Regata “Via le Mani” e il successo degli equipaggi femminili

Nella sua dodicesima edizione la gara per la sensibilizzazione contro la violenza di genere ha visto un podio tutto al femminile

16 ottobre 2024
Il podio della gara "Via le mani"

Il podio della gara "Via le mani"

Il 13 ottobre la regata solidale “Via le Mani” è tornata a Roma: il Tevere è stato teatro anche quest’anno e per la prima volta insieme alla città di Mantova dove è stata organizzata dal Canottieri Mincio con il suo presidente Massimo Guaita, in collaborazione con il Comitato regionale FIC Lombardia presieduto da Leonardo Binda. La prima edizione infatti è stata nel 2012, nel corso della quale i fondi raccolti sono interamente devoluti all’associazione Telefono Rosa Onlus, che da anni è in campo per i diritti delle persone più vulnerabili. A Roma è stata organizzata in collaborazione con il Circolo Canottieri Roma presieduto da Paolo Vitale, con il supporto del Comitato Regionale FIC Lazio e di Massimo Iaccarini.

I partecipanti

Dieci equipaggi femminili, 8 maschili e 17 misti, appartenenti ai diversi circoli della Capitale tra cui il Canottieri Tre Ponti, Il Canottieri Roma, il Canottieri Lazio, il Canottieri Aniene, il Canottieri Tirrenia Todaro, il Deportivo Baja e Ondina Generali. Miglior risultato è quello dell’imbarcazione del Circolo Canottieri 3 Ponti con a bordo Giulia Guerrini, Serena Di Nino, Luisa Marsoner, Alessandra Tonetti, Costanza Muratori, Valentina Ramadori, Raffaella Polimanti, Simona Mariantoni, e timonata da Sara Arena, che ha chiuso davanti ad altre due imbarcazioni dello stesso 3 Ponti, rispettivamente al secondo e terzo posto, per un podio femminile interamente CC3P.

L’argento infatti è andato all’equipaggio composto da Marianna Tognelli, Paola Capuani, Livia Sanzini, Costanza Battelli, Gloria Martorelli, Antonella Maurizi, Lavinia Tellini, Maria Federica Logroscino timonata da Francesco Iacobelli. Il bronzo alla barca timonata dall’atleta del pararowing Daniela De Blasis che ha condotto al risultato il suo equipaggio che vedeva dal numero 1 Susanna Pessah, Carla Ghezzi, Anna Allocca, Viviana Saraceni, Annalisa Mari, Tiziana Fortuna, Marina Lalli e Barbara De Bellis.

Sport e solidarietà

Un risultato in qualche modo atteso dai tecnici del Circolo, Riccardo Dezi e Giulia Benigni, che hanno visto un crescendo di forma fisica e di tecnica nelle loro atlete nell’ultimo anno, come testimoniato anche dagli ottimi risultati altrove ottenuti. Un crescendo anche di partecipazione e disponibilità delle atlete e degli atleti del CC3Ponti a tutte quelle manifestazioni, come "Via Le Mani”, in cui lo sport si fa veicolo di messaggi altri, di solidarietà, denuncia o invito all’azione per migliorare la qualità di vita delle persone o dell’ambiente. Un modo facile e bellissimo per arrivare alle menti e ai cuori di sempre più persone, attraverso giornate come queste.

Podio maschile

Tra gli equipaggi maschili l’oro è andato alla barca di Paolo Achene, Andrea Arcari, Piermattia Basciano, Marco e Stefano D’Elia, Andrea Felici, Mauro Panarello, Giuseppe Piantedosi, timonata Filippo Ricotta, che ha chiuso davanti alle rappresentative di Navalia e CC Roma. Nella regata dedicata agli equipaggi misti, oro al CC Roma, con Giorgio Carlo, Federico Tiberi, Francesco Renzi, Barbara Valente, Federica Latini, Giordana Meschini, Carolina Zannella, timonata da Bruno Mascarenhas, seguiti dagli atleti del Ponte Milvio e dal misto Marina Militare/Tiber Rowing/CC Aniene.

Canottaggio contro la violenza di genere

In centinaia hanno assistito anche a questa edizione della competizione, ospiti del Presidente del Circolo Canottieri Roma, Paolo Vitale, tra cui tante personalità di rilievo come la Senatrice della Repubblica e Presidente di Hands off Women, Isabella Rauti. Tra i vertici federali, il Vicepresidente Federale Michelangelo Crispi, i Consiglieri Andrea Vitale, Rossella Scola e il Segretario Maurizio Leone. Una giornata di tifo e sensibilizzazione ancora una volta molto partecipata e sentita questa del canottaggio contro la violenza di genere. Lo sport unisce e avvicina e servirsene per scopi sociali è non solo doveroso, ma opportuno e vincente. E i risultati in termine di diffusione di messaggi positivi o di contrasto a fenomeni negativi e inaccettabili, soprattutto tra i più giovani che costituiscono presente e futuro della società, non si faranno attendere.