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Da Gianluca Vacchi a Carmen Russo: se il paradiso dei vip diventa l’inferno per i domestici

di MAURIZIO COSTANZO -
28 maggio 2022
Gianluca Vacchi e il suo personale di servizio dal sito Instagram dell'imprenditore

Gianluca Vacchi e il suo personale di servizio dal sito Instagram dell'imprenditore

Tengono in ordine la casa, cucinano, rifanno i letti, vanno a fare la spesa, badano ai figli. Sono i lavoratori domestici, veri e propri angeli della casa, che lavorano in sordina, e permettono molto spesso all’ingranaggio della vita familiare di far fronte a incombenze quotidiane e straordinarie. Tuttavia, in alcuni tristi casi, le domestiche sono, nella vulnerabilità delle quattro mura domestiche, soggette a vessazioni, insulti, vere e proprie violenze.
Gianluca Vacchi, il famoso imprenditore, influencer e deejay che ha raggiunto la popolarità sui social in contesto internazionale.

Gianluca Vacchi, il famoso imprenditore, influencer e deejay che ha raggiunto la popolarità sui social in contesto internazionale.

Più di qualcuno le ha definite le cosiddette ‘schiave moderne’. L’ultimo Sos, ma purtroppo solo in ordine di tempo, è quello che arriva da casa, anzi da villa Vacchi, in Sardegna. Un paradiso di bellezza e relax quella dell’influencer 54enne da 43 milioni di follower tra TikTok e Instagram, che però per i domestici dell’imprenditore bolognese, paradiso proprio non era, anzi.
Gianluca Vacchi e il suo personale di servizio dal sito Instagram dell'imprenditore

Gianluca Vacchi (54 anni) in un frame di un video con suo personale di servizio (immagini dal sito Instagram dell'imprenditore)

Prepotenze ed angherie

E così, dopo l’ennesima prepotenza, una sua oramai ex colf si è rivolta al tribunale del lavoro, stanca di essere maltrattata e sottopagata: a suo dire non avrebbe mai ricevuto nè Tfr nè 70mila euro di straordinari. Eppure di straordinari ne avrebbe fatti eccome la 43enne delle Filippine, che dopo aver lavorato per tre anni per Vacchi, ora ha intentato una causa civile: costretta a lavorare fino a 20 ore al giorno senza interruzioni, riposo settimanale o ferie, laddove il contratto prevedeva 6 ore di lavoro al giorno per 6 giorni a settimana. E non era solo lei a ricevere lo stesso trattamento: anche altri dipendenti si sono lamentati del comportamento di Mr. Enjoy, e per ora altri due domestici si sono fatti avanti.
Gianluca Vacchi e il suo personale di servizio dal sito Instagram dell'imprenditore

Gianluca Vacchi (54 anni) nei video con e il suo personale di servizio (immagini dal sito Instagram dell'imprenditore)

'Schiavi' social

Ma c’è di più: i domestici venivano ‘usati’ anche per i video su Tik Tok, e se non ballavano bene o a tempo erano guai: Vacchi andava su tutte le furie, li insultava, li lanciava contro il cellulare, spaccava la lampada delle riprese, gli tirava dietro bottiglie. Si respirava dunque un’aria tesissima a casa di Mr. Enjoy, già gravato dal sequestro di 200mila euro a favore del fratello, per il flop delle sue futuristiche ‘Enjoy Bikes’.

Contratto di riservatezza e multe

Da parte sua Vacchi aveva pensato bene di tutelare la sua immagine pubblica, al punto da pretendere dai dipendenti la firma di un contratto di riservatezza, pena 50mila euro da detrarre dal Tfr. Ma il diavolo, si sa, fa le pentole e non i coperchi. E così la verità è venuta fuori, come in parte mostrano anche i vocali dell’imprenditore, che lasciano poco spazio all’immaginazione: “Adesso mi sono rotto i c...i. I filippini ogni volta che si dimenticano una cosa sono 100 euro di multa”. E si lamenta ancora: “Mi mancano ancora le punture di testosterone. Me le hanno fatte sparire ancora. Io divento una bestia! Si sono dimenticati anche l’alcol. A costo che se ne vadano via, sennò li mando via a calci”. E ancora: “Adesso torno a casa mia. E se vedo un muso lungo gli metto le mani addosso”.

La difesa online dei collaboratori domestici di Gianluca Vacchi

Non ha tardato ad arrivare un filmato in difesa di Gianluca Vacchi firmato da otto fedelissimi di Mr Enjoy. Un video girato "a sua insaputa", giura Laura Siazzu, unica italiana attorno al tavolo dell’influencer, dove la speaker delle virtù vacchiane e altre sette dipendenti asiatici riuniti attorno al tavolo del capo attaccano la traditrice rivoltasi al giudice del lavoro per ricevere 70mila euro di straordinari e conseguente tfr a suo dire non pagati nonostante incongrue pretese orarie.
Il personale domestico riunitosi per difendere Gianluca Vacchi, 54 anni

Il personale domestico riunitosi per difendere Gianluca Vacchi, 54 anni

"Non è vero, noi siamo pagati - la risposta alla denunciante - : è lei (l’ex colf filippina Laluna Maricris Bantugon, ndr) che, purtroppo per lei, non ha più l’onore di stare in mezzo a questo team. Noi siamo arrabbiati per quello che abbiamo visto e sentito. Noi lavoriamo per una bellissima famiglia".  Tutti i dipendenti partecipano alla difesa di Vacchi: "Un normale datore di lavoro che si arrabbia se non vengono fatte le cose come dice lui -  assicurano i dipendenti - . Il dottore ha anche un’umiltà perché poi, quando ti alza le voci, dopo ti chiede scusa".

