Lasciarsi i problemi alle spalle con l'aiuto di Serenis

"Certe storie sono meglio all'imperfetto" è la campagna di Serenis per la salute mentale: "Si parla al passato perché si parla di cambiamento"

di CATERINA CECCUTI -
8 settembre 2023
Stress e ansia

Stress e ansia

Usare l'imperfetto per imparare ad abbandonare i problemi nel passato. Raccontare una storia, la propria storia, usando l'imperfetto anziché il tempo presente, significa relegare al passato certe abitudini o condizioni di vita che avevamo un tempo, ma che adesso non abbiamo più.
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“Certe storie sono meglio all'imperfetto”

Ed è proprio per raggiungere un obiettivo indubbiamente ambito dai più, che Serenis – piattaforma digitale di benessere mentale per il supporto psicologico – ha avviato per tutto il mese di settembre la campagna “Certe storie sono meglio all'imperfetto”. L’obiettivo è quello di incrementare la consapevolezza intorno alla psicoterapia, raccontando in che modo possa aiutare le persone a lasciarsi alle spalle eventi e ricordi traumatici.

La campagna di sensibilizzazione di Serenis

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La campagna di sensibilizzazione passa per Milano, Torino, Bologna e Roma

Coinvolgerà quattro città italiane - Milano, Torino, Bologna e Roma – con oltre 1300 affissioni. Metropolitane e palazzi riporteranno infatti la testimonianza di chi, grazie alla terapia, oggi può parlare all’imperfetto delle proprie difficoltà. “Non a caso – spiega Daniele Francescon, co-funder di Serenis - uno dei motivi principali che spinge le persone ad approcciare la psicoterapia è il desiderio o la necessità di cambiare qualcosa. C’è chi fatica a prendere sonno, chi è sopraffatto dai pensieri e dalle responsabilità, chi non si sente all’altezza, chi teme il confronto con l’altro, chi non si accetta, e l’elenco potrebbe continuare. Un percorso di supporto psicologico, in questi casi, può diventare un valido alleato nell'individuazione e nel superamento di queste problematiche, trasformandole da disagi del presente a storie da raccontare, ferme nel passato”.

Ecco come mi ha aiutato la terapia

Dottor Francescon, anche lei ha una sua esperienza personale in materia. Come e perché ha iniziato questo percorso e quali sono i benefici che sta ottenendo? “Ho iniziato qualche anno fa, di base per motivi legati al lavoro (stress, mancanza di motivazione, ecc.), che manifestavo fisicamente con mal di schiena, contratture, dolore al collo; su consiglio di una fisioterapista mi decisi ad iniziare. La verità è che poi mi si è poi aperto un mondo: la terapia mi ha aiutato a capire che per trent'anni avevo anestetizzato le emozioni per sembrare forte, raccontandomi che le situazioni sono sempre neutre e le emozioni tutte buone; avevo un disturbo d’ansia ma ci potevo convivere e realizzarmi comunque; soprattutto, ho imparato che il mio stile di vita aveva un impatto sul mio benessere mentale. I benefici che sto ottenendo sono molto pratici: ho cambiato leggermente la mia quotidianità. Medito, faccio sport, cerco di mangiare meno e in modo sano, non vado a dormire con il telefono in mano. Oggi sono più consapevole delle mie emozioni, mi giudico molto meno, e sto anche meglio fisicamente: i mal di schiena sono spariti e sono anche dimagrito”.
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Daniele Francescon, co-funder di Serenis

Il cambiamento è possibile

Perché raccontare storie all'imperfetto? “Perché si parla di cambiamento. Quando ci dedichiamo a lavorare su noi stessi il cambiamento può avvenire. E con Serenis siamo testimoni di storie di cambiamento tutti i giorni, grazie al lavoro di psicoterapeuti e psicoterapeute. Attraverso la campagna volevamo far capire alle persone che si può fare: non è scontato, richiede lavoro, ma si può fare. Ci è bastato prendere alcune delle storie che abbiamo visto o vissuto, e raccontarle per come sono andate: c’era una volta una persona che affrontava il mondo in un certo modo, aveva certe abitudini, e quella persona ha fatto un passo avanti grazie alla terapia. Il fatto che si possano “trasformare i pensieri che hai in pensieri che avevi" è un messaggio di incoraggiamento per tutti: le cose cambiano, ma solo se ci lavoriamo cambiano in meglio”.

Gli effetti dell'ansia sul corpo

Quali conseguenze fisiche può avere trascurare la propria salute mentale? “Non sono un terapeuta, ma penso sia chiaro a molti che mente e corpo siano strettamente collegati. Parlo del mio caso personale che conosco bene: sul breve termine, l'ansia prolungata si manifesta di solito a livello muscolare (come accadde a me) e gastrointestinale. Ma sul lungo termine, le difficoltà psicologiche più comuni come ansia e depressione possono incidere sul sistema cardiovascolare, sul metabolismo, sul sistema immunitario, aumentando il rischio di diverse condizioni patologiche”.