"Natale Acido", cinque storie di chi è riuscito a scampare alle feste in famiglia

Il nuovo podcast di Arianna Porcelli Safonov, disponibile su Storielibere, racconta una visione alternativa e "cattiva" della festa più amata

di GIOVANNI BALLERINI -
22 dicembre 2023
Cover natale acido

Cover natale acido

È vero o no che il Natale ci rende tutti più buoni? Dipende dai contesti, ma non sempre sono i buoni propositi, i buoni sentimenti a vincere. Anzi. A sottolineare il concetto ci pensa il nuovo progetto "Natale Acido" che, come fa intuire il titolo, presenta cinque storie di Natali alternativi scritte a voce da Arianna Porcelli Safonov e rese fruibili sulla rete da Storielibere.

Natale Acido, il podcast degli antieroi

La piattaforma, che è stata fondata nel 2018 e sino ad oggi ha pubblicato oltre 100 serie originali superando i 22 milioni di download, ospita quindi un nuovo podcast sugli eroi che ce l’hanno fatta, cioè che sono riusciti a non passare il Natale in famiglia.
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Il tipico pranzo di Natale in famiglia in una scena di "Parenti serpenti"

"Quest’anno la pianteremo di dire che il Natale ci rende tutti più buoni? Perché non siamo credibili", scrive infatti Porcelli Safonov nella descrizione del podcast- "La realtà - aggiunge - è che ogni anno il Natale diventa sempre più cattivo con noi. La maratona dei regali, il saggio dei bambini, il cenone e il pranzo, sono tutte manifestazioni di questa cattiveria. Quante volte avete desiderato di trovare la scusa perfetta per passare il Natale sul vostro divano?". Non è questione di essere Grinch, verdi d'invidia nei confronti di chi invece vive questo periodo con raddoppiata gioia e buonumore, circondato dall'affetto dei propri cari. No, è qualcosa di più sottile, che più o meno ognuno di noi - ammettiamolo senza vergogna - ha provato almeno una volta nella vita: l'insofferenza verso certe ritualità ripetute di anno in anno, sempre uguali, granitiche. Ecco perché non ci sono buoni sentimenti in questo podcast che parte invece dell'assunto che il Natale stia diventando sempre più cattivo, così come le persone stesse. Ipotesi o dato di fatto è tutto da dimostrare: fatto sta che certe tradizioni, come i regali 'forzati' o le interminabili maratone a tavola sono tutte manifestazioni di questa cattiveria.

I cinque episodi

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Il Grinch, il personaggio dell'omonimo film, un misantropo verde e peloso che odia profondamente il Natale

20 dicembre: Vigilia in mensa Valeria vorrebbe passare la notte della vigilia natalizia a servire pasti caldi ai senzatetto. Sfortunatamente, durante le feste natalizie, le mense dei poveri sono assediate da volontari, molto più spiacevoli dei suoi parenti. 21 dicembre: Mille e una scusa L’eroe Fabrizio si scervella per trovare una scusa credibile per non andare al pranzo di Natale. 22 dicembre: L’invito alternativo Carlo è stato invitato al pranzo di Natale organizzato per chi non ha una famiglia. Ma, se avesse avuto maggiori dettagli sulla compagnia sarebbe corso al pranzo di sua madre. 23 dicembre: La rissa dei sogni Durante ogni pranzo di Natale arriva la solita discussione divisiva. Qualche famiglia riesce a superare il conflitto. Qualcun’altra, no. 24 dicembre: Babbo Natale non esiste! Cristiano passa la notte di Natale da vero supereroe, bussando alle porte di tutti i condomini dove vivono bambini che ancora si ostinano a credere a Babbo Natale!

La voce del podcast

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Arianna Porcelli Safonov (ph Cartacarbone)

Arianna Porcelli Safonov è una creativa e scrittrice romana con padre italo-russo. Laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo storia del costume, ha vissuto a Roma, New York e Madrid e ha lavorato per dieci anni nell’organizzazione di eventi internazionali fino al 2010, quando ha deciso di lasciare la sua professione per dedicarsi alla scrittura satirica, a partire dal blog di racconti umoristici, "Madame Pipì". Per Fazi Editore ha pubblicato "Fottuta Campagna" e "Storie di Matti". Dal 2014 è in tour con diversi progetti di satira e critica umoristica al costume sociale: Piaghe, Il Rìding Tristocomico, Egozoico, Diritto civile ed altre parolacce, Tumorismo, Omeophonie, Fiabafobia, Consigli di bellezza per periferie, sono alcuni titoli dei suoi monologhi coi quali viaggia l’Italia. Dal 2018, collabora con l’Università di Pavia, con una docenza legata alle tecniche di improvvisazione applicate agli ambiti manageriali. Nel 2020 ha scritto e condotto il format TV per LaEffe, Scappo dalla città. Dal 2022 scrive per il mensile TerraNuova una rubrica umoristica. I suoi monologhi sono diventati virali sul web, suo malgrado.