Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » Da Gianluca Vacchi a Carmen Russo: se il paradiso dei vip diventa l’inferno per i domestici

Da Gianluca Vacchi a Carmen Russo: se il paradiso dei vip diventa l’inferno per i domestici

L’ex colf ha denunciato l'imprenditore e influencer per insulti e violenze: “Se non ballavamo bene ci minacciava”. Ma gli altri collaboratori lo difendono: "Non è vero, il capo è buono". Negli anni sono finiti nei guai, tra gli altri, anche Naomi Campbell, Sharon Stone, Enzo Paolo Turchi. Tutto ai danni delle cosiddette ‘schiave moderne'

Maurizio Costanzo
28 Maggio 2022
Gianluca Vacchi e il suo personale di servizio dal sito Instagram dell'imprenditore

Gianluca Vacchi e il suo personale di servizio dal sito Instagram dell'imprenditore

Share on FacebookShare on Twitter

Tengono in ordine la casa, cucinano, rifanno i letti, vanno a fare la spesa, badano ai figli. Sono i lavoratori domestici, veri e propri angeli della casa, che lavorano in sordina, e permettono molto spesso all’ingranaggio della vita familiare di far fronte a incombenze quotidiane e straordinarie. Tuttavia, in alcuni tristi casi, le domestiche sono, nella vulnerabilità delle quattro mura domestiche, soggette a vessazioni, insulti, vere e proprie violenze.

Gianluca Vacchi, il famoso imprenditore, influencer e deejay che ha raggiunto la popolarità sui social in contesto internazionale.
Gianluca Vacchi, il famoso imprenditore, influencer e deejay che ha raggiunto la popolarità sui social in contesto internazionale.

Più di qualcuno le ha definite le cosiddette ‘schiave moderne’. L’ultimo Sos, ma purtroppo solo in ordine di tempo, è quello che arriva da casa, anzi da villa Vacchi, in Sardegna. Un paradiso di bellezza e relax quella dell’influencer 54enne da 43 milioni di follower tra TikTok e Instagram, che però per i domestici dell’imprenditore bolognese, paradiso proprio non era, anzi.

Gianluca Vacchi e il suo personale di servizio dal sito Instagram dell'imprenditore
Gianluca Vacchi (54 anni) in un frame di un video con suo personale di servizio (immagini dal sito Instagram dell’imprenditore)

Prepotenze ed angherie

E così, dopo l’ennesima prepotenza, una sua oramai ex colf si è rivolta al tribunale del lavoro, stanca di essere maltrattata e sottopagata: a suo dire non avrebbe mai ricevuto nè Tfr nè 70mila euro di straordinari. Eppure di straordinari ne avrebbe fatti eccome la 43enne delle Filippine, che dopo aver lavorato per tre anni per Vacchi, ora ha intentato una causa civile: costretta a lavorare fino a 20 ore al giorno senza interruzioni, riposo settimanale o ferie, laddove il contratto prevedeva 6 ore di lavoro al giorno per 6 giorni a settimana. E non era solo lei a ricevere lo stesso trattamento: anche altri dipendenti si sono lamentati del comportamento di Mr. Enjoy, e per ora altri due domestici si sono fatti avanti.

Gianluca Vacchi e il suo personale di servizio dal sito Instagram dell'imprenditore
Gianluca Vacchi (54 anni) nei video con e il suo personale di servizio (immagini dal sito Instagram dell’imprenditore)

‘Schiavi’ social

Ma c’è di più: i domestici venivano ‘usati’ anche per i video su Tik Tok, e se non ballavano bene o a tempo erano guai: Vacchi andava su tutte le furie, li insultava, li lanciava contro il cellulare, spaccava la lampada delle riprese, gli tirava dietro bottiglie. Si respirava dunque un’aria tesissima a casa di Mr. Enjoy, già gravato dal sequestro di 200mila euro a favore del fratello, per il flop delle sue futuristiche ‘Enjoy Bikes’.

