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Home » Lifestyle » Lorenzo De Marchi, modello speciale: “L’autismo è una barriera che si può superare”

Lorenzo De Marchi, modello speciale: “L’autismo è una barriera che si può superare”

Il 26enne di Carrara, supporto dei genitori, è riuscito a realizzare il suo sogno: "Fa servizi fotografici e sfila in passerella; speriamo che nella giornata dell’autismo il suo sorriso testimoni quanto sia importante un maggiore impegno da parte di tutti"

Maria Nudi
27 Marzo 2022
Lorenzo De Marchi, 26 anni, di Carrara, nato sotto il segno del Sagittario, è un modello speciale, per soffre di autismo

Lorenzo De Marchi, 26 anni, di Carrara, nato sotto il segno del Sagittario, è un modello speciale, per soffre di autismo

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Un sorriso che conquista, quello sguardo che arriva nel profondo del cuore. Quel piglio che conquista lo scatto della macchina da presa e quel sogno grande di essere e fare il modello. Sfilare sulle passerelle. Lui, Lorenzo De Marchi, 26 anni, di Carrara, nato sotto il segno del Sagittario, è un modello speciale: soffre di autismo e quando sfila, e di sfilate ne ha fatte tante, è testimone di un messaggio importante: racconta al mondo che l’autismo non è una malattia, ma un modo di essere e come tale è necessario abbattere pregiudizi e barriere mentali.

I disturbi delle spettoro autistico

Lorenzo De Marchi, 26 anni, di Carrara, nato sotto il segno del Sagittario, è un modello speciale: soffre di autismo
Lorenzo De Marchi, 26 anni, di Carrara, nato sotto il segno del Sagittario, è un modello speciale: soffre di autismo

Sono 600mila gli Italiani con un disturbo delle spettoro autistico, la stima è dell’Associazione Nazionale Genitori, ma potrebbero essere molto di più. e la storia di Lorenzo in vista del 2 aprile prossimo, giornata per l’autismo diventa un messaggio forte. E’ stato testimone in due servizi fotografici e in uno in particolare ha anche lanciato un messaggio di pace per la fine del conflitto Ucraino Russo. In Jenas e t shirt dei colori della Ucraina con mascherina in tinta oppure in t shirt bianca con scritto pace: modello per un giorno nel capannone industriale di Avenza della azienda ‘Dispositivi Industriali Italiani‘ che realizza mascherine, alla presenza di Marco Bianchi amministratore delegato sotto gli scatti del fotografo Lorenzo De Marchi ha sfilato senza alcun problema.

Chi è Lorenzo De Marchi

Lorenzo ama la moda, lo sport fa piscina e ama il bowling, è stato testimonial del messaggio di pace per il conflitto che sta impazzando in Ucraina e anche testimone per la giornata del prossimo 2 aprile. E poi ha sfilato in un altro servizio fotografico gestito dalla Agenzia Apuania Land di Montignoso nei locali di Rebecca Uomo.

Lorenzo De Marchi convive con l’autismo, ma la sua voglia di vivere travalica questo suo modo di essere. Sogna di sfilare su passerelle importanti per dimostrare al mondo che la diversità si può superare se si ha un sogno e una famiglia che ti ama e sostiene il tuo sogno. E Lorenzo De Marchi ha entrambe le cose:  il sogno della moda e due genitori fantastici, Maria Rosa e Giovanni che credono in lui.

Lorenzo De Marchi, 26 anni, di Carrara, nato sotto il segno del Sagittario, è un modello speciale: soffre di autismo
Lorenzo De Marchi, 26 anni, di Carrara, nato sotto il segno del Sagittario, è un modello speciale: soffre di autismo

E così i suoi due servizi fotografici sono stati un doppio messaggio per la pace e per l’autismo. “Mio figlio ama la moda e ha il sogno di sfilare e essere un modello professionista”, racconta Maria Rosa orgogliosa di questo ragazzo che davanti alla macchina fotografica dimostra la voglia di vivere e di sentirsi solo un modello.

“Sono felice che mio figlio sia stato testimone di pace e testimone per il 2 aprile. Una giornata importante per chi soffre di autismo e per le famiglie che vivono questa condizione. Spero che la società non si ricordi dell’autismo solo il 2 aprile, è necessaria maggiore solidarietà e maggiore impegno da parte di tutti”, dice Maria Rosa. E intanto

il suo Lorenzo è diventato il testimone che i sogni si possono realizzare. “Lorenzo è un modello”, sottolinea Giulia Viviani della agenzia di Montignoso. Le barriere si possono arginare. “Quando ho incontrato Lorenzo per la prima volta, ho capito la profondità dei suoi valori. Nella giornata dell’autismo le sue fotografie, la sua dolcezza siano simbolo per tutti a noi a a fare di più e a affrontare le tante questioni aperte nel mondo della disabilità. Meno barriere mentali e più risposte concrete”, è l’appello dell’onorevole Cosimo Ferri.

