L’estate dei tabù: il video delle turiste in tanga nel Salento diventa un caso

Opinioni spesso contrapposte tra chi non vede nulla di male nel fatto che le turiste vadano in giro in costume da bagno e chi chiede il rispetto dell’ordinanza per il decoro cittadino. Le 10 regole da spiaggia

di MAURIZIO COSTANZO -
26 luglio 2023
Un frame del video postato dall’ex sindaco di Gallipolio, e attuale consigliere di minoranza, Flavio Fasano (a destra, fonte Facebook)

Un frame del video postato dall’ex sindaco di Gallipolio, e attuale consigliere di minoranza, Flavio Fasano (a destra, fonte Facebook)

Il più ridotto degli indumenti, che sia intimo o da spiaggia, torna a far parlare di sé. Era l’estate del 1981 quando Frederick Mellinger, sotto il marchio californiano Frederick’s of Hollywood, lanciò il micro-slip ispirato all’omonimo costume da bagno già popolare da un decennio sulle spiagge brasiliane. Oggi, a ben 42 anni di distanza, sulle nostre spiagge il tanga è ancora tabù, capace di generare scandalo e di accendere dibattiti.

Un frame del video postato dall’ex sindaco di Gallipolio, e attuale consigliere di minoranza, Flavio Fasano

Turiste in tanga, scandalo a Gallipoli

Le giovani turiste che girano in tanga nel centro abitato di Gallipoli sono diventate addirittura un caso politico dopo una pubblica denuncia dell’ex sindaco della città e attuale consigliere di minoranza, Flavio Fasano. Quest’ultimo, infatti, ha postato sul suo profilo Facebook un video girato da un automobilista in cui si vedono due turiste in sella alle bici, con addosso uno striminzito costume da bagno. Fasano ha attaccato il sindaco Stefano Minerva, mettendo in risalto come la sua recente ordinanza a tutela del decoro venga sistematicamente violata, anche perché all’adozione del provvedimento non sarebbero seguiti i necessari controlli. Il caso sta facendo molto discutere in tutto il Salento, con opinioni spesso contrapposte tra chi non vede nulla di male nel fatto che le turiste vadano in giro in costume da bagno e chi chiede il rispetto dell’ordinanza per il decoro cittadino.

Estate: le 10 cose che non si possono fare in spiaggia

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Uno dei volontari di Plastic Free con il suo 'bottino' in mozziconi di sigaretta

La spiaggia non è da intendersi come una terra di nessuno. Vigono regole e comportamenti dettati dall’educazione e dalla civiltà.

Ecco le 10 cose che non si possono fare

  1. Alzare la sabbia
  2. Fumare sotto l’ombrellone e gettare le cicche a terra
  3.  Lasciare rifiuti sparsi
  4.  Fare rumore
  5. Invadere gli spazi altrui
  6. Lasciare i propri bambini liberi senza controllo
  7. Giocare vicino agli altri bagnanti
  8. Fare schizzi in acqua
  9. Prelevare sabbia o conchiglie
  10. Sostare con veicoli di ogni genere e campeggiare

Stretta a Sant’Antioco, sulle spiagge è vietato mangiare

Sulle spiagge di Sant’Antioco, nella parte sud occidentale della Sardegna, i divieti si fanno ancora più stringenti: vietato “fare picnic o consumare pasti di qualsiasi natura”, “montare tende o fare assembramenti di ombrelloni”, usare le pietre come ancoraggi contro il vento.
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Sulle spiagge di Sant’Antioco, nella parte sud occidentale della Sardegna e vietato “fare picnic o consumare pasti di qualsiasi natura”

“Abbiamo semplicemente ripescato le diciture dell’ordinanza balneare regionale - spiega Locci - Il tema è legato al fatto che non vogliamo l’assalto alla spiaggia: è logico che si sta mangiando un panino o un’insalata non ci sono problemi, diversa questione sono le tavolate imbandite. E noi vogliamo disincentivare e prevenire questa pratica". "Come anche - aggiunge - la cattiva abitudine di portare e utilizzare in spiaggia pietre per ancorare gli ombrelloni in caso di vento. È una questione di pulizia e di sicurezza. A Cala Sapone - denuncia il sindaco - esiste ancora il muro della vecchia tonnara del ‘700 che ogni anno viene saccheggiato per usare le pietre per ancorare gli ombrelloni. Tutto questo deve finire”.