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Home » HP Trio » “Love Fiercely”: il motto di Chiara Ferragni diventa una campagna per l’amore senza barriere

“Love Fiercely”: il motto di Chiara Ferragni diventa una campagna per l’amore senza barriere

L'obiettivo dell'iniziativa lanciata dall'imprenditrice digitale è lanciare un messaggio di sensibilizzazione verso le tematiche della comunità Lgbtq+ ma anche aiutare concretamente Arcigay Milano con delle donazioni per i progetti nelle scuole

Marianna Grazi
14 Febbraio 2022
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Chiara Ferragni, imprenditrice digitale e influencer, su Instagram ha oltre 26milioni di followers

“Ho a lungo pensato a cosa scrivere e come scriverlo per non essere fraintesa e non permettere di strumentalizzare il messaggio di amore in cui credo da sempre e con cui oggi voglio fare un passo ulteriore, personale e concreto. Love Fiercely per me non è solo il motto del mio percorso di essere umano, ma un credo da condividere con tutti e un ideale per il quale battersi”. L’imprenditrice digitale Chiara Ferragni lancia una campagna pubblicitaria in favore dell’amore senza barriere né distinzioni. Il nome, nemmeno a dirlo, è quel motto che da sempre la accompagna, #LoveFiercely, che da frase preferita diventa qualcosa di più, un ideale in cui credere e far credere, in cui l’influencer milanese da oltre 26 milioni di followers scommette mettendoci letteralmente la faccia.

Il video di lancio

Attraverso un video postato congiuntamente sul suo profilo Instagram personale e su quello della sua azienda, Chiara Ferragni Brand, la 34enne spiega il suo nuovo progetto. Love Fiercely sarà una campagna a tutti gli effetti, ma a differenza di quello a cui ci ha abituati non ha l’obiettivo di vendere un prodotto, ma quello di veicolare un messaggio importantissimo: “Amare con fierezza, amare come vuoi e chi vuoi è il significato di tutto quello che ha spinto le mie scelte, sempre, tutto quello in cui ho sempre creduto, tutto quello che oggi mi permette di essere la persona innamorata delle della mia vita e di chi la popola“. Nelle immagini che scorrono l’imprenditrice racconta la nascita dell’iniziativa, che vuole porsi come supporto concreto ad un’importante realtà, CIG Arcigay di Milano (@cigarcigaymilano) alla quale ha voluto anche fare una donazione personale.

 

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Un post condiviso da Chiara Ferragni ✨ (@chiaraferragni)

Da dove nasce Love Fiercely

Intervistata da Paolo Armelli la Ferragni parte dal racconto di come quelle due semplici parole siano diventate il motore della sua vita e della sua straordinaria attività: “È da sempre uno dei miei motti, da quando ero a Los Angeles e avevo trovato questo bigliettino in una casa in cui ero stata, in un Airbnb. E da lì è diventato un po’ il mio motto di vita, c’era anche un’altra frase ma finiva con ‘Love Fiercely’ e ho detto ‘cavolo che bella frase’. Veramente il modo in cui io voglio amare sempre, in cui penso di averlo sempre fatto e in cui voglio continuare a farlo per tutta la vita. Quindi amare con orgoglio, amare in modo fiero e amare senza nessun tipo di barriera“.

Chiara Ferragni è sposata con Federico Lucia, in arte Fedez, dal 1° settembre 2018

Amare in maniera libera

Chiara Ferragni, il marito Fedez e i figli Leone e Vittoria

Alla domanda se Chiara Ferragni abbia davvero, nella sua vita, amato in maniera libera lei risponde senza esitazioni: “Sì io ho amato sempre liberamente ed è stato bellissimo”. Accanto al video, con un lungo post, la 34enne sposata con il cantante e rapper Fedez e mamma di due meravigliosi bambini, Leone di 3 anni e Vittoria che a marzo ne compirà uno, fornisce ulteriori dettagli sulla campagna pubblicitaria #LoveFiercely “che ho voluto in supporto ad @cigarcigaymilano“, scrive, e aggiunge: “Oggi voglio dire a tutti di amare se stessi prima di tutto, perché solo così ci si sente liberi di amare come e chi si vuole”. Il suo segreto, spiega, è stato vivere tutte le esperienze della vita, qualsiasi cosa con orgoglio, sentendosi assolutamente libera, “essendo al 100% me”. Per questo si augura che tutte le persone possano vivere a pieno l’esperienza dell’amore, senza vergognarsi di chi si è o di chi si ama. “Io nella mia vita l’ho fatto, ho amato indipendentemente dal genere, senza farmi costringere dalle etichette che gli altri volevano darmi”, spiega Chiara Ferragni, che oltre a raccontare la sua storia vuole dare spazio anche a quelle di altre tre coppie di persone, “che stimo e spero possano essere di esempio per tutti, perché amare in maniera pura è sempre la scelta più giusta che ognuno di noi può fare”. Al suo fianco ci sono infatti Loredane Tshilombo (@loredane_tshilombo) e Sara La Pignola (@saralapignola), Nicolò Cerioni (@nickcerioni) e Leandro Manuel Emede (@leandroemede), Francesco Cicconetti (@mehths) e Chiara Pieri (@chiarapierii).

