Paola Barale e il tabù menopausa. La showgirl e conduttrice tv, ospite del programma tv “Le Iene” (nella puntata in onda il 23 maggio) recita un monologo su tema a lei molto caro, sul quale si è spesso spesa senza paura di rompere il silenzio.
La showgirl parla apertamente “di quella parola che inizia con la ‘m’ di cui non parla mai nessuno”, ovvero la menopausa, argomento importante, complesso e delicato, a cui la stessa ha dedicato anche un libro, uscito lo scorso 23 maggio.
“Non è poi la fine del mondo. Il potere della fragilità” è il titolo del romanzo in cui parla anche di come il suo corpo sia cambiato nel corso degli anni e soprattutto durante questo passaggio alla maturità che sconvolge molte donne che lo affrontano, sia fisicamente con i chili in più presi per la menopausa sia psicologicamente per via dei repentini sbalzi ormonali.
Menopausa, stop al silenzio
La bionda conduttrice tv (56 anni) è entrata in menopausa molto presto, a 42 anni. Ma non è così raro come si può pensare.
“Affrontiamo il tabù, il mistero, il senso di vergogna che abbiamo provato. Lo ha detto Naomi Watts, che è entrata in menopausa a 30 anni. Io? A 42. E non siamo le sole bionde ad appartenere a questo club” ricorda l’ex fidanzata di Raz Degan.
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“Alcune delle parole più belle cominciano per ‘m’: mamma, mondo. Anche le più brutte”: inizia così il monologo. “Ma anche le più brutte: morte, mer*a” prosegue. E provocatoriamente dice: “E menopausa, dove sta? Parliamone”.
Secondo la showgirl “più che brutta la menopausa è ficcata in uno spazio fatto di silenzio. Di donne che si guardano e guardano le altre con commiserazione. Oppure nella migliore delle ipotesi si dicono a vicenda: eh, ti capisco. E si mettono il ditino davanti alla bocca, ‘Shhh, zitta’”.
Un tema, dunque, che ancora oggi genera vergogna e sensi di colpa. “Ma si sentono in colpa di cosa, di rimanere vive? Di essere ancora desiderose?” si chiede. E aggiunge: “Dateci una ‘m’ e vi costruiamo un mondo, ma di sensi di colpa. Vero pure che ci sentiamo in colpa perché ci fanno sentire in colpa. Vero, uomini?”.
Paola Barale: “Superare il senso di colpa”
Quindi l’invito: “Affrontiamo il tabù, il mistero, il senso di vergogna”. L’ex valletta di Mike Bongiorno prosegue così: “È un passaggio che affronta metà della popolazione e che riverbera sull’altra metà. Ah, vi do una notizia. Siccome la vita s’è allungata, entro il 2025 un miliardo di donne saranno in menopausa. Paura, eh?”.
Le conseguenze dello stop all’ovulazione, seppure con caratteristiche simili, cambiano da donna a donna.
In aggiunta alle conseguenze più comuni, come le vampate di calore, il calo del desiderio o il saliscendi emotivo, di cui ha parlato la stessa conduttrice, c’è anche un altro effetto che può arrivare assieme ai cambi ormonali della menopausa: la depressione.
Soffrirne, non deve causare ulteriore senso di imbarazzo o vergogna: ascoltare il proprio corpo e la propria mente fino a condividere le sensazioni provate, non può che portare a ricevere gli aiuti più adeguati e a vivere diversamente questa fase della vita.
Come dice la showgirl: “Oggi sono qui a dirvi che la menopausa, come ogni trasformazione, può essere anche magica. Anche una rottura di palle, certo, ma anche magica”.
L’ex valletta conclude il suo monologo a “Le Iene” con un messaggio incoraggiante per tutte le donne: “Dopo la menopausa c’è un altro bel pezzo di vita, di nuvole e sogni tutti da mordere”.