“Avete emozionato gli italiani. Vi sono momenti in cui lo sport assume significati più ampi. Il nostro Paese è in ripresa, si è sentito rappresentato, si è sentito coinvolto da voi“. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella ricevendo al Quirinale gli atleti olimpici e paralimpici che hanno conquistato medaglie ai Giochi. Questa è stata una grande estate per lo sport“. Col loro carico di ben 109 medaglie (40 alle Olimpiadi e 69 alle Paralimpiadi), gli azzurri si sono presentati al Quirinale e poi a Palazzo Chigi col loro carico di entusiasmo trasmesso agli italiani, galvanizzati anche, questa estate, dalle vittorie conseguite nel calcio, nel ciclismo, nella pallavolo maschile e femminile. L’occasione della visita al Quirinale era la riconsegna della bandiera ricevuta dagli azzurri poco prima della partenza per Tokio dalle mani del Capo dello Stato. Il nuotatore Federico Morlacchi e la schermitrice Bebe Vio hanno porto a Mattarella il vessillo per il paralimpici; per gli olimpici è toccato a Jessica Rossi (tiro) ed Elia Viviani (ciclismo). Più che dei successi sportivi, il clima era pervaso dai valori che per per lo sport azzurro e l’intero Paese sono emersi dalla duplice missione giapponese.
Tutte le regioni, tutti i continenti
“Il merito di un’Olimpiade da record, nei numeri e nei risultati, è tutto degli atleti - ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò - Non c’è mai stata per l’Italia nella storia un’Olimpiade con 40 medaglie, tutte le Regioni hanno avuto almeno un rappresentante sul podio. Non era mai capitato di avere una delegazione con atleti nati in tutti e cinque i continenti, a dimostrazione di una squadra multietnica e perfettamente integrata”. «Lo sport - ha aggiunto Malagò rivolgendosi al Capo dello Stato - non è mai fine a se stesso, e ancor di più in questo momento: per questo gli azzurri non vedevano l’ora di sventolare il tricolore sul podio. Sono davvero fratelli e sorelle d’Italia".
Mattarella svela il retroscena
“Questi Giochi hanno rappresentato un’Italia con un solo volto, di Paese vincente, resiliente, multietnico, inclusivo e solidale, e questa è una vittoria preziosa che dobbiamo conservare e sulla quale dobbiamo costruire il nostro impegno del futuro”, ha fatto eco Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico. Riguardo alle Paralimpiadi, Mattarella ha rivelato un retroscena: “Dopo primi successi ho chiamato il presidente Pancalli e gli ho chiesto di prendere una medaglia in più rispetto alle Olimpiadi“, per l’effetto emulazione che i successi avrebbero innescato nelle persone disabili, che si sarebbero avvicinate allo sport con grandi benefici per le loro persone e per la società. Pancalli ha dichiarato che “nemmeno nei miei sogni più ottimistici avrei immaginato che Tokyo avrebbe significato un momento così storico per la famiglia paralimpica italiana. Quello che è avvenuto, 69 medaglie, è stato un risultato preventivato ma è stata storica la risposta venuta dal paese, dai nostri concittadini, le migliaia di email che stiamo ricevendo di tante persone comuni che ci chiedono come cominciare a fare sport. Noi pensavamo che Tokyo fosse la luce in fondo al tunnel, ed è successo qualcosa d’incredibile, abbiamo fatto breccia nel cuore degli italiani“.
"Tanti ragazzi e ragazze spinti a fare sport"
Sul “fare breccia“ nel cuore e nella coscienza di quei particolari italiani che sono le persone con disabilità ha puntato l’attenzione Mattarella: “le tante medaglie delle Paralimpiadi hanno certamente spinto tanti ragazzi e ragazze con disabilità a dedicarsi allo sport. Anche per questo lo sport paralimpico nel nostro Paese è un’avanguardia preziosa”. Se ciò è accaduto, se le imprese di tanti atleti hanno raggiunto il cuore degli italiani è stato “perché a Tokyo c’è stato il dodicesimo uomo, il lavoro del mondo della comunicazione, che mai come questa volta è stato straordinario, mostrando quello che lo sport italiano sta facendo per la rivoluzione culturale rappresentata dallo sport paralimpico. Mai avrei immaginato che il Tg in prime time aprisse con le notizie degli atleti paralimpici o che sulle prime pagine dei giornali ci fossero le foto dei nostri atleti".
Contrafatto: "Si può cadere, rialzarsi e vincere"
A proposito di comunicazione, a commuovere gli italiani (esattamente come alle Olimpiadi) è stata soprattutto la gara dei 100 metri, vinta da Ambra Sabatini su Martina Caironi con Monica Contrafatto terza. “Abbiamo trasmesso lo spirito paralimpico e l’amicizia. Siamo un bel trio. È stato l’anno dell’Italia e dell’atletica, iniziata con Jacobs e finita con noi» ha dichiarato Contrafatto entrando al Quirinale. “Sono contenta che molti ci abbiano viste e soprattutto che ancora se ne parli. E che le nostre storie sono un esempio per far capire a tutti che si può cadere ma ci si può rialzare e vincere". Accanto a lei, la nuova campionessa dei 100 metri paralimpici Ambra Sabatini: “Monica è un po’ la mia mamma - scherza l’azzurra - sono felicissima di essere qui oggi. A Tokyo abbiamo dimostrato che siamo una grande famiglia“.
Draghi: "Raimondi e Bebe Vio modello per tutti"
La truppa degli sportivi medagliati italiani si è trasferita a Palazzo Chigi, dove è stata ricevuta da Mario Draghi, presidente del consiglio. “Le vostre storie sono un modello per tutti gli italiani. Il vostro talento è enorme, ma il talento da solo non basta. Avete dimostrato professionalità, intelligenza e spirito di sacrificio. Determinazione, pazienza, ma soprattutto coraggio. Penso a Stefano Raimondi, che si è avvicinato al nuoto dopo un incidente a 15 anni e che a Tokyo ha vinto ben sette medaglie. O a Bebe Vio, che ha superato mesi drammatici prima di trionfare ancora una volta nella scherma”, ha detto il premier rivolto in modo particolare ai paralimpici. A olimpionici e paralimpainici, il premier Draghi ha rivolto una battuta: "Ora ci avete abituati male".
La generazione che vuole cambiare il paese"
“Il resto del mondo guarda a questa estate italiana di successi sportivi con ammirazione e, perché no, un pizzico d’invidia. Auguro a tutti voi - e a tutti a noi - di continuare così”, ha aggiunto il premier, che poi è entrato nei particolari. Qui - ha aggiunto - vedo la generazione che vuole cambiare l’Italia. E che, ne sono certo, ci riuscirà. Siete simboli di integrazione e di superamento delle barriere. Ora tocca a noi come Governo mettere in grado voi e i vostri coetanei di sprigionare le vostre energie. Perché, come abbiamo visto, possono portare a grandi soddisfazioni per il Paese”. A Draghi che ha sottolineato come metà dei 500 atleti che hanno partecipato a Olimpiadi e Paralimpiadi fossero donne, proprio da tre donne -Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto: l’oro, l’argento e il bronzo della gara di velocità in pista paralimpica - ha ricevuto la bandiera del Comitato italiano paralimpico con le firme di tutti gli atleti italiani campioni dalle Paralimpiadi di Tokyo 2020 e una targa ricordo del Cip.