Contratto di riservatezza e multe

Da parte sua Vacchi aveva pensato bene di tutelare la sua immagine pubblica, al punto da pretendere dai dipendenti la firma di un contratto di riservatezza, pena 50mila euro da detrarre dal Tfr. Ma il diavolo, si sa, fa le pentole e non i coperchi. E così la verità è venuta fuori, come in parte mostrano anche i vocali dell’imprenditore, che lasciano poco spazio all’immaginazione: “Adesso mi sono rotto i c…i. I filippini ogni volta che si dimenticano una cosa sono 100 euro di multa”. E si lamenta ancora: “Mi mancano ancora le punture di testosterone. Me le hanno fatte sparire ancora. Io divento una bestia! Si sono dimenticati anche l’alcol. A costo che se ne vadano via, sennò li mando via a calci”. E ancora: “Adesso torno a casa mia. E se vedo un muso lungo gli metto le mani addosso”.

La difesa online dei collaboratori domestici di Gianluca Vacchi

Non ha tardato ad arrivare un filmato in difesa di Gianluca Vacchi firmato da otto fedelissimi di Mr Enjoy. Un video girato “a sua insaputa”, giura Laura Siazzu, unica italiana attorno al tavolo dell’influencer, dove la speaker delle virtù vacchiane e altre sette dipendenti asiatici riuniti attorno al tavolo del capo attaccano la traditrice rivoltasi al giudice del lavoro per ricevere 70mila euro di straordinari e conseguente tfr a suo dire non pagati nonostante incongrue pretese orarie.

Il personale domestico riunitosi per difendere Gianluca Vacchi, 54 anni
Il personale domestico riunitosi per difendere Gianluca Vacchi, 54 anni

“Non è vero, noi siamo pagati – la risposta alla denunciante – : è lei (l’ex colf filippina Laluna Maricris Bantugon, ndr) che, purtroppo per lei, non ha più l’onore di stare in mezzo a questo team. Noi siamo arrabbiati per quello che abbiamo visto e sentito. Noi lavoriamo per una bellissima famiglia”.  Tutti i dipendenti partecipano alla difesa di Vacchi: “Un normale datore di lavoro che si arrabbia se non vengono fatte le cose come dice lui –  assicurano i dipendenti – . Il dottore ha anche un’umiltà perché poi, quando ti alza le voci, dopo ti chiede scusa”.

Ingiustizie vip

Le ingiuste pretese ai domestici sono purtroppo all’ordine del giorno, e spesso vanno ben oltre il consentito, soprattutto ad opera dei vip.

Maomi Campbel, botte alla colf

La top model Naomi Campbell finì in manette nel 2016

Nel 2016 Naomi Campbell venne arrestata dopo aver mandato all’ospedale, con una ferita alla testa, la domestica 42enne di origine ispanica. La colluttazione sarebbe stata originata dopo che l’ex modella l’aveva licenziata per una serie di furti.

Sharon Stone, offese alla bambinaia

Nel 2013 finì nei guai la bionda irresistibile di ‘Basic Instinct’, Sharon Stone, per aver maltrattato, molestato e ingiuriato con accuse a sfondo razzista la bambinaia di nazionalità filippina. Erlinda Elemen, professione baby sitter, è stata licenziata a febbraio 2011 in seguito a un episodio poco piacevole: l’attrice, infatti, aveva scoperto alcuni pagamenti straordinari non autorizzati e, venendo meno la fiducia, aveva liquidato la dipendente in malo modo. Secondo la tata, però, che aveva lavorato per quattro anni al servizio della sex symbol, Sharon Stone era stata una pessima datrice di lavoro, perché offendeva la sua dipendente con insulti di vario genere, inclusi quelli sulle popolazioni “stupide” delle Filippine. Avrebbe, inoltre, criticato la tata per le sue abitudini religiose, per il suo modo assiduo di frequentare la chiesa locale, per l’abitudine di leggere la Bibbia, e persino per il parlare con i suoi tre figli Roan, Laird and Quinn: Sharon non voleva che imparassero a parlare come lei.

