Caitlyn Jenner contro i manifestanti Lgbt pro Palestina: “Mandateli a Gaza”

L’ex campione olimpico, nonché genitore di Kylie e Kendall Jenner, schierata al fianco di Donald Trump, attacca duramente le manifestazioni contro Israele che stanno infiammando le università americane, focalizzando l’attenzione sui diritti della comunità Lgbt

di Redazione Luce!
2 maggio 2024
Caitlyn Jenner

Caitlyn Jenner

Caitlyn Jenner (alla nascita Bruce) genitore delle modelle Kylie e Kendall Jenner, si schiera contro i manifestanti pro Palestina e lo fa con un estremismo che, a vedere la sua appartenenza politica (è repubblicana) non sorprende più di tanto. 

Candidata nel 2021 come governatrice della California, oggi a supporto di Donald Trump nella corsa alle presidenziali, ha scritto vari post sui social in cui attacca gli studenti filo palestinesi che da settimane manifestano fuori e dentro le università americane. 

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In uno dei “tweet” ha condiviso un video in cui si vedono alcuni manifestanti con in mano un ombrello arcobaleno – simbolo Lgbt - commentando: "Deportate questi idioti e mandateli in Iran o a Gaza. Divertitevi a essere bruciati vivi, decapitati o spinti giù da un edificio. È illegale e punibile con la morte nei modi più gravi, essere LGBT in queste regioni infernali, governate da regimi terroristici!". 

E poi ancora: “LGBT (o no, ma i rivoltosi LGBT mi lasciano perplessa) sostenitori di Hamas?! Io dico di mandarli nei luoghi che amano tanto. Andate a Gaza. Andare in Iran. Andate in Iraq.

Sarete governati da Hamas, Hezbollah, ISIS-K, IRGC, ecc. Fammi sapere come va... oh aspetta...”

La portavoce di Jenner, Sophia Hutchins, ha dichiarato a Newsweek: "Tutte le persone che sventolano una bandiera LGBT o che si identificano come 'Queers for Palestine' sono, come molti di questi rivoltosi, degli idioti grossolanamente disinformati e ciecamente inconsapevoli del trattamento effettivo delle persone LGBT nella regione".

Argomentazioni che i manifestanti avrebbero definito fuorvianti e riduttive, dal momento che al centro delle loro proteste c’è l’offensiva israeliana dopo il 7 ottobre, quindi le tantissime vittime innocenti.