Caitlyn Jenner (alla nascita Bruce) genitore delle modelle Kylie e Kendall Jenner, si schiera contro i manifestanti pro Palestina e lo fa con un estremismo che, a vedere la sua appartenenza politica (è repubblicana) non sorprende più di tanto.
Candidata nel 2021 come governatrice della California, oggi a supporto di Donald Trump nella corsa alle presidenziali, ha scritto vari post sui social in cui attacca gli studenti filo palestinesi che da settimane manifestano fuori e dentro le università americane.
In uno dei “tweet” ha condiviso un video in cui si vedono alcuni manifestanti con in mano un ombrello arcobaleno – simbolo Lgbt - commentando: "Deportate questi idioti e mandateli in Iran o a Gaza. Divertitevi a essere bruciati vivi, decapitati o spinti giù da un edificio. È illegale e punibile con la morte nei modi più gravi, essere LGBT in queste regioni infernali, governate da regimi terroristici!".
E poi ancora: “LGBT (o no, ma i rivoltosi LGBT mi lasciano perplessa) sostenitori di Hamas?! Io dico di mandarli nei luoghi che amano tanto. Andate a Gaza. Andare in Iran. Andate in Iraq.
Sarete governati da Hamas, Hezbollah, ISIS-K, IRGC, ecc. Fammi sapere come va... oh aspetta...”
La portavoce di Jenner, Sophia Hutchins, ha dichiarato a Newsweek: "Tutte le persone che sventolano una bandiera LGBT o che si identificano come 'Queers for Palestine' sono, come molti di questi rivoltosi, degli idioti grossolanamente disinformati e ciecamente inconsapevoli del trattamento effettivo delle persone LGBT nella regione".
Argomentazioni che i manifestanti avrebbero definito fuorvianti e riduttive, dal momento che al centro delle loro proteste c’è l’offensiva israeliana dopo il 7 ottobre, quindi le tantissime vittime innocenti.