Nel 2013 finì nei guai la bionda irresistibile di ‘Basic Instinct’, Sharon Stone, per aver maltrattato, molestato e ingiuriato con accuse a sfondo razzista la bambinaia di nazionalità filippina
Nel 2013 finì nei guai la protagonista di ‘Basic Instinct’, Sharon Stone, per aver maltrattato e ingiuriato con accuse a sfondo razzista la bambinaia di nazionalità filippina

Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi

Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi nel 2021 sono stati denunciati dai domestici della loro villa: “Per otto mesi sfruttati a 2 euro l’ora, in nero”
Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi nel 2021 sono stati denunciati dai domestici della loro villa: “Per otto mesi sfruttati a 2 euro l’ora, in nero”

Non solo vip stranieri, anche Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi nel 2021 sono stati denunciati dai domestici della loro villa per sfruttamento del lavoro, che li hanno accusati di aver “lavorato otto mesi sfruttati a 2 euro l’ora e in nero, senza permessi o ferie”. La coppia dello spettacolo era stata  denunciata per lavoro irregolare e violenza privata presso il Tribunale e la Procura di Tivoli. Il racconto dei custodi: “Avevano messo un annuncio, ci siamo trasferiti apposta. Tante promesse ma non ci hanno mai messo in regola. Ci pagavano 500 euro a testa per 10 ore di lavoro, senza ferie, permessi e malattia. Quando ci siamo impuntati Turchi ci ha minacciati e cacciati dalla villa di Formello”. La showgirl, interpellata, inizialmente dice di non conoscerli, poi si ricorda e dice: “Non ne sapevo nulla, se ne occupava il commercialista”.

I casi Weinstein

Non solo domestici: e il caso Harvey Weinstein e gli abusi su assistenti, collaboratrici e segretarie, è solo la punta di un drammatico iceberg.

Nelle nostre case: quante solo le colf in Italia?

Dai dati emersi dal 31° Dossier Statistico Immigrazione, a cura di Idos, poco più della metà dei residenti stranieri in Italia è una donna (51,9%) pari ad oltre 2,6 milioni di persone alla fine del 2020, e più della metà lavora in sole tre professioni: collaboratrici domestiche, badanti, addette alla pulizia di uffici ed esercizi commerciali, e ben il 39,7% è un’addetta ai servizi domestici o di cura. Mansioni precarie, poco tutelate, e come se non bastasse le più colpite dalla crisi da Covid-19.

Secondo la ricerca Domina i datori di lavoro domestico regolari sono 992 mila, in aumento rispetto all’anno precedente (+8,5%)

Secondo la ricerca Domina i datori di lavoro domestico regolari sono 992 mila, in aumento rispetto all’anno precedente (+8,5%)

Colf e domestici: una delle molteplici forme di schiavitù moderne

Oltre a questo, si aggiungono i comportamenti esagerati, le pretese e le vessazioni dei datori di lavoro, non solo dei vip, che ovviamente fanno più clamore. Situazioni che accendono i riflettori su realtà drammatiche, che ci mostrano quanto, ancora oggi, ci sia da fare nella società moderna, per raggiungere una vera, concreta parità di diritti in ambito lavorativo, in tutte le categorie. Colf e domestici: una delle molteplici forme di schiavitù moderne, in un’epoca in cui la schiavitù dovrebbe essere stata, da tempo, abolita.

Potrebbe interessarti anche

Ridolfi-suicidio assistito
Attualità

Suicidio assistito, Fabio ha scelto “di porre fine alle sue sofferenze con la sedazione profonda”

6 Giugno 2022
Ferrovie, previste 40mila nuove assunzioni in 10 anni: "Diamo valore alle persone"
Attualità

Il Gruppo FS alla ricerca di talenti: previste 40mila nuove assunzioni in 10 anni

1 Giugno 2022
Il 12 giugno 1922 nasceva, a Firenze, Margherita Hack. Scienziata di fama internazionale, cittadina impegnata nella lotta per i diritti civili, un passato da sportiva e una quotidianità fatta di tante piccole-grandi passioni
Attualità

Margherita Hack, il secolo d’oro dell’astrofisica nel ricordo di chi l’ha conosciuta: “Una precorritrice”

12 Giugno 2022

Instagram

  • La storia di Andrea Prudente, cittadina statunitense in vacanza a Malta, riporta sotto i riflettori alcune delle complessità legate all’aborto, che in alcuni Paesi si rivelano più ingombranti che in altri. 