Ingiustizie vip

Le ingiuste pretese ai domestici sono purtroppo all’ordine del giorno, e spesso vanno ben oltre il consentito, soprattutto ad opera dei vip.

Maomi Campbel, botte alla colf

La top model Naomi Campbell finì in manette nel 2016

Nel 2016 Naomi Campbell venne arrestata dopo aver mandato all’ospedale, con una ferita alla testa, la domestica 42enne di origine ispanica. La colluttazione sarebbe stata originata dopo che l’ex modella l’aveva licenziata per una serie di furti.

Sharon Stone, offese alla bambinaia

Nel 2013 finì nei guai la bionda irresistibile di ‘Basic Instinct’, Sharon Stone, per aver maltrattato, molestato e ingiuriato con accuse a sfondo razzista la bambinaia di nazionalità filippina. Erlinda Elemen, professione baby sitter, è stata licenziata a febbraio 2011 in seguito a un episodio poco piacevole: l’attrice, infatti, aveva scoperto alcuni pagamenti straordinari non autorizzati e, venendo meno la fiducia, aveva liquidato la dipendente in malo modo. Secondo la tata, però, che aveva lavorato per quattro anni al servizio della sex symbol, Sharon Stone era stata una pessima datrice di lavoro, perché offendeva la sua dipendente con insulti di vario genere, inclusi quelli sulle popolazioni “stupide” delle Filippine. Avrebbe, inoltre, criticato la tata per le sue abitudini religiose, per il suo modo assiduo di frequentare la chiesa locale, per l’abitudine di leggere la Bibbia, e persino per il parlare con i suoi tre figli Roan, Laird and Quinn: Sharon non voleva che imparassero a parlare come lei.
Nel 2013 finì nei guai la bionda irresistibile di ‘Basic Instinct’, Sharon Stone, per aver maltrattato, molestato e ingiuriato con accuse a sfondo razzista la bambinaia di nazionalità filippina

Nel 2013 finì nei guai la protagonista di ‘Basic Instinct’, Sharon Stone, per aver maltrattato e ingiuriato con accuse a sfondo razzista la bambinaia di nazionalità filippina

Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi

Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi nel 2021 sono stati denunciati dai domestici della loro villa: “Per otto mesi sfruttati a 2 euro l’ora, in nero”

Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi nel 2021 sono stati denunciati dai domestici della loro villa: “Per otto mesi sfruttati a 2 euro l’ora, in nero”

Non solo vip stranieri, anche Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi nel 2021 sono stati denunciati dai domestici della loro villa per sfruttamento del lavoro, che li hanno accusati di aver “lavorato otto mesi sfruttati a 2 euro l’ora e in nero, senza permessi o ferie”. La coppia dello spettacolo era stata  denunciata per lavoro irregolare e violenza privata presso il Tribunale e la Procura di Tivoli. Il racconto dei custodi: “Avevano messo un annuncio, ci siamo trasferiti apposta. Tante promesse ma non ci hanno mai messo in regola. Ci pagavano 500 euro a testa per 10 ore di lavoro, senza ferie, permessi e malattia. Quando ci siamo impuntati Turchi ci ha minacciati e cacciati dalla villa di Formello”. La showgirl, interpellata, inizialmente dice di non conoscerli, poi si ricorda e dice: “Non ne sapevo nulla, se ne occupava il commercialista”.

I casi Weinstein

Non solo domestici: e il caso Harvey Weinstein e gli abusi su assistenti, collaboratrici e segretarie, è solo la punta di un drammatico iceberg.

Nelle nostre case: quante solo le colf in Italia?

Dai dati emersi dal 31° Dossier Statistico Immigrazione, a cura di Idos, poco più della metà dei residenti stranieri in Italia è una donna (51,9%) pari ad oltre 2,6 milioni di persone alla fine del 2020, e più della metà lavora in sole tre professioni: collaboratrici domestiche, badanti, addette alla pulizia di uffici ed esercizi commerciali, e ben il 39,7% è un’addetta ai servizi domestici o di cura. Mansioni precarie, poco tutelate, e come se non bastasse le più colpite dalla crisi da Covid-19.
Secondo la ricerca Domina i datori di lavoro domestico regolari sono 992 mila, in aumento rispetto all’anno precedente (+8,5%)

Secondo la ricerca Domina i datori di lavoro domestico regolari sono 992 mila, in aumento rispetto all’anno precedente (+8,5%)

Colf e domestici: una delle molteplici forme di schiavitù moderne

Oltre a questo, si aggiungono i comportamenti esagerati, le pretese e le vessazioni dei datori di lavoro, non solo dei vip, che ovviamente fanno più clamore. Situazioni che accendono i riflettori su realtà drammatiche, che ci mostrano quanto, ancora oggi, ci sia da fare nella società moderna, per raggiungere una vera, concreta parità di diritti in ambito lavorativo, in tutte le categorie. Colf e domestici: una delle molteplici forme di schiavitù moderne, in un’epoca in cui la schiavitù dovrebbe essere stata, da tempo, abolita.