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Milano, la mostra “Fil Rouge” in Statale rompe il silenzio sulle mestruazioni: le foto di Alice Brizzi contro i tabù

Alle 16.30 l’esposizione verrà inaugurata alla presenza anche della prorettrice dell’Università per mettere luce a un tema spesso nascosto e censurato

18 marzo 2024
L'immagine della locandina di "Fil Rouge" di Alice Brizzi

L'immagine della locandina di "Fil Rouge" di Alice Brizzi

Milano, 18 marzo 2024 – Il Fil rouge che lega le donne di tutto il mondo, al di là delle differenze di luogo, tempo e spazio, è un fattore fisiologico che nella storia è stato spesso schiacciato, nascosto e soffocato dalla generale incomunicabilità: un filo rosso che ha assunto più volte le vesti di imbarazzata autocensura.

Per scardinare questo vero e proprio tabù, Alice Brizzi, che vanta già partecipazioni a mostre e fiere internazionali di fotografia, ha deciso di raccontare nella mostra che verrà inaugurata oggi alle 16.30 all’Università di Milano, tutte le sfaccettature di come si vive con il ciclo mestruale: corpi che esprimono ora dolore, ora fastidio, ora imbarazzo, senza mai scadere nel volgare.

La mostra “Fil Rouge” in Statale

I ritratti senza volto sono un itinerario di sensazioni, istanti e dettagli che percorrono, e talvolta scuotono, la mente e il corpo femminile. La testa, il ventre, la schiena, il petto sono come morsi, tagliati, oppressi dai crampi, sottoposti a tensioni, cercano riparo, si chiudono e si stringono in cerca di un sollievo.

L’inaugurazione e le personalità presenti all’evento

Fil Rouge di Alice Brizzi sarà inaugurata oggi alle 16.30 e saranno presenti Marilisa D'Amico, prorettrice alle pari opportunità - Università degli Studi di Milano, Diana De Marchi, consigliera comunale, Paola Bocci, consigliera regionale, Tiziana Elli,  assessora Municipio 9, Karin Niderjaufner, candidata al Senato accademico per UniSì, che coglieranno l'occasione per contestualizzare le misure di welfare legate alla sfera femminile in Università e in altre realtà milanesi.

Le parole della fotografa

Delle misure attuate fanno parte la distribuzione gratuita degli assorbenti ottenuta grazie al lavoro di rappresentanza studentesca condotto da UniSì, sino agli sportelli di ascolto sul territorio.

"Quello attorno alle mestruazioni - ha affermato la stessa Brizzi - è un silenzio insidioso: impedisce il dialogo, l'informazione, la formazione. Ho iniziato questo progetto raccogliendo testimonianze, storie e racconti e condividendole sui social. L'impatto, la partecipazione, la voglia di confrontarsi che ne sono derivati sono stati impressionanti e mi hanno incoraggiato a continuare il lavoro”.

“Il ciclo non è una scelta, non è un lusso – ha ribadito Brizzi – La salute mestruale, ad esempio, è una cartina di tornasole della salute complessiva di una persona, e il silenzio su questo tema non è salutare".