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Home » HP Trio » Regno Unito, Kevin Spacey accusato di violenza sessuale: questa volta su tre uomini

Regno Unito, Kevin Spacey accusato di violenza sessuale: questa volta su tre uomini

Dopo lo scandalo che lo ha travolto già nell'ottobre del 2017, con il movimento #MeToo (che ha svelato violenze anche in ambito omosessuale) e la prima denuncia di Anthony Rapp a cui sono seguite quelle di un’altra ventina di persone, il due volte premio Oscar torna nell'occhio del ciclone della giustizia

Marianna Grazi
27 Maggio 2022
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Nuovi guai per Kevin Spacey. L’attore e produttore cinematografico statunitense con cittadinanza britannica, 62 anni, è stato accusato in Gran Bretagna per aver commesso quattro violenze sessuali nei confronti di tre uomini.

Kevin Spacey è stato travolto dalle accuse di molestie sessuali già nel 2017, che hanno avuto pesanti ripercussioni sulla sua carriera

A darne notizia è stato il Crown Prosecution Service, che nel comunicato diffuso scrive che Spacey “è stato anche accusato di aver indotto una persona a impegnarsi in attività sessuali con penetrazione senza consenso”. “Il Crown Prosecution Service ricorda a tutti gli interessati che i procedimenti penali contro il signor Spacey sono attivi e che ha diritto a un processo equo”, afferma Rosemary Ainslie, a capo della Special Crime Division presso la Procura della Corona in Inghilterra e Galles.

Le nuove accuse

Le nuove imputazioni contro il due volte premio Oscar (nel 1996 miglior attore non protagonista per I soliti sospetti e nel 2000 miglior attore protagonista per American Beauty) sono scaturite da una revisione delle prove raccolte da Scotland Yard, la famosa Polizia metropolitana inglese, nel corso delle sue indagini su episodi risalenti a diversi anni fa (tra i 17 e i 9). In particolare le accuse sono riconducibili al periodo in cui il divo di House of Cards era direttore artistico del teatro Old Vic di Londra, dal 2004 al 2015: le prime due aggressioni sessuali sarebbero avvenute nei confronti dello stesso uomo, a Londra, nel marzo del 2005; la terza sempre nella capitale nell’agosto del 2008 e l’ultima riguarderebbe un terzo uomo nel Gloucestershire, abusato nel 2013. Le tre persone che lo accusano, i cui nomi non sono stati resi pubblici, hanno ora tra i 30 e i 40 anni. Kevin Spacey dovrà quindi comparire alla sbarra, ma non è stato ancora deciso quando anche perché l’attore al momento non si trova né in Inghilterra né in Galles e di conseguenza le accuse non possono essere formalizzate. Se il 62enne non dovesse tornare in uno dei due paesi, il CPS potrà decidere di chiedere l’estradizione.

Kevin Spacey, 62 anni, attore e regista, dopo lo scandalo che lo ha travolto nel 2017 per le accuse di violenza sessuale è stato licenziato in tronco dalla serie House Of Cards, il ‘suo’ piccolo capolavoro Netflix

Lo scandalo del 2017

Kevin Spacey è da anni al centro di accuse di molestie anche negli Stati Uniti. L’attore e produttore cinematografico, vincitore di due premi Oscar, due BAFTA, quattro Screen Actors Guild e un Golden Globe, 5 anni fa è stato travolto dallo scandalo che al centro di accuse di molestie che, tra le altre cose, ha gravemente compromesso la sua carriera. Abusi sessuale e comportamenti predatori nei confronti di uomini compongono il puzzle dell’ampia vicenda che lo riguarda, e che si è snodata fra Usa e Gran Bretagna dall’ottobre 2017, a partire dalle denunce del movimento #MeToo sugli abusi a Hollywood. Il primo a puntare il dito contro Spacey è stato l’attore Anthony Rapp, che disse di essere stato molestato nel 1986 quando aveva appena 14 anni e Kevin 26 e quasi costrinse il divo a fare un ‘rumorosissimo’ coming out, dopo anni di smentite. Poi si sono fatti avanti almeno un’altra ventina di uomini. Licenziato in tronco dal suo piccolo capolavoro, la serie House of Cards, prima produzione originale di Netflix di enorme successo di critica e pubblico, Spacey è stato poi letteralmente cancellato da Ridley Scott nella produzione di Tutti gli uomini del mondo.

L’attore, che dopo le prime accuse aveva deciso di interrompere tutte le sue attività nel mondo dello spettacolo per farsi curare dalla dipendenza da sesso, nel 2019 ha fatto ritorno in pubblico, dopo mesi di silenzio mediatico. Condannato a pagare un risarcimento milionario per la chiusura della produzione di HOC, gran parte delle imputazioni nei suoi confronti erano state archiviate. Poi, come in un film o in una serie che si rispetti, ecco il nuovo colpo di scena con le accuse di violenza sessuale mosse dal Crown Prosecution Service. E chissà se, in questa occasione, ci sarà un lieto fine: di sicuro non per Kevin Spacey, ma speriamo almeno per le sue vittime.

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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Nuovi guai per Kevin Spacey. L'attore e produttore cinematografico statunitense con cittadinanza britannica, 62 anni, è stato accusato in Gran Bretagna per aver commesso quattro violenze sessuali nei confronti di tre uomini.
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Kevin Spacey è da anni al centro di accuse di molestie anche negli Stati Uniti. L'attore e produttore cinematografico, vincitore di due premi Oscar, due BAFTA, quattro Screen Actors Guild e un Golden Globe, 5 anni fa è stato travolto dallo scandalo che al centro di accuse di molestie che, tra le altre cose, ha gravemente compromesso la sua carriera. Abusi sessuale e comportamenti predatori nei confronti di uomini compongono il puzzle dell'ampia vicenda che lo riguarda, e che si è snodata fra Usa e Gran Bretagna dall’ottobre 2017, a partire dalle denunce del movimento #MeToo sugli abusi a Hollywood. Il primo a puntare il dito contro Spacey è stato l’attore Anthony Rapp, che disse di essere stato molestato nel 1986 quando aveva appena 14 anni e Kevin 26 e quasi costrinse il divo a fare un 'rumorosissimo' coming out, dopo anni di smentite. Poi si sono fatti avanti almeno un'altra ventina di uomini. Licenziato in tronco dal suo piccolo capolavoro, la serie House of Cards, prima produzione originale di Netflix di enorme successo di critica e pubblico, Spacey è stato poi letteralmente cancellato da Ridley Scott nella produzione di Tutti gli uomini del mondo. L'attore, che dopo le prime accuse aveva deciso di interrompere tutte le sue attività nel mondo dello spettacolo per farsi curare dalla dipendenza da sesso, nel 2019 ha fatto ritorno in pubblico, dopo mesi di silenzio mediatico. Condannato a pagare un risarcimento milionario per la chiusura della produzione di HOC, gran parte delle imputazioni nei suoi confronti erano state archiviate. Poi, come in un film o in una serie che si rispetti, ecco il nuovo colpo di scena con le accuse di violenza sessuale mosse dal Crown Prosecution Service. E chissà se, in questa occasione, ci sarà un lieto fine: di sicuro non per Kevin Spacey, ma speriamo almeno per le sue vittime.
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