La turista americana è arrivata nell’arcipelago nel Mediterraneo incinta di 16 settimane: ora rischia la vita a causa di un aborto spontaneo, al quale i medici del policlinico Mater Dei non possono porre fine perché il cuore del feto batte ancora. 

La donna rischia la setticemia, infezione dovuta al distaccamento della placenta, ma a Malta, unico Paese dell’Unione Europea in cui l’aborto è vietato in ogni caso, i medici rischiano quattro anni di prigione se interrompono la vita del feto, anche se le acque si sono rotte e a detta degli stessi medici «non c’è alcuna possibilità di sopravvivenza» del bambino.

Il partner della donna, Jay Weeldreyer, ha affermato che la donna «è tenuta in ostaggio in ospedale da una settimana». Costretti a sperare nella morte del feto, Jay ha lanciato un appello affinché almeno la moglie possa essere salvata, denunciando di non aver ricevuto neppure il permesso per il trasferimento in una nazione dove l’aborto è legale. 

«La bambina non vivrà, non si può fare nulla per cambiare l’esito. La volevamo, la vorremmo ancora, la amiamo, vorremmo che sopravvivesse, ma non sarà così, e non solo stiamo perdendo nostra figlia, ma così l’ospedale mette a rischio anche la vita di Andrea». 

La vicenda è stata resa nota dalla Ong “Doctors for Choice”, che teme si ripeta una tragedia come quella di Savita Halappanavar, morta nel 2012 a 31 anni in Irlanda dove le venne negato l’aborto medico dopo un inizio di aborto spontaneo. «Spero che riusciremo a ricevere qualche forma di grazia da Malta e che ci lasci partire. Anche presumendo che non ce la faccia, preferiremmo sperare che Andrea possa sopravvivere al volo» ha concluso Weeldreyer.

#lucenews #lucelanazione #abortion #girlsjustwannahaverights #womenrights #malta #andreaprudente
  • Momento storico per quanto riguarda i diritti della comunità Lgbtqia+ e, più in generale dello sport: la Federcalcio tedesca ha approvato un nuovo regolamento che consentirà alle persone transgender, intersessuali e non binarie di scegliere in autonomia se far parte di squadre femminili o maschili. 

Il regolamento entrerà in vigore nella stagione 2022/2023 ed è stato incorporato nel regolamento di gioco DFB (Federazione calcistica tedesca), nel regolamento giovanile DFB e nel regolamento futsal DFB per il calcio amatoriale. 

«Il calcio - spiega Thomas Hitzlsperger, ambasciatore per la diversità di DFB - è sinonimo di diversità e anche la DFB si impegna in tal senso, creando importanti norme per consentire ai giocatori di diverse identità di genere di giocare.»

In sostanza, il regolamento prevede che i giocatori con la voce di stato civile "diverso" o "non specificati" potranno decidere da soli se essere idonei a giocare per una squadra femminile o maschile.

I giocatori transgender possono cambiare o rimanere nella squadra in cui hanno giocato in precedenza. 

#lucenews #lucelanazione #germania #dfb #transright #lgbtq
  • Un mondo troppo frenetico che non lascia respirare, soprattutto quando si vuole fare la mamma. È questa la storia di Sandra Bullock, l’attrice che sebbene molto soddisfatta del suo successo al momento ha deciso di dire stop.

In realtà già qualche mese fa aveva detto di volersi farsi temporaneamente da parte nel mondo cinema per dedicarsi ai suoi due figli, Louis e Laila, rispettivamente di 12 e 10 anni. 
Questa volta sembra aver deciso per davvero e dopo 30 anni di carriera e una cinquantina di film ha bisogno di avere tempo per se stessa. Ha anche confessato che fare un passo indietro rappresenta una sfida personale per lei.