Le nuove frontiere della medicina

Per l’individuazione precoce dei disturbi dello spettro autistico, come quello di Lorenzo, è arrivata la notizia di una recentissima scoperta. Si chiama SACS-R, è uno strumento diagnostico innovativo in grado di rilevare la possibilità di disturbi dello spettro autistico entro i primi 12 mesi di vita. Descritto sul Journal of American Medical Association Open, questo importante traguardo è stato raggiunto dagli scienziati dell’Università La Trobe, in Australia. Il team, guidato da Josephine Barbaro, ha coinvolto oltre 13.500 bambini per valutare lo strumento di screening per l’autismo.

Lorenzo De Marchi, 26 anni, di Carrara, nato sotto il segno del Sagittario, è un modello speciale: soffre di autismo
Lorenzo De Marchi, 26 anni, di Carrara, nato sotto il segno del Sagittario, è un modello speciale: soffre di autismo

Stando a quanto riportano gli autori, questo approccio, testato in una coorte di bambini di età compresa tra 12 e 24 mesi è stato efficace all’83 per cento. La capacità di rilevare i soggetti autistici raggiungeva il 96 per cento se impiegato in combinazione con il test SACS-Preschool. “Ai genitori spesso viene consigliato di aspettare e attendere la comparsa di sintomi – afferma Barbaro – l’età media in cui viene effettuata la diagnosi di autismo è infatti tra i quattro e i cinque anni, quando le opzioni di supporto precoce sono ormai limitate. Questo strumento potrebbe rendere il riconoscimento dell’ autismo molto più tempestivo”.

A differenza degli altri metodi, precisano gli esperti, SACS-R può essere utilizzato per grandi popolazioni e consente l’identificazione dei disturbi dello spettro autistico in modo più preciso. “La diagnosi precoce dell’ autismo – sottolinea John Dewar dell’Università di La Trobe – è fondamentale, poiché porta a un accesso utile ai supporti necessari, aumenta la possibilità di partecipazione all’istruzione ordinaria e riduce il livello di aiuto necessario con l’avanzare dell’età del bambino”.

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  • «Era terribile durante il fascismo essere transessuale. Mi picchiavano e mi facevano fare delle cose schifose. Mi imbrattavano con il catrame e mi hanno rasato. Ho preso le botte dai fascisti perché mi ero atteggiato a donna e per loro questo era inconcepibile».

È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l’unica persona trans italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

#lucenews #lucysalani #dachau
  • È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l
  • Elaheh Tavakolian, l’iraniana diventata uno dei simboli della lotta nel suo Paese, è arrivata in Italia. Nella puntata del 21 marzo de “Le Iene”, tra i servizi del programma di Italia 1, c’è anche la storia della giovane donna, ferita a un occhio dalla polizia durante le proteste in Iran. Nella puntata andata in onda la scorsa settimana, l’inviata de “Le Iene” aveva incontrato la donna in Turchia, durante la sua fuga disperata dall’Iran, dove ormai era troppo pericoloso vivere. 

“Ho molta paura. Vi prego, qui potrebbero uccidermi” raccontava l’attivista a Roberta Rei. Già in quell’occasione, Elaheh Tavakolian era apparsa con una benda sull’occhio, a causa di una grave ferita causatale da un proiettile sparato dalle forze dell’ordine iraniane durante le manifestazioni a cui ha preso parte dopo la morte di Mahsa Amini.

Elaheh Tavakolian fa parte di quelle centinaia di iraniani che hanno subito gravi ferite agli occhi dopo essere stati colpiti da pallottole, lacrimogeni, proiettili di gomma o altri proiettili usati dalle forze di sicurezza durante le dure repressioni che vanno avanti ormai da oltre sei mesi. La ragazza, che ha conseguito un master in commercio internazionale e ora lavora come contabile, ha usato la sua pagina Instagram per rivelare che le forze di sicurezza della Repubblica islamica stavano deliberatamente prendendo di mira gli occhi dei manifestanti. 

✍ Barbara Berti

#lucenews #lucelanazione #ElahehTavakolian #iran #leiene
  • Ha 19 anni e vorrebbe solo sostenere la Maturità. Eppure alla richiesta della ragazza la scuola dice di no. Nina Rosa Sorrentino è nata con la sindrome di Down, e quel diritto che per tutte le altre studentesse e studenti è inviolabile per lei è invece un’utopia.

Il liceo a indirizzo Scienze Umane di Bologna non le darà la possibilità di diplomarsi con i suoi compagni e compagne, svolgendo le prove che inizieranno il prossimo 21 giugno. La giustificazione – o la scusa ridicola, come quelle denunciate da CoorDown nella giornata mondiale sulla sindrome di Down – dell’istituto per negarle questa possibilità è stata che “per lei sarebbe troppo stressante“.

Così Nina si è ritirata da scuola a meno di tre mesi dalla fine della quinta. Malgrado la sua famiglia, fin dall’inizio del triennio, avesse chiesto agli insegnanti di cambiare il Pei (piano educativo individualizzato) della figlia, passando dal programma differenziato per gli alunni certificati a quello personalizzato per obiettivi minimi o equipollenti, che prevede l’ammissione al vero e proprio esame di Maturità. Ma il liceo Sabin non ha assecondato la loro richiesta.

