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Global Inclusion verso "L'orizzonte dell'equità". Tra i partecipanti anche il Chiosco Paradiso

di MARIANNA GRAZI -
28 settembre 2021
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Negli ultimi anni in Italia moltissime aziende hanno iniziato ad affrontare il tema dell'inclusione, ovvero della capacità di creare un contesto in cui le differenze vengono accolte per valorizzare i talenti, i contributi e le idee di tutti. Perché in un mondo sempre più globalizzato la gestione delle diversità non è solo un argomento di sostenibilità o di pari opportunità, ma anche un tema strategico per le imprese. Da questi presupposti anche quest'anno si è svolto l'evento di Global Inclusion, inteso a mobilitare le imprese, le associazioni del terzo settore e le università italiane in un programma di promozione culturale per la piena realizzazione dei principi dell’art. 3 della nostra Costituzione. L’iniziativa, diventata più che un singolo evento una vera e propria stagione di appuntamenti che si concluderanno il 29 novembre, è stata realizzata e promossa dal 2019 dal Comitato Global Inclusion – art. 3 e da AIDP (Associazione italiana direzione del personale), da quest'anno con l'importante contributo anche del Sole 24Ore. Il tema scelto per il 2021 è "L’orizzonte dell’equità": dall'interscambio generazionale all'alleanza tra donne e uomini ai nessi tra inclusione e innovazione. Mercoledì 15 settembre, a Civitavecchia, si è svolta in diretta streaming mondiale (sul sito del quotidiano Il Sole 24Ore) la presentazione della terza stagione di Global Inlclusion, articolata in workshop verticali, laboratori di intelligenza collettiva, inclusion-thon, iniziative editoriali, una staffetta con 130 imprese italiane per la mobilitazione di 600.000 persone e un evento finale. Alla serata inaugurale, a cui hanno partecipato i membri del comitato, partner, sponsor e autorità (come la ministra per le pari opportunità e della famiglia Elena Bonetti) erano presenti anche imprenditori e responsabili di importanti realtà italiane impegnate nell'attività di inclusione lavorativa. Tra questi anche Andrea Manetti, ideatore (e sognatore, come si definisce lui) del Chiosco Caffè Paradiso di Montevarchi (Ar), che qualche mese fa ci aveva raccontato la sua storia su Luce!. Temi portanti della serata e delle testimonianze erano appunto equità e inclusione sociale, "e io ho partecipato portando la mia esperienza di vita e soprattutto da imprenditore nel progetto del Chiosco Paradiso, un progetto che è stato accolto con grande affetto e partecipazione dalla città di Montevarchi e da tutti Valdarnesi", ci spiega l'imprenditore. "Emozionato come sempre, sono riuscito a raccontare con passione e entusiasmo il lavoro nell’inclusione sociale e far capire a tanti colleghi imprenditori che il business del domani passa inevitabilmente sui binari dell’ambiente e dell'inclusività – racconta Manetti, felice di aver potuto portare in una platea così importante la sua esperienza – Ho parlato di come vorrei i bar del futuro, ho parlato del corso barman riservato a persone con disabilità e del progetto più bello il nuovissimo Chiosco Paradiso, unico esempio in Italia di sinergia tra un'associazione odv di famiglie con figli diversamente abili e un azienda privata ed infine ho parlato di umanità, una parola fin troppo usata e mai applicata nel suo vero principio. Ritornare ad essere umani e aiutarci gli uni con gli altri", conclude.

Qui il video del suo intervento