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Home » Politica » In 19 Stati democratici USA proposte misure per tutelare i giovani transgender

In 19 Stati democratici USA proposte misure per tutelare i giovani transgender

Sul modello della California altri legislatori stanno studiando azioni che permettano di contrastare le norme repressive adottate dai conservatori. Weiner: "Costruiamo un muro arcobaleno per proteggere la comunità Lgbtq"

Marianna Grazi
12 Maggio 2022
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Il senatore californiano Scott Wiener, l’LGBTQ Victory Institute, Equality California e Planned Parenthood Affiliates of California hanno annunciato martedì 3 maggio l’introduzione a livello nazionale di una legge che prevede la tutela dei minori trans in 19 Stati. Questo sforzo coordinato nasce in risposta alle recenti azioni intraprese dagli Stati conservatori, come l’Alabama e il Texas, dove ad esempio il governatore Gregg Abbott ha dato ordine alle autorità statali di prendere in considerazione l’affidamento di bambini transgender, anche se un giudice ha temporaneamente bloccato tali indagini. Altri hanno approvato misure che vietano ai giovani transgender trattamenti sanitari che consentano loro di affermare il proprio genere.

Per contrastare questo tipo di iniziative, oltre a Wiener in California, anche i parlamentari dello stato di New York e del Minnesota hanno presentato misure per la salvaguardia dei diritti trans. Su questi modelli, 21 legislatori pro Lgbtq+ in rappresentanza di altri 16 Stati si sono impegnati pubblicamente a presentare proposte di legge per garantire uno spazio protetto per i minori transgender e le loro famiglie in Colorado, Connecticut, Florida, Georgia, Illinois, Kansas, Kentucky, Maine, Michigan, New Hampshire, New Mexico, Oregon, Rhode Island, Vermont, Washington e West Virginia.

legislatori democratici Usa pro-LGBTQ
Sono 19 gli Stati USA i cui legislatori democratici si sono impegnati a promuovere leggi per la sicurezza dei minori trans e delle loro famiglie

La legge in California

Nella proposta di legge della California, sostenuta dal governatore, si respinge qualsiasi sentenza di tribunali extra-statali che miri a sottrarre i bambini alla custodia dei genitori perché questi hanno acconsentito all’assistenza sanitaria per l’affermazione del loro genere. Inoltre, i mandati di arresto che si basano sulla presunta violazione di una legge di un altro Stato, dove è vietato ricevere tali cure, avrebbero priorità più bassa per le forze dell’ordine californiane. “Siamo stanchi di giocare in difesa contro quello che fanno questi Stati rossi (il colore dei repubblicani, ndr) – ha detto il governatore Wiener in un’intervista –. Passeremo all’attacco, proteggeremo i bambini LGBQT e le loro famiglie e costruiremo un muro arcobaleno per proteggere la nostra comunità”. E così è stato, almeno in California, sul cui esempio stanno ora lavorando gli altri governi federali democratici. “Lo diciamo chiaramente: non permetteremo che i bambini trans vengano sminuiti, usati come pedine politiche, separati dalle loro famiglie o che venga loro negata l’assistenza sanitaria per le cure di genere – ha aggiunto il californiano –. Non permetteremo che i loro genitori siano criminalizzati o che i figli vengano portati via. Questo sforzo legislativo, primo nel suo genere, invia un chiaro messaggio sia alla nostra comunità sia a coloro che la stanno attaccando: Siamo tutti coinvolti in questa situazione e siamo pronti a combattere”. Secondo Wiener è spregevole che una famiglia debba prendere in considerazione l’idea di trasferirsi in un altro Stato per proteggere un figlio, ma se ciò dovesse accadere, spera che il maggior numero possibile di quelli americani li accolga.