“Il lavoro è stato sempre costante per me e sono stata davvero fortunata. Mi sono resa conto che stava diventando come la mia stampella. Era come aprire sempre un frigorifero alla ricerca di qualcosa che non c’era mai. Mi sono detta: ‘Smettila di cercarlo qui perché non esiste. Ce l’hai già, e mettiti l’anima in pace che non c’è bisogno che il lavoro ti validi.’”

Vi siete mai sentiti così? Raccontateci il vostro rapporto con il lavoro 👩🏻‍💻

Di Edoardo Martini ✍️

#lucenews #lucelanazione #sandrabullock #burnout
  • “Ciao a tutti! Siamo Jenny e Viola, la mia bimba di 11 mesi. Stiamo cercando con massima urgenza una stanza in affitto a Firenze (o anche piccolo appartamento). Purtroppo molti proprietari non gradiscono bambini e sto avendo veramente tanta difficoltà a trovare un posto per noi. Vi assicuro che Viola è una bimba tranquillissima, non piange la notte e non crea nessun disturbo! Entro domenica dovremo lasciare la nostra attuale sistemazione, quindi va benissimo anche una soluzione provvisoria di un mese o due! È davvero urgente!”.

Sembra un vero SOS il messaggio postato pochi giorni fa su un gruppo Facebook dedicato agli affitti privati da mamma Jennifer, una giovane donna sola che, nonostante l’urgenza e la reale necessità, non riesce proprio a trovare una sistemazione per sé e per la propria bambina nel capoluogo toscano. 

“Io e la mia bambina abbiamo bisogno di un tetto, dove vivere insieme senza la paura di dover cambiare alloggio ogni due settimane. È un appello che faccio per me ma anche per tante mamme nelle mie stesse condizioni. Ne conosco tante, e giorno dopo giorno incontrano le mie stesse difficoltà”.

Leggi l’intervista a cura di Caterina Ceccuti ✍

#lucenews #lucelanazione #firenze #cercasicasa #mammafiglia #madresingle
Tengono in ordine la casa, cucinano, rifanno i letti, vanno a fare la spesa, badano ai figli. Sono i lavoratori domestici, veri e propri angeli della casa, che lavorano in sordina, e permettono molto spesso all’ingranaggio della vita familiare di far fronte a incombenze quotidiane e straordinarie. Tuttavia, in alcuni tristi casi, le domestiche sono, nella vulnerabilità delle quattro mura domestiche, soggette a vessazioni, insulti, vere e proprie violenze.
Gianluca Vacchi, il famoso imprenditore, influencer e deejay che ha raggiunto la popolarità sui social in contesto internazionale.
Gianluca Vacchi, il famoso imprenditore, influencer e deejay che ha raggiunto la popolarità sui social in contesto internazionale.
Più di qualcuno le ha definite le cosiddette ‘schiave moderne’. L’ultimo Sos, ma purtroppo solo in ordine di tempo, è quello che arriva da casa, anzi da villa Vacchi, in Sardegna. Un paradiso di bellezza e relax quella dell’influencer 54enne da 43 milioni di follower tra TikTok e Instagram, che però per i domestici dell’imprenditore bolognese, paradiso proprio non era, anzi.
Gianluca Vacchi e il suo personale di servizio dal sito Instagram dell'imprenditore
Gianluca Vacchi (54 anni) in un frame di un video con suo personale di servizio (immagini dal sito Instagram dell'imprenditore)

Prepotenze ed angherie

E così, dopo l’ennesima prepotenza, una sua oramai ex colf si è rivolta al tribunale del lavoro, stanca di essere maltrattata e sottopagata: a suo dire non avrebbe mai ricevuto nè Tfr nè 70mila euro di straordinari. Eppure di straordinari ne avrebbe fatti eccome la 43enne delle Filippine, che dopo aver lavorato per tre anni per Vacchi, ora ha intentato una causa civile: costretta a lavorare fino a 20 ore al giorno senza interruzioni, riposo settimanale o ferie, laddove il contratto prevedeva 6 ore di lavoro al giorno per 6 giorni a settimana. E non era solo lei a ricevere lo stesso trattamento: anche altri dipendenti si sono lamentati del comportamento di Mr. Enjoy, e per ora altri due domestici si sono fatti avanti.
Gianluca Vacchi e il suo personale di servizio dal sito Instagram dell'imprenditore
Gianluca Vacchi (54 anni) nei video con e il suo personale di servizio (immagini dal sito Instagram dell'imprenditore)

