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Milano, salta il convegno neofascista. La Lega prima ammicca, poi respinge l'homo occidentalis

Erano attesi Pillon, Gotti Tedeschi, Romeo e Foa. Ma dopo il forfait degli ultimi due salta il convegno di estrema destra, in programma il 3 febbraio a Milano: "L'uomo contemporaneo tra minacce transumaniste e propaganda Lgbt"

di GIORGIO UMBERTO BOZZO -
31 gennaio 2024
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Dopo le polemiche scoppiate la scorsa settimana intorno al convegno sull'aborto (anzi, contro), la Lega ha rischiato un'altra bufera, schivata all'ultimo. L'incontro di estrema destra che avrebbe dovuto tenersi a Milano fra qualche giorno, non si farà. Ci sono rimasto male, lo ammetto. Non solo ritenevo molto interessante parteciparvi, ma mi ero anche illuso di potere, finalmente, comprendere il senso delle ossessioni di questo fronte comune, di questa alleanza ideologica, che possiamo collocare tra la cosiddetta estrema destra e i movimenti ultraconservatori cattolici italiani.

L’occasione era un convegno dal titolo, per certi aspetti criptico, che recita HOMO OCCIDENTALIS – Il tipo umano contemporaneo tra minacce transumaniste e propaganda LGBT e che si sarebbe dovuto celebrare a Milano il prossimo 3 febbraio.

Dio...Patria...Famiglia

A gestire l’organizzazione dell’incontro unassociazione chiamata Bran.co, vicina a quei lupacchiotti di Lealtà Azione, che sul suo sito internet si presenta come “una libera associazione di uomini e donne uniti da una comunità d’intenti, d’ideali e d’azione, che agiscono volontariamente, in ambito culturale, sociale e politico, senza ricercare utili materiali o profitti personali, perché animati da una concezione etica della vita”. Insomma, dei filantropi più che licantropi.

Poi, si dice anche che la stessa è impegnata nella “sfida alla decadenza culturale e sociale del mondo moderno dalla quale si esce solo attraverso un’immensa opera di rettificazione morale che reinsegni agli uomini ad amare, a sacrificarsi, a vivere, a lottare per Valori superiori e immateriali”.

E infine si aggiungeLa nostra prima preoccupazione, quindi, non è quella di ideare nuovi programmi politici o proporre soluzioni economicistiche, ma quella di costruire uomini nuovi, lontani dall’egoismo e dall’individualismo, animati invece da spirito di servizio, amore per la terra dei Padri, rispetto per la Natura, fiducia nel futuro e senso del sacrificio, senza il quale è impossibile portare all’esterno, con orgoglio, le nostre idee e il nostro stile di vita”. Uhm…

Per chi ha avuto la fortuna (quando ancora si usava) di aprire un buon saggio di storia contemporanea, quest’ultimo paragrafo non può non richiamare alla memoria la pubblicistica d’epoca fascista che teorizzava l’Uomo Nuovo del Regime, intriso di conformismo e di una tale fede nei confronti dello Stato da accettare di esserne subordinato. Insomma, basta davvero poco a togliere di mezzo quella somma rottura di scatole che sono i diritti civili individuali.

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La locandina dell'evento, poi annullato, è stata cancellata dal sito

Il convegno di estrema destra a Milano

Spiegato con chi avremmo avuto a che fare, vediamo quale sarebbe stato il contenuto del convegno: nel titolo si parla di “tipo contemporaneo”, “transumanismo” e “propaganda LGBT”.

Partiamo dal primo concetto, sul quale dobbiamo un poco improvvisare: nel dibattito filosofico di questi anni, con questa formula si intende l’uomo che oggi deve fronteggiare il veloce progresso della scienza e della tecnologia, spesso arrancando e vivendo di insicurezze. Un uomo fragile e facilmente condizionabile, a quanto pare.

Veniamo poi a “transumanismo” (cito banalmente da Wikipedia): “è un movimento culturale che sostiene l'uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive e migliorare quegli aspetti della condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia e l'invecchiamento, in vista anche di una possibile trasformazione post umana”.

