Morta Rosalynn Carter: dopo di lei la First Lady non fu più nell'ombra del presidente

Scomparsa a 96 nella clinica dove era stata ricoverata due giorni prima per l'avanzata demenza senile. L'impegno per la salute mentale e la parità di genere

di MARIANNA GRAZI -
20 novembre 2023
Obit Rosalynn Carter

Obit Rosalynn Carter

L'ex First Lady degli Stati Uniti Rosalynn Carter è morta a 96 anni. Lo ha annunciato il 19 novembre il Carter Center in una nota. Il decesso, avvenuto nel pomeriggio di domenica a Plains, Georgia. "È morta in pace, con la famiglia al suo fianco", scrivono in una nota. Lo scorso 30 maggio era stata diffusa la notizia che la donna soffriva di demenza senile e nel corso dei mesi le sue condizioni avevano continuato a peggiorare. Tanto che, appena due giorni prima del decesso, era entrata in clinica per sottoporsi alle cure palliative.
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Rosalynn e Jimmy Carter

È stata sposata al presidente americano Jimmy Carter per 77 anni, il quale, alla soglia dei 100 anni, l'ha ricordata con un toccante messaggio d'amore: "Rosalynn è stata mia partner in qualsiasi cosa io abbia fatto. È stata la mia guida e il mio incoraggiamento quando ne ho avuto bisogno. Fino a quando è stata al mondo, sapevo che c'era qualcuno che mi amava e mi sosteneva".

La donna al fianco del presidente

Rosalynn Carter era nata il 18 agosto del 1927 a Plains, prima di quattro fratelli e sorelle. Nel luglio 1946 sposò Jimmy Carter e anche loro ebbero quattro figli. Diventata prima First Lady dello Stato della Georgia e poi d'America, quando il marito fu eletto 39° presidente degli Stati Uniti nel 1977, è stata considerata una delle donne politicamente più attive della storia Usa: il suo non fu solo un ruolo di rappresentanza, ma ebbe incarichi di rilievo anche molto importanti. Con il suo 'mandato' ha reso professionale il ruolo della consorte del presidente, mostrando un’immagine di first lady nuova e diversa rispetto a quella tradizionalmente riconosciuta fino ad allora. Ad esempio Rosalynn partecipava spesso alle riunioni del marito e si è battuta con forza per il riconoscimento della parità di genere e la partecipazione politica delle donne, pur non identificandosi come femminista.
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Carter era prima di quattro fratelli e a sua volta ebbe quattro figli. Con lei il ruolo della First Lady cambiò per sempre volto

Come moglie dell'uomo più potente d'America cercava comunque di essere a casa entro le 16 nei giorni di scuola per salutare la figlia Amy, e alle 18.30 cenavano insieme la maggior parte delle sere. Amy è stata la prima figlia di un presidente a frequentare una scuola pubblica dopo il figlio di Theodore Roosevelt. Dopo il termine del mandato alla Casa Bianca, la coppia ha viaggiato nei 'luoghi caldi' del Pianeta, visitando Cuba, il Sudan e la Corea del Nord, monitorando le elezioni e lavorando per sradicare la malattia del verme di Guinea e altre malattie tropicali trascurate. Jimmy Carter ha vinto il Premio Nobel per la pace nel 2002.

La First Lady della salute mentale

Tuttavia l'ambito sociale a cui viene comunemente associata la figura di questa donna è indubbiamente quello della salute mentale. Lei stessa aveva infatti un cugino lontano con problemi psichici e più volte ha ricordato che correva a nascondersi quando lo sentiva arrivare per le strade della piccola città, cantando a squarciagola. "Probabilmente non desiderava altro che ricevere amicizia e riconoscimento, eppure era diverso, e quando lo sentivo, il mio impulso era quello di fuggire", ha scritto l'ex first lady nel suo libro di memorie. L'esperienza la segnò così profondamente che dedicò gran parte del suo tempo a sostenere una migliore assistenza per le persone con disturbi psicologici.
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La si ricorda in particolare per l'attenzione e il lavoro riservato alla cura della salute mentale

Come first lady della Georgia, ha contribuito a portare le cure nei centri di salute mentale delle comunità e, alla Casa Bianca, ha sostenuto il marito nella creazione di una Commissione presidenziale sulla salute mentale. Nel 1979 è stata la seconda first lady a testimoniare davanti al Congresso (la prima fu Eleanor Roosevelt) parlando della necessità di una riforma nazionale della salute mentale. "Per tutta la sua lunga e straordinaria vita, è stata una voce incrollabile per le persone trascurate e sottorappresentate", hanno dichiarato domenica i coniugi Bill e Hillary Clinton. "Grazie al suo impegno per la salute mentale, un numero maggiore di persone vive con cure migliori e meno stigmatizzazioni".

Il Carter Center

Rosalynn e Jimmy Carter hanno avuto quattro figli, 12 nipoti e diversi pronipoti. Come detto quando lasciarono la Casa Bianca nel 1981, tornarono a Plains e intrapresero la più lunga e ambiziosa post-presidenza della storia americana. Con l'eccezione di Harry e Bess Truman, i Carter sono gli unici presidente e first lady del secondo dopoguerra ad essere tornati nella loro città natale e, da allora, Rosalynn ha lavorato per ridare vitalità alla comunità operaia, ristrutturando la locanda locale e aprendo un giardino di farfalle.
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Col marito Jimmy Carter in missione post-presidenza per il centro che porta il loro nome, nei luoghi più 'caldi' del mondo

Con il marito erano membri attivi della Chiesa Battista Maranatha, dove lei ha servito come diacono. Ma è con il Carter Center che sono diventati noti per il loro impegno umanitario: al centro dedicavano 51 settimane all'anno (la settimana restante la trascorrevano lavorando per Habitat for Humanity). "Lo staff globale del Carter Center è in lutto per la scomparsa della nostra visionaria co-fondatrice, l'ex First Lady statunitense Rosalynn Carter, la cui compassione, forza e leadership hanno ispirato tutti noi", ha dichiarato domenica l'organizzazione con sede ad Atlanta in un comunicato. "Per oltre 50 anni è stata un'instancabile sostenitrice di coloro che vivono con disturbi psichici, sostenendo misure pratiche e riforme politiche per creare parità tra malattie mentali e fisiche in Georgia, negli Stati Uniti e nel resto del mondo".