Un'occasione persa di dimostrare che su certi temi, come l'educazione affettiva nelle scuole, non c'è colore politico. E invece proprio le polemiche politiche hanno fatto sì che saltasse l'incarico di coordinatrice ad Anna Paola Concia.
Il passo indietro del ministro Valditara: "Serve serenità"
"Dal momento che la scuola italiana ha bisogno di serenità e non di polemiche, ho deciso di non attivare l'incarico di garanti del progetto 'Educazione alle relazionì a suor Monia Alfieri, Paola Concia e Paola Zerman. Rinnovo loro i ringraziamenti per la disponibilità e la generosità dimostrate". Così il ministro dell'Istruzione e del Mertio
Giuseppe Valditara ha annunciato poco fa il passo indietro. "Il progetto 'Educare alle relazioni andrà avanti senza alcun garante. Nel suo svolgimento concreto si continuerà il dialogo con le associazioni rappresentative dei genitori, dei docenti e degli studenti", conclude il ministro.. Il patto, in piedi fino ad oggi, tra il ministro dell’Istruzione
Giuseppe Valditara, quota Lega, e
Anna Paola Concia – ex parlamentare dem, un percorso politico e sociale ben tracciato nel solco della difesa dei diritti e paladina delle dinamiche
Lgbt che non sono esattamente in testa all’agenda delle priorità del governo Meloni – aveva spiazzato e innescato polemiche a non finire nelle stanze romane e non solo. Protagonista anche in Toscana (a febbraio del 2017 fu nominata dal sindaco
Nardella, assessora del
Comune di Firenze, succedendo a Nicoletta Mantovani e attuale ’regista’ della rassegna nazionale sul mondo della scuola ’Didacta’) era stata chiamata a capo del progetto
"Educare alle relazioni".
Il progetto di formazione affettiva e relazionale è rivolta agli studenti delle scuole secondarie di II grado
Formare le nuove generazioni alle relazioni affettive
Un percorso ministeriale per promuovere
"la formazione affettiva e relazionale delle nuove generazioni attraverso una formazione specifica rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, al fine di
contrastare la violenza di genere e favorire il rispetto dell’altro". "Il progetto ‘Educare alle relazioni sarà portato avanti da tre donne e la coordinatrice è Paola Concia - aveva detto il ministro - le altre sono solo voci. Non creiamo polemiche, dobbiamo essere uniti". Una richiesta, però, rimasta inascoltata. "Con Valditara lavoro da quando è diventato ministro e mi trovo molto bene – erano state le parole di Concia – Metto a disposizione tutta la mia esperienza senza colore politico.
Lo faccio per tutte le donne, le Giulia e le nuove generazioni. Mi farebbe piacere coinvolgere il papà di Giulia". Ma non sarà così.
Le polemiche sulla nomina
La nomina, infatti, aveva sollevato ben più di una polemica anche nella Lega (Matteo Montevecchi, consigliere regionale in Emilia chiede le dimissioni del ministro). Stop da FdI che con Maddalena Morgante dice no alla nomina. Petizione popolare dall’associazione Pro Vita, che in poco tempo ha raggiunto le 30mila firme, critiche da Carlo Giovanardi. Applauso invece dal deputato di Forza Italia e sottosegretario Tullio Ferrante.
Concia: "Peccato. Il mio impegno resta"
"Credevo davvero che l'orribile femminicidio di Giulia Cecchettin avesse segnato uno spartiacque. È stato così per le donne, che sono scese in piazza a migliaia, a prescindere dalle loro convinzioni politiche. È stato così per i giovani, che hanno fatto altrettanto e hanno animato dibattiti importanti nelle scuole. Non è stato così per quei settori estremisti dell'associazionismo e della politica che si sono mobilitati per sabotare la possibilità stessa di un confronto super partes. Peccato. Il mio impegno resta, così come quello delle istituzioni scolastiche, confermato oggi dal ministro. Lo rilanceremo nella prossima edizione di
Didacta Italia e in ogni altra occasione utile". E' questo il commento a caldo che Anna Paola Concia ha rilasciato all'Ansa, subito dopo aver saputo del ritiro dell'incarico da coordinatrice del progetto.