La sensazione è che le fragilità e le insicurezze dell’uomo contemporaneo non possano che aumentareDulcis in fundo, poteva mancare la terribile propaganda LGBT?

Già, ma chi la paventa e la aborre in cosa la identifica, come la percepisce?

A giudicare da chi l’ha messa fuori legge (Russia di Putin, con legge del 2013, ma rafforzata nella sua applicazione nel 2022, in piena guerra russo-ucraina) si tratterebbe di reagire ad attacchi subdoli, malevoli e soprattutto coordinati (manco stessimo parlando di hacker) e di proteggere i minori dall’essere esposti alla omonormatività (traduciamo: “idea che presenta l'omosessualità come una questione normale nella società) con l'argomentazione che essa contraddice i valori tradizionali della famiglia.

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Per i partiti conservatori, non solo in Italia, l'omosessualità andrebbe messa fuori legge perché contraddice i valori tradizionali della famiglia.

Il nemico nella propaganda Lgbt

Nella sua versione iniziale, ad esempio, la legge russa “contro la propaganda LGBT” rendeva un reato punibile con delle ammende il favorire la "promozione dei rapporti affettivi e sessuali non tradizionali"Oggi, col suo inasprimento, è vietata qualunque forma di rappresentazione pubblica di identità diverse da quelle eterosessuali e ciò ha comportato la scomparsa di spot pubblicitari, film, serie TV, immagini sulla stampa di carattere queer.

Giusto per non farsi mancare nulla, nel novembre scorso la Corte Suprema russa, con un’udienza a porte chiuse e senza contraddittorio, ha approvato l’inserimento del movimento internazionale LGBT (qualunque cosa esso sia, perché non è poi così chiaro) nell’elenco delle organizzazioni estremiste e quindi illegali sul suolo della patria.

Gli invitati: Pillon in prima linea, Foa e Romeo battono la ritirata

A pelle verrebbe da dire che questa fantomatica “Spectre del gender” sia il vero spauracchio anche degli organizzatori (e degli invitati) all’incontro di Milano. Quindi, non deve stupire la presenza annunciata di Simone Pillon, avvocato cassazionista, fondatore del Popolo della Famiglia ed ex senatore della Lega di Matteo Salvini.

Attesi insieme a lui: Marcello Foa, ex presidente della RAI in quota Lega, attuale conduttore di Radio Uno e noto per (volontari? Involontari?) scivoloni tra fake news e complottismi; il banchiere cattolico, ex presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi ossessionato dalla crisi del mondo occidentale e dalla decadenza della Chiesa cattolica, secondo lui troppo progressista (per chi non lo ricordasse, con altri 61 firmatari di una lettera aperta ha accusato Papa Francesco di ben 7 eresie!)

Chiudeva la fila l’onorevole Massimiliano Romeo, capogruppo alla Camera della Lega.

Dispiace che, proprio mentre cercavo affannosamente un accredito per partecipare all’evento, mi sono accorto che la locandina dell’evento è improvvisamente scomparsa del sito di Lealtà Azione. Questo mentre il deputato Romeo annunciava ai media che avrebbe rinunciato a presenziare al convegno.

E poco dopo l’ha seguito a ruota Marcello Foa, che ha comunicato sui social di aver “deciso di non partecipare” dopo aver scoperto i collegamenti tra l'associazione e il movimento politico di cui, dice, non conosceva neppure l'esistenza. La conosceva, invece, il collega Pillon, come dimostra la sua partecipazione ad eventi passati.

 

E infatti rimaneva al suo posto il soldato Pillon, come un proverbiale giapponese sull’isola del pacifico, a cui nessuno ha comunicato che la guerra è finita. Lo hanno tolto dall’imbarazzo i caritatevoli neofascisti di Lealtà Azione, che hanno annullato il convegno.

Spiace, ero davvero convinto che mi sarei divertito. Sarà per la prossima volta.