Annise Parker: “È la nostra occasione”

Annise Parker
Annise Parker (a destra) con la moglie. La presidente dell’LGBTQ Victory Institute è stata per 6 anni sindaca di Huston, prima donna apertamente lesbica alla guida di una grande città americana

Annise Parker, presidente e amministratrice delegata del Victory Institute, ha riconosciuto che la legislazione probabilmente non verrà approvata in alcuni Stati, ma ha ribadito che è giunto il momento di opporsi all’ondata di proposte di legge che prendono di mira la comunità LGBTQ. “Questa è la nostra opportunità di guidare il dibattito e la riflessione, e di invitare i nostri alleati a farsi avanti in modo proattivo invece di lasciarsi prendere di mira”, ha dichiarato Parker, che è stata la prima sindaca apertamente Lgbtq di una grande città americana quando ha guidato Houston per sei anni. “Ci piacerebbe vedere queste proposte di legge negli Stati in cui ci sono governi più progressisti – ha aggiunto –. Ma pensiamo anche che sia importante che i bambini trans e le loro famiglie vedano e sentano i legislatori della nostra comunità alzarsi in piedi e difenderli”.

I rappresentanti degli Stati democratici

Il senatore del Minnesota Scott Dibble
Il senatore del Minnesota Scott Dibble è apertamente gay, sposato, ed è stato vittima di revenge porn da un uomo con cui aveva avuto una precedente relazione

“Questa è una legislazione importante per ogni Stato, che aiuta a contrastare le politiche anti-transgender. Dobbiamo combattere le odiose leggi discriminatorie con ogni strumento a nostra disposizione. Quanto più loro scendono in basso, tanto più noi dobbiamo salire in alto”, ha dichiarato Brianna Titone, rappresentante del Colorado. Le fa eco il senatore Shevrin Jones, della Florida, uno stato repubblicano recentemente salito alla ribalta per le posizioni e le leggi sul tema Lgbtq: “Dalle nostre legislature statali al Congresso, ci opponiamo a queste leggi che cercano di cancellare la storia della comunità Lgbtq. Questi cosiddetti ‘leader’ devono capire che quando si colpisce uno di noi, si colpiscono tutti noi, e noi non ci tireremo indietro”. “I politici di tutto il Paese stanno giocando con la vita delle persone – attacca un senatore del Minnesota, Scott Dibble – e stanno criminalizzando il diritto fondamentale dei giovani trans e delle loro famiglie di richiedere assistenza sanitaria per l’affermazione del proprio genere. Sebbene non possiamo impedire che queste leggi spregevoli vengano promulgate in altri Stati – aggiunge – possiamo assicurarci che questi giovani e le loro famiglie ricevano le cure di cui hanno bisogno in Minnesota, senza timore o odio”. “È chiaro che i politici stanno usando le persone trans, vulnerabili, per fomentare la paura e l’odio e vincere le elezioni – sostiene infine Marko Liias, senatore dello Stato di Washington, riferendosi al voto di Mid-Term previsto a novembre –. Non permetteremo che le nostre leggi statali vengano strumentalizzate per servire la loro agenda politica. Mi auguro che questo Stato si unisca alla coalizione di governi che si battono per i diritti e la dignità delle persone trans”, ha concluso Liias.

 

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  • Nino Gennaro cresce in un paese complesso, difficile, famigerato per essere stato il regno del boss Liggio, impegnandosi attivamente in politica; nel 1975 è infatti responsabile dell’organizzazione della prima Festa della Donna, figura tra gli animatori del circolo Placido Rizzotto, presto chiuso e, sempre più emarginato dalla collettività, si trova poi coinvolto direttamente nel caso di una sua amica, percossa dal padre perché lo frequentava e che sporse denuncia contro il genitore, fatto che ebbe grande risonanza sui media. Con lei si trasferì poi a Palermo e qui comincia la sua attività pubblica come scrittore; si tratta di una creatività onnivora, che si confronta in diretta con la cronaca, lasciando però spazio alla definizione di mitologie del corpo e del desiderio, in una dimensione che vuole comunque sempre essere civile, di testimonianza.

