Nati a 22 settimane, i gemelli con l'abito e il tocco del "diploma" in ospedale

Kimyah e DJ hanno trascorso 4 mesi in terapia intensiva alla Cleveland Clinic. Quando sono nati avevano solo il 10% di possibilità di sopravvivere

di MARIANNA GRAZI -
27 settembre 2023
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Dopo oltre quattro mesi in terapia intensiva neonatale e sette per le cure, i gemelli prematuri più piccoli mai nati alla Cleveland Clinic in Ohio si sono 'diplomati' e sono finalmente a casa. Kimyah e DJ sono nati a 22 settimane, dichiara l'ospedale in un comunicato stampa. All'epoca, i piccoli avevano una probabilità di sopravvivenza compresa tra il 10% e il 20%, e i danni nel loro sviluppo erano probabili ma ignoti. Erano così piccoli che stavano sul palmo di una mano. Prima della loro dimissione dalla clinica, in un simbolico riconoscimento della loro forza che li ha tenuti in vita, il personale dell'ospedale li ha vestiti come due perfetti studenti alla cerimonia di diploma, con tanto di toga e tocco, blu per Dj e rosa per la sorella.

Il racconto della mamma dei gemelli prematuri

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Kimberly Thomas con il marito Damante Jackson tengono in braccio i gemellini

La madre, Kimberly Thomas, racconta una storia a dir poco drammatica. Secondo l'ospedale, la donna ha capito che qualcosa non andava quando ha iniziato a perdere liquido amniotico, che protegge il feto durante lo sviluppo nell'utero, prima della loro nascita. Quando è arrivata in ospedale era già dilatata di quattro centimetri. Ma non era nemmeno al sesto mese di gravidanza. Dopo il parto, nel 2022, i piccoli hanno dovuto essere rianimati e immediatamente intubati. I gemelli sono stati poi ricoverati d'urgenza in terapia intensiva neonatale. La mamma ha raccontato di aver pensato che Kimyah fosse "troppo piccola" mentre veniva portata via per ricevere assistenza. "Kimyah misurava all'incirca come una lattina di soda, DJ era leggermente più grande", si legge nel comunicato dell'ospedale. Le infermiere riuscivano persino a tenerli entrambi nel palmo di una mano.

La degenza in terapia intensiva neonatale

Il dottor Firas Saker, direttore sanitario della Cleveland Clinic Children's Neonatal Intensive Care Unit di Mayfield Heights, Ohio, ha dichiarato che la donna aveva implorato i medici perché facessero "tutto il possibile per i suoi gemelli". Il papà, Damante Jackson, ha raccontato a Good Morning America che i dottori dissero loro che qualora i gemelli fossero sopravvissuti, era probabile che comunque non avrebbero "superato i primi tre giorni". Anche se DJ e Kimya non se lo ricordano, "è stata molto dura per loro". Thomas ha trascorso tutte le notti in reparto dopo la nascita, secondo quanto riferito dall'ospedale. Per un mese non ha potuto nemmeno tenerli in braccio perché la loro pelle era fragile. "Andavo in terapia intensiva neonatale solo per parlare con i miei bambini – ha detto –. Non credo che ci sia stato un solo giorno in cui non abbia trascorso almeno qualche minuto con loro".
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DJ e Kimyah Jakson stanno per compiere un anno: nati a 22 settimane oggi stanno bene e sono a casa

Secondo il dottor Saker, il coinvolgimento dei genitori è stato importante per il loro sviluppo e li ha aiutati a "superare le difficoltà". La donna spiega infatti che durante la loro permanenza in ospedale i gemelli hanno avuto molti alti e bassi: Kimyah ha avuto una piccola emorragia cerebrale e DJ un collasso polmonare. Ma la famiglia non ha mai perso la speranza, celebrando ogni traguardo. Infine, dopo 138 giorni, i bambini erano finalmente pronti per tornare a casa. O meglio, ad andare per la prima volta a casa.

Kimyah e DJ possono andare a casa

Mamma Kimberly ha raccontato commossa che tutti sono venuti a mostrare il loro sostegno. Anche al termine del ricovero, però, i due gemelli hanno dovuto affrontare alcune sfide, come ha fatto notare la Cleveland Clinic. "Dovevano rimanere attaccati all'ossigeno perché i loro polmoni erano ancora poco sviluppati" e i genitori dovevano anche controllare costantemente i livelli di saturazione dell'ossigeno nel loro sangue. Ma questo non ha impedito loro di festeggiare le tanto attese dimissioni. I bambini hanno indossato tocchi e camici rosa e blu, protagonisti di una specie di cerimonia di laurea organizzata dall'ospedale. Quando la famiglia è uscita, il personale li ha accompagnati con un lungo applauso nei corridoi.
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Tutto il personale della Cleveland Clinic con i genitori e i due bambini

Il direttore sanitario ne parla come un momento "emozionante" per tutti loro, mentre un'infermiera ha ammesso di aver dubitato "che avremmo visto quel giorno", il che ha reso l'esperienza ancora più "incredibile". Oggi i gemelli stanno bene, anche se vengono monitorati attentamente e ci vorranno anni prima di poter dire se avranno o meno ritardi nello sviluppo. Tra poco sarà il loro primo compleanno e la madre ha affermato che Kimyah e DJ "cercano di fare tutto da soli". "Sono molto attivi e amano esplorare", afferma, sottolineando che questo difficilissimo viaggio le ha insegnato una lezione molto preziosa: "Devi sempre pensare positivo e concentrarti sul risultato che vuoi ottenere".