Francesca e Alessandro Sorrentino avevano trovato una sponda di supporto nel Ceps di Bologna (Centro emiliano problemi sociali per la Trisomia 21), in CoorDown e nei docenti di Scienze della Formazione dell’Alma Mater, che si sono detti tutti disponibili per realizzare un progetto-pilota per la giovane studentessa e la sua classe. Poi, all’inizio di marzo, la doccia fredda: è arrivato il no definitivo da parte del consiglio di classe, preoccupato che per la ragazza la Maturità fosse un obiettivo troppo impegnativo e stressante, tanto da generare “senso di frustrazione“, come ha scritto la dirigente del liceo nella lettera che sancisce l’epilogo di questa storia tutt’altro che inclusiva.

“Il perché è quello che ci tormenta – aggiungono i genitori –. Anche la neuropsichiatra concordava: Nina poteva e voleva provarci a fare l’esame. Non abbiamo mai chiesto le venisse regalato il diploma, ma che le fosse data la possibilità di provarci”.

#lucenews #lucelanazione #disabilityinclusion #giornatamondialedellasindromedidown
Un sorriso che conquista, quello sguardo che arriva nel profondo del cuore. Quel piglio che conquista lo scatto della macchina da presa e quel sogno grande di essere e fare il modello. Sfilare sulle passerelle. Lui, Lorenzo De Marchi, 26 anni, di Carrara, nato sotto il segno del Sagittario, è un modello speciale: soffre di autismo e quando sfila, e di sfilate ne ha fatte tante, è testimone di un messaggio importante: racconta al mondo che l’autismo non è una malattia, ma un modo di essere e come tale è necessario abbattere pregiudizi e barriere mentali.

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E così i suoi due servizi fotografici sono stati un doppio messaggio per la pace e per l’autismo. “Mio figlio ama la moda e ha il sogno di sfilare e essere un modello professionista", racconta Maria Rosa orgogliosa di questo ragazzo che davanti alla macchina fotografica dimostra la voglia di vivere e di sentirsi solo un modello. “Sono felice che mio figlio sia stato testimone di pace e testimone per il 2 aprile. Una giornata importante per chi soffre di autismo e per le famiglie che vivono questa condizione. Spero che la società non si ricordi dell’autismo solo il 2 aprile, è necessaria maggiore solidarietà e maggiore impegno da parte di tutti", dice Maria Rosa. E intanto il suo Lorenzo è diventato il testimone che i sogni si possono realizzare. “Lorenzo è un modello", sottolinea Giulia Viviani della agenzia di Montignoso. Le barriere si possono arginare. “Quando ho incontrato Lorenzo per la prima volta, ho capito la profondità dei suoi valori. Nella giornata dell’autismo le sue fotografie, la sua dolcezza siano simbolo per tutti a noi a a fare di più e a affrontare le tante questioni aperte nel mondo della disabilità. Meno barriere mentali e più risposte concrete", è l’appello dell’onorevole Cosimo Ferri.

Le nuove frontiere della medicina

Per l'individuazione precoce dei disturbi dello spettro autistico, come quello di Lorenzo, è arrivata la notizia di una recentissima scoperta. Si chiama SACS-R, è uno strumento diagnostico innovativo in grado di rilevare la possibilità di disturbi dello spettro autistico entro i primi 12 mesi di vita. Descritto sul Journal of American Medical Association Open, questo importante traguardo è stato raggiunto dagli scienziati dell’Università La Trobe, in Australia. Il team, guidato da Josephine Barbaro, ha coinvolto oltre 13.500 bambini per valutare lo strumento di screening per l’autismo.
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Lorenzo De Marchi, 26 anni, di Carrara, nato sotto il segno del Sagittario, è un modello speciale: soffre di autismo
Stando a quanto riportano gli autori, questo approccio, testato in una coorte di bambini di età compresa tra 12 e 24 mesi è stato efficace all’83 per cento. La capacità di rilevare i soggetti autistici raggiungeva il 96 per cento se impiegato in combinazione con il test SACS-Preschool. “Ai genitori spesso viene consigliato di aspettare e attendere la comparsa di sintomi - afferma Barbaro - l’età media in cui viene effettuata la diagnosi di autismo è infatti tra i quattro e i cinque anni, quando le opzioni di supporto precoce sono ormai limitate. Questo strumento potrebbe rendere il riconoscimento dell’ autismo molto più tempestivo”. A differenza degli altri metodi, precisano gli esperti, SACS-R può essere utilizzato per grandi popolazioni e consente l’identificazione dei disturbi dello spettro autistico in modo più preciso. “La diagnosi precoce dell’ autismo - sottolinea John Dewar dell’Università di La Trobe - è fondamentale, poiché porta a un accesso utile ai supporti necessari, aumenta la possibilità di partecipazione all’istruzione ordinaria e riduce il livello di aiuto necessario con l’avanzare dell’età del bambino”.
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