Un aiuto concreto

L’influencer ha voluto fare anche una donazione personale ad Arcigay Milano, oltre a supportarne i progetti nelle scuole

Una campagna che nasce per dare una mano alla comunità Lgbtq+, un modo per sensibilizzare la comunità verso una tematica importantissima, ma non solo. “Voglio anche fare qualcosa di concreto – spiega Chiara Ferragni –. Infatti abbiamo sovvenzionato una cifra che andrà ad ampliare questo progetto Scuola di Arcigay Milano, in cui si farà sensibilizzazione in tante scuole di Milano e provincia verso temi di diversità, verso temi di bullismo, cercando di sensibilizzare sempre di più anche un pubblico molto giovane che è quello delle scuole medie e superiori che secondo ha bisogno di questo tipo di educazione”. All’iniziativa si affianca infatti una donazione personale da parte dell’influencer. “E poi vogliamo parlare sempre di più di storie d’amore di persone che io seguo anche sui social, che conosco e mi piacciono, mi emozionano e spero emozionino anche il pubblico. Perché è bellissimo, non c’è niente di più bello che condividere il proprio amore e di creare qualcosa di positivo”. Esempi tangibili di cosa voglia dire amare profondamente, con forza d’animo pura, con orgoglio. E che sono uno spunto, un invito a condividere la propria vita di coppia: “Adesso è il tuo turno, raccontami la tua storia di amore fiero taggami e utilizza #LoveFiercely così io possa vederla”, conclude la Ferragni.

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Instagram

  • Nino Gennaro cresce in un paese complesso, difficile, famigerato per essere stato il regno del boss Liggio, impegnandosi attivamente in politica; nel 1975 è infatti responsabile dell’organizzazione della prima Festa della Donna, figura tra gli animatori del circolo Placido Rizzotto, presto chiuso e, sempre più emarginato dalla collettività, si trova poi coinvolto direttamente nel caso di una sua amica, percossa dal padre perché lo frequentava e che sporse denuncia contro il genitore, fatto che ebbe grande risonanza sui media. Con lei si trasferì poi a Palermo e qui comincia la sua attività pubblica come scrittore; si tratta di una creatività onnivora, che si confronta in diretta con la cronaca, lasciando però spazio alla definizione di mitologie del corpo e del desiderio, in una dimensione che vuole comunque sempre essere civile, di testimonianza.

Nel 1980 a Palermo si avviano le attività del suo gruppo teatrale “Teatro Madre”, che sceglie una dimensione urbana, andando in scena nei luoghi più diversi e spesso con attori non professionisti (i testi si intitolano “Bocca viziosa”, “La faccia è erotica”, “Il tardo mafioso Impero”), all’inseguimento di un cortocircuito scena/vita. Già il logo della compagnia colpisce l’attenzione: un cuore trafitto da una svastica, che vuole alludere alla pesantezza dei legami familiari, delle tradizioni vissute come gabbia. Le sue attività si inscrivono, quindi, in uno dei periodi più complessi della storia della città siciliana, quando una sequenza di delitti efferati ne sconvolge la quotidianità e Gennaro non è mai venuto meno al suo impegno, fondando nel 1986 il Comitato Cittadino di Informazione e Partecipazione e legandosi al gruppo che gestiva il centro sociale San Saverio, dedicandosi quindi a numerosi progetti sociali fino alla morte per Aids nel 1995.

La sua drammaturgia si alimenta di una poetica del frammento, del remix, con brani che spesso vengono montati in modo diverso rispetto alla loro prima stesura.

Luca Scarlini ✍

#lucenews #lucelanazione #ninogennaro #queer
  • -6 a Sanremo 2023!

Questo Festival ha però un sapore dolceamaro per l
  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
Chiara Ferragni, imprenditrice digitale e influencer, su Instagram ha oltre 26milioni di followers

"Ho a lungo pensato a cosa scrivere e come scriverlo per non essere fraintesa e non permettere di strumentalizzare il messaggio di amore in cui credo da sempre e con cui oggi voglio fare un passo ulteriore, personale e concreto. Love Fiercely per me non è solo il motto del mio percorso di essere umano, ma un credo da condividere con tutti e un ideale per il quale battersi". L'imprenditrice digitale Chiara Ferragni lancia una campagna pubblicitaria in favore dell’amore senza barriere né distinzioni. Il nome, nemmeno a dirlo, è quel motto che da sempre la accompagna, #LoveFiercely, che da frase preferita diventa qualcosa di più, un ideale in cui credere e far credere, in cui l'influencer milanese da oltre 26 milioni di followers scommette mettendoci letteralmente la faccia.