'Schiavi' social

Ma c’è di più: i domestici venivano ‘usati’ anche per i video su Tik Tok, e se non ballavano bene o a tempo erano guai: Vacchi andava su tutte le furie, li insultava, li lanciava contro il cellulare, spaccava la lampada delle riprese, gli tirava dietro bottiglie. Si respirava dunque un’aria tesissima a casa di Mr. Enjoy, già gravato dal sequestro di 200mila euro a favore del fratello, per il flop delle sue futuristiche ‘Enjoy Bikes’.

Contratto di riservatezza e multe

Da parte sua Vacchi aveva pensato bene di tutelare la sua immagine pubblica, al punto da pretendere dai dipendenti la firma di un contratto di riservatezza, pena 50mila euro da detrarre dal Tfr. Ma il diavolo, si sa, fa le pentole e non i coperchi. E così la verità è venuta fuori, come in parte mostrano anche i vocali dell’imprenditore, che lasciano poco spazio all’immaginazione: “Adesso mi sono rotto i c...i. I filippini ogni volta che si dimenticano una cosa sono 100 euro di multa”. E si lamenta ancora: “Mi mancano ancora le punture di testosterone. Me le hanno fatte sparire ancora. Io divento una bestia! Si sono dimenticati anche l’alcol. A costo che se ne vadano via, sennò li mando via a calci”. E ancora: “Adesso torno a casa mia. E se vedo un muso lungo gli metto le mani addosso”.

La difesa online dei collaboratori domestici di Gianluca Vacchi

Non ha tardato ad arrivare un filmato in difesa di Gianluca Vacchi firmato da otto fedelissimi di Mr Enjoy. Un video girato "a sua insaputa", giura Laura Siazzu, unica italiana attorno al tavolo dell’influencer, dove la speaker delle virtù vacchiane e altre sette dipendenti asiatici riuniti attorno al tavolo del capo attaccano la traditrice rivoltasi al giudice del lavoro per ricevere 70mila euro di straordinari e conseguente tfr a suo dire non pagati nonostante incongrue pretese orarie.
Il personale domestico riunitosi per difendere Gianluca Vacchi, 54 anni
Il personale domestico riunitosi per difendere Gianluca Vacchi, 54 anni
"Non è vero, noi siamo pagati - la risposta alla denunciante - : è lei (l’ex colf filippina Laluna Maricris Bantugon, ndr) che, purtroppo per lei, non ha più l’onore di stare in mezzo a questo team. Noi siamo arrabbiati per quello che abbiamo visto e sentito. Noi lavoriamo per una bellissima famiglia".  Tutti i dipendenti partecipano alla difesa di Vacchi: "Un normale datore di lavoro che si arrabbia se non vengono fatte le cose come dice lui -  assicurano i dipendenti - . Il dottore ha anche un’umiltà perché poi, quando ti alza le voci, dopo ti chiede scusa".

Ingiustizie vip

Le ingiuste pretese ai domestici sono purtroppo all’ordine del giorno, e spesso vanno ben oltre il consentito, soprattutto ad opera dei vip.

Maomi Campbel, botte alla colf

La top model Naomi Campbell finì in manette nel 2016
Nel 2016 Naomi Campbell venne arrestata dopo aver mandato all’ospedale, con una ferita alla testa, la domestica 42enne di origine ispanica. La colluttazione sarebbe stata originata dopo che l’ex modella l’aveva licenziata per una serie di furti.

