Fragili e lavoro: a Putignano un gemellaggio enogastronomico all’insegna dell’inclusione

Insieme per cucinare e accendere un dibattito con le istituzioni: obiettivo, abbattere discriminazioni e stereotipi in ambito professionale e valorizzare i prodotti di Nord e Sud Italia

di CATERINA CECCUTI -
25 agosto 2023
A Putignano un gemellaggio enogastronomico all’insegna dell’inclusione

A Putignano un gemellaggio enogastronomico all’insegna dell’inclusione

Fragili e lavoro: a Putignano un gemellaggio enogastronomico all’insegna dell’inclusione. Le aziende SbrisolAut, PowerAut e Autnotout si incontrano per “cucinare” insieme e accendere un dibattito pubblico con le istituzioni e la popolazione sul tema dell’inclusività professionale e della valorizzazione dei prodotti locali tra Nord e Sud Italia Una sinergia fra realtà produttive che offrono opportunità lavorative alle persone più fragili. Stiamo parlando dell’incontro Autismo. Un abbraccio vale più di mille parole, che si svolgerà a Putignano sabato prossimo 26 agosto in due momenti ben distinti: il primo all’interno del tarallificio Farinella srl.

L'evento

E' qui che i giovani pasticceri di SbrisolAut - azienda di Mantova - incontreranno due realtà del territorio - PowerAut e Autnotout - per uno scambio di “ricette”; il secondo nel pomeriggio, negli spazi della Biblioteca comunale, dove si terrà la tavola rotonda aperta al pubblico Quando la spesa vale l’impresa.

A Putignano un gemellaggio enogastronomico all’insegna dell’inclusione

Si parlerà di autismo e lavoro ed a confrontarsi saranno istituzioni, imprenditori e associazioni. Ma partiamo dal principio, ossia dal comprendere cosa sia 'SbrisolAut': “È un’impresa ad impatto sociale, basata a Mantova, che produce e commercializza la tipica torta “Sbrisolona” - spiega Laura Delfino, amministratore unico di SbrisolAut e responsabile di Spazio Autismo Sinergie Cooperativa sociale Onlus -, impiegando come addetti alla produzione esclusivamente persone nello spettro autistico. PowerAut e Autnotout sono invece realtà pugliesi che coinvolgono giovani autistici nella produzione di vino”. Dottoressa Delfino, come nasce l’idea di questa collaborazione? “La mission di SbrisolAut è dimostrare “che si può fare”, ovvero che anche le persone con funzionamento cognitivo non elevato possono lavorare e farlo con competenza, offrendo loro opportunità̀ formative e lavorative, ma soprattutto la possibilità che questo lavoro sia mantenuto e sia sostenibile anche a livello economico e nel tempo. L’evento in questione nasce dalla sensibilità di un’azienda di Putignano, Farinella srl, che osservando l’esperienza di SbrisolAut si è domandata se, come azienda, possa anch’essa sostenere l’occupazione lavorativa di persone autistiche nella produzione dei prodotti di punta: i taralli. Da questa 'domanda” è emersa l’idea di conoscenza reciproca attraverso l’invito dei pasticceri SbrisolAut al tarallificio.
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Insieme per cucinare e accendere un dibattito con le istituzioni e la popolazione sul tema lavoro senza discriminazioni e valorizzazione dei prodotti di Nord e Sud Italia

Tutto partirà con uno scambio di ricette (sbrisolone mantovane e taralli pugliesi), che in realtà sarà un pretesto per stimolare la riflessione che “si può fare”: le persone autistiche possono lavorare e la 'questione autismo' non deve essere considerata un 'problema sociale'; la 'condizione autistica' è parte della nostra società, e dobbiamo capire che questi ragazzi e ragazze hanno gli stessi diritti”. Sono già in programma future collaborazioni? Quali sono gli obiettivi che voi aziende vi siete prefissi? “SbrisolAut si propone al mercato come un brand che “racconta una storia” e che costruisce con il consumatore più attento una relazione di valori condivisi direttamente attraverso il dolce stesso: come viene prodotto e confezionato, la sua provenienza e la sua alta qualità, raggruppando in sé tutti gli elementi chiave dell’inclusione sociale, della sostenibilità ambientale e della valorizzazione delle tradizioni locali. Ma, soprattutto, SbrisolAut vuole essere un modello scalabile e replicabile per diversi prodotti nel settore alimentare, con caratteristiche di territorialità e riproducibile in diverse zone d’Italia, adatto a persone nello spettro autistico e altre disabilità cognitive, con lo scopo finale di inserirle in un mercato del lavoro altamente qualificato. Per questo motivo, la collaborazione e la rete tra imprese e istituzioni è fondamentale per sostenere non solo i bisogni di questi ragazzi/e - a cui viene spesso negata la possibilità di fare vita da adulti e per i quali le uniche prospettive sono centri per la disabilità o l’isolamento - ma anche il supporto alle aziende, in modo tale che siano aiutate a comprendere in che modo sostenere l’inserimento lavorativo di persone 'diverse' o 'neuro divergenti'.
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Una sinergia fra realtà produttive che offrono opportunità lavorative alle persone più fragili

Nel pomeriggio di sabato prossimo, a partire dalle 16,30, si svolgerà anche l’incontro aperto al pubblico negli spazi della Biblioteca Comunale - patrocinato dal Comune di Putignano e moderato da Raffaella Trisolini -, cui parteciperanno la Sindaca Luciana Laera, l’europarlamentare Chiara Gemma (membro della Commissione europea per l’Occupazione e gli affari sociali),  Giuseppe Favale, vescovo della Diocesi di Conversano - Monopoli. E ancora , Alberto Balestrazzi ceo di Auticon, multinazionale di servizi informatici che assume esclusivamente persone nello spettro autistico, Domenico Egizio, fondatore di Farinella srl, Giampiero Mastrangelo, presidente dell`Associazione Amici dei Diversabili, Enrica Bortolot, analista del comportamento a supporto del progetto lavoro della OdV Poweraut e Massimo Striano, amministratore di Autnotout srl, impresa sociale di Brindisi.
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Il progetto ’SbrisolAut’ raccontato da Laura Delfino