Nel 1980 a Palermo si avviano le attività del suo gruppo teatrale “Teatro Madre”, che sceglie una dimensione urbana, andando in scena nei luoghi più diversi e spesso con attori non professionisti (i testi si intitolano “Bocca viziosa”, “La faccia è erotica”, “Il tardo mafioso Impero”), all’inseguimento di un cortocircuito scena/vita. Già il logo della compagnia colpisce l’attenzione: un cuore trafitto da una svastica, che vuole alludere alla pesantezza dei legami familiari, delle tradizioni vissute come gabbia. Le sue attività si inscrivono, quindi, in uno dei periodi più complessi della storia della città siciliana, quando una sequenza di delitti efferati ne sconvolge la quotidianità e Gennaro non è mai venuto meno al suo impegno, fondando nel 1986 il Comitato Cittadino di Informazione e Partecipazione e legandosi al gruppo che gestiva il centro sociale San Saverio, dedicandosi quindi a numerosi progetti sociali fino alla morte per Aids nel 1995.

La sua drammaturgia si alimenta di una poetica del frammento, del remix, con brani che spesso vengono montati in modo diverso rispetto alla loro prima stesura.

Luca Scarlini ✍

#lucenews #lucelanazione #ninogennaro #queer
  • -6 a Sanremo 2023!

Questo Festival ha però un sapore dolceamaro per l
  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

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  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

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Il senatore californiano Scott Wiener, l'LGBTQ Victory Institute, Equality California e Planned Parenthood Affiliates of California hanno annunciato martedì 3 maggio l'introduzione a livello nazionale di una legge che prevede la tutela dei minori trans in 19 Stati. Questo sforzo coordinato nasce in risposta alle recenti azioni intraprese dagli Stati conservatori, come l'Alabama e il Texas, dove ad esempio il governatore Gregg Abbott ha dato ordine alle autorità statali di prendere in considerazione l'affidamento di bambini transgender, anche se un giudice ha temporaneamente bloccato tali indagini. Altri hanno approvato misure che vietano ai giovani transgender trattamenti sanitari che consentano loro di affermare il proprio genere. Per contrastare questo tipo di iniziative, oltre a Wiener in California, anche i parlamentari dello stato di New York e del Minnesota hanno presentato misure per la salvaguardia dei diritti trans. Su questi modelli, 21 legislatori pro Lgbtq+ in rappresentanza di altri 16 Stati si sono impegnati pubblicamente a presentare proposte di legge per garantire uno spazio protetto per i minori transgender e le loro famiglie in Colorado, Connecticut, Florida, Georgia, Illinois, Kansas, Kentucky, Maine, Michigan, New Hampshire, New Mexico, Oregon, Rhode Island, Vermont, Washington e West Virginia.
legislatori democratici Usa pro-LGBTQ
Sono 19 gli Stati USA i cui legislatori democratici si sono impegnati a promuovere leggi per la sicurezza dei minori trans e delle loro famiglie

