Omar e il maggiolone Lino: un viaggio in mezzo alla natura a suon di musica

Conti, 29enne di Fossombrone, è ormai una star dei social: su e giù per l'Italia per portare le sue note e la sua idea di rivoluzione basata sull'amore

di DOMENICO GUARINO -
25 luglio 2023
il pianista sul maggiolone

il pianista sul maggiolone

C’era una volta "La leggenda del pianista sull’Oceano", ma al cinema. Oggi ad impazzare, ovviamente in rete, è invece "Il pianista sul Maggiolone" al secolo Omar Conti, classe 1994, musicista autodidatta e designer di Fossombrone (Pesaro-Urbino), che gira l’Italia - per ora - a bordo del suo iconico Volkswagen del ’73 di colore rosso acceso. Lo si può trovare perlopiù in mezzo alla natura, a suonare musiche neoclassiche e da film: Olafur Arnalds, Ludovico Einaudi e Morricone, ma anche artisti internazionali famosi e non, oltre ai pezzi che lui stesso ha inciso (nel 2019 ha scritto un album).

Omar, star dei social attento al Pianeta

Una formula semplice e geniale che lo ha trasformato, manco a dirlo, in una vera e propria superstar dei social (lo potete trovare al profilo @il_pianista_sul_maggiolone su Facebook, Instagram e YouTube). Omar non pernotta in alberghi o campeggi: vive con "Lino" (come ha ribattezzato quello che per lui è molto più che un mezzo di trasporto), che ha personalmente adattato anche grazie ai suoi studi in Transportation design allo Iaad di Torino, combinandoli con la passione per l'intaglio, ereditata dal nonno, e quella per i fili, che gli viene dal padre elettricista. Naturalmente Lino è anche un mezzo sostenibile: l’indipendenza energetica è infatti ottenuta grazie al pannello fotovoltaico nel portapacchi posteriore.

La passione per la musica

Il percorso da musicista di Omar comincia quando, piccolissimo, suonava in soffitta la chitarra di sua mamma. Poi, alle scuole medie di Fossombrone, ha continuato a coltivare questa passione grazie ad un professore che gli ha fatto vivere tutta la bellezza della musica, ed ha incentivato la sua passione.
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Omar, 29 anni, ha intrapreso la strada della musica fin da bambino, sempre appoggiato dalla sua famiglia (Instagram)

"Mia mamma era un’artista, più artista di me – racconta Conti – ma non è stata appoggiata dai familiari così come ho avuto la fortuna di essere io. Forse, per questo mi ha dato sempre carta bianca per fare ciò che desideravo". Il 29enne spiega poi che ad acquistare il maggiolino è stata la nonna quando, nel 2018, durante il suo secondo anno di studi, era andato in crisi. Non voleva passare il resto della vita dietro a una scrivania, ed aveva così deciso di tornare a casa e prendersi un anno sabbatico. La sua carriera da musicista è iniziata quindi a 10 anni con una chitarra. Poi il pianoforte, che è arrivato nel 2016. Ed oggi anche un violoncello, acquistato di recente. Intanto grazie alla campagna di crowdfunding per l'avvio dei lavori sul Maggiolone Omar è riuscito anche a produrre il suo primo CD.

La musica di strada con "Lino il maggiolino"

"Il maggiolone mi ha sempre affascinato" continua. "Un'auto progettata negli anni ’30, che fatto da precursore alla Porsche, ed ha delle sembianze che potremmo definire 'umane', con i suoi caratteristici fanali che sembrano due grandi occhi, pronti ad osservare il mondo, guardandolo dritto in faccia".
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Conti suona in mezzo alla natura su "Lino il Maggiolino" (Instagram)

Ad ispirarlo è stata la foto di un paesaggio in Toscana, sbirciata su Instagram. E lì che Conti decide di fare sul serio: apre un crowfunding, condividendo il suo progetto, per raccogliere fondi per portare la musica da artista di strada in giro per il Belpaese. Trova sostenitori tra amici, parenti e sconosciuti, aggiunti grazie ai canali social. Grazie al ricavato di quella campagna registra e pubblica il suo primo disco. Nel contempo comincia la progettazione e realizzazione di "Lino il maggiolino" senza fare modifiche strutturali al telaio originale, manualmente con una tecnica ad incastro, con un occhio attento anche alla possibilità di viaggiare in sicurezza e nella legalità, senza pericoli di contravvenzioni o verbali.

Il viaggio del pianista sul Maggiolone

La famiglia, dice Omar, lo ha sempre sostenuto, sia nel suo percorso universitario sia nella sua scelta di un percorso professionale distante dalla sua formazione. Ed oggi i suoi guadagni sono quelli liberamente offerti da coloro che si trovano per caso ad ascoltarlo. L’obiettivo è quello di trovare un giusto equilibrio tra le necessità dell’esistenza e la volontà di vivere esperienze belle e ricche di socialità a contatto con la natura.
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Omar Conti ha portato il suo maggiolino al Sibillini Yoga Camp (Instagram)

Non tutto è stato subito semplice. Ma il successo, o meglio, all’inizio, l’interesse della gente, è arrivato quasi immediatamente. "Per il primo viaggio da pianista sul maggiolino il navigatore mi ha dato problemi, così ho cominciato a spostarmi seguendo i cartelli, guidato dall’ispirazione del momento. Sono arrivato al Monte San Vicino. Ho fatto un primo concerto nascosto dietro l’albero di un campeggio, per non disturbare nessuno. Dopo poco, si sono avvicinate a me delle signore del campeggio che mi hanno esortato ad andare al centro ed alzare il volume. Lì è cominciato tutto", afferma divertito il giovane.

"Io mi ribello al sistema con amore"

Ora l’idea è di vivere di questo progetto 365 giorni l’anno, magari spostandosi in base al clima, andando dove sarà più favorevole. Ma il suo grande sogno sarebbe di andare in Islanda. "Lì vorrei concepire una formula di viaggio diverso e vorrei organizzare una piccola troupe per fare una sorta di documentario. Questo per far capire tutto il dietro le quinte che c’è dietro al progetto in modo più chiaro possibile".
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Conti vuole promuovere una forma di viaggio diversa e dicve di "ribellarsi al sistema, ma non con la guerra bensì con l'amore" (Instagram

“Io mi ribello al sistema – ha dichiarato Omar Conti in un’intervista rilasciata a The Pillow – ma non mi ribello facendo guerra, io mi ribello con amore. Ed è così che devono partire le rivoluzioni, quelle belle, perché noi con la guerra non risolveremo mai niente. Le cose si risolveranno quando cominceremo a dare prima amore a noi, poi agli altri. Quando davvero ti dai amore, automaticamente lo dai agli altri perché stai bene, non sei frustrato, stai facendo la vita che davvero vuoi fare, nello spazio interiore che davvero ti meriti di avere”.