Dottoressa Delfino, anche lei sarà presente all’incontro con le istituzioni del territorio. Cosa vi aspettate possa accadere? “Si tratterà di una tavola rotonda dove si confronteranno aziende “a maggioranza autistica” come Auticon, che da anni assume in tutto il mondo persone autistiche nel settore della tecnologia, e realtà più locali come noi, PowerAut, Autnotout, oltre ad aziende “normali” come il tarallificio Farinella, che appunto vuole capire cosa poter fare per contribuire fattivamente all’inclusione. Saremo tutti uniti dall’obiettivo di mostrare alle istituzioni e ai cittadini pugliesi che le persone autistiche possono essere una risorsa e non un “impegno economico” per i Comuni e le istituzioni. L’intenzione è di stimolare riflessioni, ma soprattutto sollecitare azioni che siano in grado di promuovere gli step necessari per rendere possibile ciò che ancora troppo spesso sembra essere un sogno lontano.
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’Autismo. Un abbraccio vale più di mille parole’ si svolgerà a Putignano sabato prossimo 26 agosto

Come ha detto alla Gazzetta del Mezzogiorno l’onorevole Chiara Gemma che parteciperà all’evento 'nNel 2023 non vi possono essere distinzioni nel mondo del lavoro. Dobbiamo superare svantaggi e limiti per consentire un accesso paritario ai ragazzi dello spettro autistico'. Questo è il futuro che desideriamo vivere". Dottor Alberto Balestrazzi, Auticon è una realtà inclusiva che fa scuola in tutto il mondo. Perché, a suo parere, è ancora così difficile per le persone con spettro autistico trovare lavoro? “Oggi fra le persone autistiche (oltre 600.000 in Italia) il tasso di disoccupazione è del 90%. Da un recente sondaggio internazionale commissionato da Auticon (https://auticon.com/it/wp-content/uploads/sites/9/2023/04/auticon-impact-report-2022-FINAL_IT.pdf) il 42% delle persone autistiche intervistate ha dichiarato che trovare il lavoro giusto è stata la parte più̀ difficile della loro carriera, il 35% ha dichiarato che l’inserimento in una nuova organizzazione è stato l’aspetto più impegnativo della vita lavorativa. Mentre il 31% ha trovato il processo di assunzione aziendale tradizionale molto impegnativo. La ragione principale di queste difficoltà sta nel pregiudizio e nella scarsa o, ancora peggio, errata conoscenza che esiste rispetto all’autismo. Ad esempio, si considera ancora l’autismo una 'malattia', che come tale deve essere 'curata' in centri specializzati, mentre l’autismo è una “condizione umana”, permanente, prevalentemente genetica, che porta ad un modo di percepire la realtà 'diverso' da quello della maggior parte delle persone, un 'funzionamento' differente (più correttamente definito neuro divergente). Ma non per questo non in grado di essere efficace ed efficiente nello svolgimento di compiti lavorativi. Inoltre, si fa spesso un’equivalenza fra autismo e deficit cognitivo, mentre in realtà ci sono moltissime persone autistiche che hanno capacità cognitive nella media o anche molto al di sopra, e che possono svolgere mansioni assai complesse. Un altro pregiudizio che ancora esiste è quello relativo alla mancanza di 'empatia' delle persone autistiche, alla scarsa socialità e quindi alla percezione che non siano in grado di collaborare sul lavoro. In Auticon abbiamo team misti (sono autistici i nostri dipendenti e sono non-autistici quelli dei clienti) che quotidianamente lavorano insieme, si formano e si supportano reciprocamente e collaborano senza nessuna difficoltà. Ovviamente questi risultati richiedono da parte dell’azienda alcuni adattamenti (ad esempio, rendere il processo di recruiting inclusivo), ma soprattutto la disponibilità a cambiare il proprio modo di porsi di fronte alle “diversità umane”, accettandole per quelle che sono e anzi, valorizzandole, piuttosto che cercare di “normalizzarle”. Basandosi sulla sua esperienza personale, invece, qual è il valore aggiunto che le persone con spettro autistico portano ad una realtà lavorativa? “Vedere il mondo in maniera diversa permette ad una persona neuro divergente di apportare prospettive uniche su compiti e situazioni professionali. Le persone autistiche hanno spesso punti di forza cognitivi come: attenzione ai dettagli, concentrazione sostenuta a lungo, grande immaginazione e creatività, capacità analitiche istintive che permettono di individuare tendenze o riconoscere pattern. Per esemplificare quali sono i benefici nell’impiegare persone autistiche in azienda, mi rifaccio ancora alla nostra indagine (Global Impact Report 2022): il 93% dei nostri clienti ha dichiarato che i consulenti Auticon hanno apportato un prezioso contributo professionale ai loro progetti in termini di maggiore precisione, maggiore efficienza, generazione di prospettive/idee alternative e approccio innovativo. Ma altrettanto - e forse più importante - l’86% dei nostri clienti ritiene che lavorare con persone autistiche abbia avuto un impatto positivo sulla cultura del proprio team, contribuendo ad una comunicazione più chiara, maggiore empatia, maggiore senso dello scopo e migliore lavoro di squadra”.