La legge in California

Nella proposta di legge della California, sostenuta dal governatore, si respinge qualsiasi sentenza di tribunali extra-statali che miri a sottrarre i bambini alla custodia dei genitori perché questi hanno acconsentito all'assistenza sanitaria per l'affermazione del loro genere. Inoltre, i mandati di arresto che si basano sulla presunta violazione di una legge di un altro Stato, dove è vietato ricevere tali cure, avrebbero priorità più bassa per le forze dell'ordine californiane. "Siamo stanchi di giocare in difesa contro quello che fanno questi Stati rossi (il colore dei repubblicani, ndr) – ha detto il governatore Wiener in un'intervista –. Passeremo all'attacco, proteggeremo i bambini LGBQT e le loro famiglie e costruiremo un muro arcobaleno per proteggere la nostra comunità". E così è stato, almeno in California, sul cui esempio stanno ora lavorando gli altri governi federali democratici. "Lo diciamo chiaramente: non permetteremo che i bambini trans vengano sminuiti, usati come pedine politiche, separati dalle loro famiglie o che venga loro negata l'assistenza sanitaria per le cure di genere – ha aggiunto il californiano –. Non permetteremo che i loro genitori siano criminalizzati o che i figli vengano portati via. Questo sforzo legislativo, primo nel suo genere, invia un chiaro messaggio sia alla nostra comunità sia a coloro che la stanno attaccando: Siamo tutti coinvolti in questa situazione e siamo pronti a combattere". Secondo Wiener è spregevole che una famiglia debba prendere in considerazione l'idea di trasferirsi in un altro Stato per proteggere un figlio, ma se ciò dovesse accadere, spera che il maggior numero possibile di quelli americani li accolga.

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Annise Parker
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Annise Parker, presidente e amministratrice delegata del Victory Institute, ha riconosciuto che la legislazione probabilmente non verrà approvata in alcuni Stati, ma ha ribadito che è giunto il momento di opporsi all'ondata di proposte di legge che prendono di mira la comunità LGBTQ. "Questa è la nostra opportunità di guidare il dibattito e la riflessione, e di invitare i nostri alleati a farsi avanti in modo proattivo invece di lasciarsi prendere di mira", ha dichiarato Parker, che è stata la prima sindaca apertamente Lgbtq di una grande città americana quando ha guidato Houston per sei anni. "Ci piacerebbe vedere queste proposte di legge negli Stati in cui ci sono governi più progressisti – ha aggiunto –. Ma pensiamo anche che sia importante che i bambini trans e le loro famiglie vedano e sentano i legislatori della nostra comunità alzarsi in piedi e difenderli".

I rappresentanti degli Stati democratici

Il senatore del Minnesota Scott Dibble
Il senatore del Minnesota Scott Dibble è apertamente gay, sposato, ed è stato vittima di revenge porn da un uomo con cui aveva avuto una precedente relazione
"Questa è una legislazione importante per ogni Stato, che aiuta a contrastare le politiche anti-transgender. Dobbiamo combattere le odiose leggi discriminatorie con ogni strumento a nostra disposizione. Quanto più loro scendono in basso, tanto più noi dobbiamo salire in alto", ha dichiarato Brianna Titone, rappresentante del Colorado. Le fa eco il senatore Shevrin Jones, della Florida, uno stato repubblicano recentemente salito alla ribalta per le posizioni e le leggi sul tema Lgbtq: "Dalle nostre legislature statali al Congresso, ci opponiamo a queste leggi che cercano di cancellare la storia della comunità Lgbtq. Questi cosiddetti 'leader' devono capire che quando si colpisce uno di noi, si colpiscono tutti noi, e noi non ci tireremo indietro". "I politici di tutto il Paese stanno giocando con la vita delle persone – attacca un senatore del Minnesota, Scott Dibble – e stanno criminalizzando il diritto fondamentale dei giovani trans e delle loro famiglie di richiedere assistenza sanitaria per l'affermazione del proprio genere. Sebbene non possiamo impedire che queste leggi spregevoli vengano promulgate in altri Stati – aggiunge – possiamo assicurarci che questi giovani e le loro famiglie ricevano le cure di cui hanno bisogno in Minnesota, senza timore o odio". "È chiaro che i politici stanno usando le persone trans, vulnerabili, per fomentare la paura e l'odio e vincere le elezioni – sostiene infine Marko Liias, senatore dello Stato di Washington, riferendosi al voto di Mid-Term previsto a novembre –. Non permetteremo che le nostre leggi statali vengano strumentalizzate per servire la loro agenda politica. Mi auguro che questo Stato si unisca alla coalizione di governi che si battono per i diritti e la dignità delle persone trans", ha concluso Liias.  
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