorio fiorentino e non solo: di fatti parteciperanno anche realtà genovesi, della Riviera Adriatica e venete, solo per citarne alcune; per quanto riguarda Firenze, la città ha risposto animando centinaia di location, dal centro alla periferia fino ai comuni limitrofi. Sono luoghi prestigiosissimi come la biblioteca Medicea, la basilica di Santa Maria Novella, il Museo del Duomo, l’Università di Firenze, la Biblioteca delle Oblate, il Palazzo della Banca d’Italia, l’Istituto Brunelleschi, il Museo Archeologico Nazionale, il Museo Galileo Galilei, solo per citarne alcuni, cui si affiancano i tanti teatri, cinema, librerie, istituti di cultura, locande, negozi, ristoranti, botteghe e atelier di moda, gallerie d'arte e studi fotografici, associazioni sportive e i quartieri stessi. Vi si potranno ascoltare, o vedere, o persino assaporare racconti dedicati alle grandi donne della storia, come lo furono le dame della corte dei Medici, le pittrici come Artemisia, le scrittrici come Elizabeth Barrett Browning e le partigiane della Resistenza.