Sharon Stone, offese alla bambinaia

Nel 2013 finì nei guai la bionda irresistibile di ‘Basic Instinct’, Sharon Stone, per aver maltrattato, molestato e ingiuriato con accuse a sfondo razzista la bambinaia di nazionalità filippina. Erlinda Elemen, professione baby sitter, è stata licenziata a febbraio 2011 in seguito a un episodio poco piacevole: l’attrice, infatti, aveva scoperto alcuni pagamenti straordinari non autorizzati e, venendo meno la fiducia, aveva liquidato la dipendente in malo modo. Secondo la tata, però, che aveva lavorato per quattro anni al servizio della sex symbol, Sharon Stone era stata una pessima datrice di lavoro, perché offendeva la sua dipendente con insulti di vario genere, inclusi quelli sulle popolazioni “stupide” delle Filippine. Avrebbe, inoltre, criticato la tata per le sue abitudini religiose, per il suo modo assiduo di frequentare la chiesa locale, per l’abitudine di leggere la Bibbia, e persino per il parlare con i suoi tre figli Roan, Laird and Quinn: Sharon non voleva che imparassero a parlare come lei.
Nel 2013 finì nei guai la bionda irresistibile di ‘Basic Instinct’, Sharon Stone, per aver maltrattato, molestato e ingiuriato con accuse a sfondo razzista la bambinaia di nazionalità filippina
Nel 2013 finì nei guai la protagonista di ‘Basic Instinct’, Sharon Stone, per aver maltrattato e ingiuriato con accuse a sfondo razzista la bambinaia di nazionalità filippina

Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi

Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi nel 2021 sono stati denunciati dai domestici della loro villa: “Per otto mesi sfruttati a 2 euro l’ora, in nero”
Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi nel 2021 sono stati denunciati dai domestici della loro villa: “Per otto mesi sfruttati a 2 euro l’ora, in nero”
Non solo vip stranieri, anche Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi nel 2021 sono stati denunciati dai domestici della loro villa per sfruttamento del lavoro, che li hanno accusati di aver “lavorato otto mesi sfruttati a 2 euro l’ora e in nero, senza permessi o ferie”. La coppia dello spettacolo era stata  denunciata per lavoro irregolare e violenza privata presso il Tribunale e la Procura di Tivoli. Il racconto dei custodi: “Avevano messo un annuncio, ci siamo trasferiti apposta. Tante promesse ma non ci hanno mai messo in regola. Ci pagavano 500 euro a testa per 10 ore di lavoro, senza ferie, permessi e malattia. Quando ci siamo impuntati Turchi ci ha minacciati e cacciati dalla villa di Formello”. La showgirl, interpellata, inizialmente dice di non conoscerli, poi si ricorda e dice: “Non ne sapevo nulla, se ne occupava il commercialista”.

I casi Weinstein

Non solo domestici: e il caso Harvey Weinstein e gli abusi su assistenti, collaboratrici e segretarie, è solo la punta di un drammatico iceberg.

Nelle nostre case: quante solo le colf in Italia?

Dai dati emersi dal 31° Dossier Statistico Immigrazione, a cura di Idos, poco più della metà dei residenti stranieri in Italia è una donna (51,9%) pari ad oltre 2,6 milioni di persone alla fine del 2020, e più della metà lavora in sole tre professioni: collaboratrici domestiche, badanti, addette alla pulizia di uffici ed esercizi commerciali, e ben il 39,7% è un’addetta ai servizi domestici o di cura. Mansioni precarie, poco tutelate, e come se non bastasse le più colpite dalla crisi da Covid-19.
Secondo la ricerca Domina i datori di lavoro domestico regolari sono 992 mila, in aumento rispetto all’anno precedente (+8,5%)

Secondo la ricerca Domina i datori di lavoro domestico regolari sono 992 mila, in aumento rispetto all’anno precedente (+8,5%)

Colf e domestici: una delle molteplici forme di schiavitù moderne

Oltre a questo, si aggiungono i comportamenti esagerati, le pretese e le vessazioni dei datori di lavoro, non solo dei vip, che ovviamente fanno più clamore. Situazioni che accendono i riflettori su realtà drammatiche, che ci mostrano quanto, ancora oggi, ci sia da fare nella società moderna, per raggiungere una vera, concreta parità di diritti in ambito lavorativo, in tutte le categorie. Colf e domestici: una delle molteplici forme di schiavitù moderne, in un’epoca in cui la schiavitù dovrebbe essere stata, da tempo, abolita.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto