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Alice è la prima doppiatrice con sindrome di Down in Italia: "Mai mollare davanti agli ostacoli"

La sua voce contro i pregiudizi, la 20enne ’interpreta’ la protagonista di un cartone animato spagnolo. Il sogno della giovane: "Mi piace il mondo del cinema, ma spero di diventare presto una fotomodella"

di SILVIA BINI -
14 marzo 2024
Alice Gennaro ha 20 anni e frequenta un istituto professionale a Prato

Alice Gennaro ha 20 anni e frequenta un istituto professionale a Prato

Prato, 15 marzo 2024 – Zaino in spalla, capelli lunghi biondi, un sorriso che contagia. Allegra, studiosa, coraggiosa. È Alice Gennaro, frequenta la quinta superiore all’istituto tecnico Marconi di Prato indirizzo per grafico: è la prima doppiatrice con sindrome di Down in Italia. È sua la voce della protagonista della pellicola spagnola ’Valentina’, vincitrice nel 2022 del premio Goya come miglior film d’animazione e la cui protagonista ha la sindrome di Down. In occasione della Giornata mondiale della sindrome di Down, che ricorre il 21 marzo, il film arriva in Italia e l’adattamento è stato realizzato grazie alla collaborazione con l’Associazione Italiana Persone Down, di cui Alice è socia nella sede di Prato e che l’ha indicata come possibile interprete. Un’avventura inaspetatta, che ha catapultato la giovane pratese in un mondo del tutto nuovo. Lei non si è sottratta, anzi ha dato grande prova di determinazione e coraggio.

Alice, partiamo dalla determinazione: quanta ne serve per raggiungere traguardi come questo?

"Non mi sono mai arresa, mi sono impegnata e ho studiato davvero tanto".

Come è stata l’esperienza di entrare in una vera sala di doppiaggio accanto a personaggi famosi?

"Non me lo sarei mai aspettata, ma sono stata brava. Sono riuscita a parlare bene. È stato fantastico dare voce a Valentina perché Valentina è simpatica e gioiosa. A volte è stato difficile, però ci sono riuscita".

Mamma Simona ha detto che ogni giorno registravi per tre ore, hai mai pensato di non farcela?

"No. Mi sono presentata sempre in forma e soprattutto non mi sono mai arresa nemmeno di fronte agli ostacoli che qualche volta ci sono stati".

Protagonista del film è una bambina che sogna di fare la trapezista, ma ha paura di non riuscirci perché consapevole di essere diversa. Proprio come te, alla fine riuscirà a realizzare il suo sogno grazie al forte rapporto con la sua famiglia.

"La mia famiglia mi è stata sempre vicina, nei giorni in cui eravamo a Roma a registrare è stato bello essere tutti insieme. Loro ogni giorno mi danno tanta forza e anche tanto amore".

La tua storia insegna molto. Cosa vorresti dire alle persone che si arrendono perché pensano di non riuscire?

"La sindrome di Down non è un limite, è un’opportunità. Lavoro tutti i giorni all’accettazione di me stessa. Vorrei aiutare chi non si sente all’altezza a fare grandi cose e vorrei che capissero le proprie esigenze e le proprie qualità, tutti le abbiamo".

Hai già deciso cosa vorresti fare da grande?

"Essere una fotomodella di marchi di lusso. Ora ho scoperto che mi piace fare anche il doppiaggio, in generale amo molto l’ambiente del cinema e della moda".

Qual è il tuo film preferito?

"Rapunzel mi piaceva tanto quando ero piccola e in generale tutte le fiabe Disney".

Il prossimo traguardo sarà la maturità?

"A giugno ci sarà il diploma. La scuola che frequento mi piace tanto, lì mi sento benvoluta e accolta, non è sempre stato così".