Allora, a pensarci bene, non abbiamo fatto grandi passi in avanti. Qualcuno giusto, certo, altri un po' meno, altri ancora zero. Passi giusti, come, almeno in teoria, una legge contro l'omofobia. Altri sgangherati come quello del comune che usa un termine neutro se c'è un dubbio nella identificazione di maschio o femmina, o magari per non far sapere troppo in giro il sesso di un cittadino/a. Poi arriva Beppe Grillo, un innovatore, un uomo che ha in effetti cambiato la scena politica italiana, un alleato convinto della sinistra, del progresso, e cosa si scopre ? Che l'uomo resta cacciatore, e la donna pu...a, o quantomeno consenziente in caso di violenza o presunta tale. Forse non la pensava più così nemmeno mio nonno, ma Grillo sì. La cosa ha suscitato reazioni indignate, ovvio, ma se guardiamo bene neppure troppo, in un mondo che gronda indignazione per tante sciocchezze elevate a casi intollerabili. Non ci si è soffermati neppure un attimo, ad esempio, sulla prova a discolpa portata da Babbo Beppe: c'è un filmato. Straordinario! Non solo questo gruppo di imbecilli mostrava i propri attributi, e li usava pure con la ragazza un po' presa dallo spettacolo, e un po' presa per i capelli. Ma si filmavano! Che sarebbe una ulteriore aggravante e non l'attenuante per l'allegra brigata di... cacciatori. Cuore di papà, si potrebbe dire per Grlllo. Se al cuore, però, non si dovesse sempre unire anche il cervello. Organo di cui in famiglia Grlllo nella vicenda in questione non pare sia stato fatto un uso adeguato. E non pensiate che siano pochi in circolazione i Beppe che la pensano ancora così, pur in un mondo in cui il «fluido« diventa normale, e il normale è abolito per mancanza di certezze. Un mondo che ha fatto parecchi passi in avanti accompagnato da altrettanti passi falsi ed eccessi contrari. Ma in cui i Grillo resistono nella vecchia, cara trincea in cui l'uomo, se imbraccia il fucile e spara, è sempre e solo un innocuo cacciatore.