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La candidata a vicepresidente della Colombia Francia Marquez
Colombia, chi è Francia Márquez?
Francia Marquéz, madre single e attivista femminista per i diritti delle donne nere, non ha mai avvertito il presentimento che i politici colombiani si preoccupassero di persone come lei, fino ad ora.
È stata minacciata di violenza per aver parlato contro i gruppi armati che affliggono la sua comunità e in ogni stagione elettorale ha assistito al passaggio di candidati bianchi nella provincia di Cauca, dilaniata dalla guerra, con promesse fatte che però non sono mai state mantenute.
La 40enne è attivista da quando aveva 13 anni, quando il suo villaggio è stato minacciato dalla costruzione di una diga. Da allora, ha lavorato come cercatrice d'oro artigianale e addetta alle pulizie, ha studiato per una laurea in giurisprudenza, è stata sfollata con la forza dalle mafie locali ed è sopravvissuta ad almeno un tentativo di omicidio.
Nel 2014, dopo che i cercatori d'oro illegali hanno disboscato foreste, deviato un fiume e scaricato mercurio nelle riserve idriche locali, la madre single di due figli ha guidato una marcia di 80 donne dalle montagne della sua città natale in una marcia di 350 miglia verso la capitale, Bogotá. Quattro anni dopo, Márquez ha ricevuto il prestigioso premio ambientale Goldman.
La candidatura che ha sollevato polemiche
Il fronte della destra conservatrice non ha risparmiato attacchi nei confronti dell'attivista originaria del Cauca, riconosciuta internazionalmente per le sue lotte a favore dei diritti umani e della difesa della natura. Primo fra tutti l’attuale presidente del congresso, il politico di destra Juan Diego Gómez, che il 6 aprile ha dichiarato proprio nel congresso (senza nessuna prova) che il gruppo guerrigliero delll’ELN (Esercito di Liberazione Nazionale) accompagna la candidatura di Marquéz e che le attuali dissidenze della stessa guerriglia, celebrano la sua nomina. Neanche le donne hanno risparmiato il loro odio per la possibile futura vicepresidente della formula presidenziale di Petro per l’alleanza “Pacto Historico” (coalizione di sinistra lanciata l’11 febbraio 2021). La giornalista Paola Ochoa infatti, anch’essa inizialmente candidata a vicepresidente nelle formula dell’ex sindaco di Bucaramanga , Rodolfo Hernández, è stata accusata di razzismo per le sue dichiarazioni nei confronti di Marquéz. A fine marzo, in un’intervista a Blu Radio, Ochoa ha fatto riferimento al candidato a presidente dell’alleanza della destra colombiana, (l’ex sindaco di Medellin, Federico Gutiérrez), dicendo che quest’ultimo avrebbe dovuto scegliere un uomo come vicepresidente, perché qualsiasi donna avesse scelto, sarebbe risultata troppo bella, troppo elegante, troppo di buone maniere e troppo ricca se comparata con Francia…Dal sussidio di povertà alla candidatura a vicepresidente della Colombia
Come se non bastasse un’altra accusa che viene mossa contro Marquéz dai suoi detrattori è quella di essere povera. Francia è infatti sotto indagine perché durante la pandemia ha avuto accesso ad un programma di sussidio per persone in situazione di povertà. Le famiglie in situazione di povertà, le persone disoccupate e le persone in situazione di vulnerabilità hanno infatti ricevuto in Colombia durante la pandemia un buono chiamato “giro solidario” di 160.000 pesos al mese (circa 40 euro). Francia, rientrando all’epoca nei parametri di sopra, ha ricevuto da questo programma 400.000 pesos durante la pandemia (100 euro) e per questo è stata messa sotto accusa. Tutto il suo passato di colombiana è stato messo a setaccio, ogni sua recente acquisizione, come le sue due case a Cali, e ogni suo movimento bancario sono oggi sotto la lente d’ingrandimento dei media e della giustizia.
Il duo Petro-Francia saluta il popolo colombiano