Il video di lancio

Attraverso un video postato congiuntamente sul suo profilo Instagram personale e su quello della sua azienda, Chiara Ferragni Brand, la 34enne spiega il suo nuovo progetto. Love Fiercely sarà una campagna a tutti gli effetti, ma a differenza di quello a cui ci ha abituati non ha l'obiettivo di vendere un prodotto, ma quello di veicolare un messaggio importantissimo: "Amare con fierezza, amare come vuoi e chi vuoi è il significato di tutto quello che ha spinto le mie scelte, sempre, tutto quello in cui ho sempre creduto, tutto quello che oggi mi permette di essere la persona innamorata delle della mia vita e di chi la popola". Nelle immagini che scorrono l'imprenditrice racconta la nascita dell'iniziativa, che vuole porsi come supporto concreto ad un'importante realtà, CIG Arcigay di Milano (@cigarcigaymilano) alla quale ha voluto anche fare una donazione personale.

 
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Un post condiviso da Chiara Ferragni ✨ (@chiaraferragni)

Da dove nasce Love Fiercely

Intervistata da Paolo Armelli la Ferragni parte dal racconto di come quelle due semplici parole siano diventate il motore della sua vita e della sua straordinaria attività: "È da sempre uno dei miei motti, da quando ero a Los Angeles e avevo trovato questo bigliettino in una casa in cui ero stata, in un Airbnb. E da lì è diventato un po' il mio motto di vita, c'era anche un'altra frase ma finiva con 'Love Fiercely' e ho detto 'cavolo che bella frase'. Veramente il modo in cui io voglio amare sempre, in cui penso di averlo sempre fatto e in cui voglio continuare a farlo per tutta la vita. Quindi amare con orgoglio, amare in modo fiero e amare senza nessun tipo di barriera".

Chiara Ferragni è sposata con Federico Lucia, in arte Fedez, dal 1° settembre 2018

Amare in maniera libera

Chiara Ferragni, il marito Fedez e i figli Leone e Vittoria
Alla domanda se Chiara Ferragni abbia davvero, nella sua vita, amato in maniera libera lei risponde senza esitazioni: "Sì io ho amato sempre liberamente ed è stato bellissimo". Accanto al video, con un lungo post, la 34enne sposata con il cantante e rapper Fedez e mamma di due meravigliosi bambini, Leone di 3 anni e Vittoria che a marzo ne compirà uno, fornisce ulteriori dettagli sulla campagna pubblicitaria #LoveFiercely "che ho voluto in supporto ad @cigarcigaymilano", scrive, e aggiunge: "Oggi voglio dire a tutti di amare se stessi prima di tutto, perché solo così ci si sente liberi di amare come e chi si vuole". Il suo segreto, spiega, è stato vivere tutte le esperienze della vita, qualsiasi cosa con orgoglio, sentendosi assolutamente libera, "essendo al 100% me". Per questo si augura che tutte le persone possano vivere a pieno l'esperienza dell'amore, senza vergognarsi di chi si è o di chi si ama. "Io nella mia vita l’ho fatto, ho amato indipendentemente dal genere, senza farmi costringere dalle etichette che gli altri volevano darmi", spiega Chiara Ferragni, che oltre a raccontare la sua storia vuole dare spazio anche a quelle di altre tre coppie di persone, "che stimo e spero possano essere di esempio per tutti, perché amare in maniera pura è sempre la scelta più giusta che ognuno di noi può fare". Al suo fianco ci sono infatti Loredane Tshilombo (@loredane_tshilombo) e Sara La Pignola (@saralapignola), Nicolò Cerioni (@nickcerioni) e Leandro Manuel Emede (@leandroemede), Francesco Cicconetti (@mehths) e Chiara Pieri (@chiarapierii).

Un aiuto concreto

L'influencer ha voluto fare anche una donazione personale ad Arcigay Milano, oltre a supportarne i progetti nelle scuole
Una campagna che nasce per dare una mano alla comunità Lgbtq+, un modo per sensibilizzare la comunità verso una tematica importantissima, ma non solo. "Voglio anche fare qualcosa di concreto – spiega Chiara Ferragni –. Infatti abbiamo sovvenzionato una cifra che andrà ad ampliare questo progetto Scuola di Arcigay Milano, in cui si farà sensibilizzazione in tante scuole di Milano e provincia verso temi di diversità, verso temi di bullismo, cercando di sensibilizzare sempre di più anche un pubblico molto giovane che è quello delle scuole medie e superiori che secondo ha bisogno di questo tipo di educazione". All'iniziativa si affianca infatti una donazione personale da parte dell'influencer. "E poi vogliamo parlare sempre di più di storie d'amore di persone che io seguo anche sui social, che conosco e mi piacciono, mi emozionano e spero emozionino anche il pubblico. Perché è bellissimo, non c'è niente di più bello che condividere il proprio amore e di creare qualcosa di positivo". Esempi tangibili di cosa voglia dire amare profondamente, con forza d'animo pura, con orgoglio. E che sono uno spunto, un invito a condividere la propria vita di coppia: "Adesso è il tuo turno, raccontami la tua storia di amore fiero taggami e utilizza #LoveFiercely così io possa vederla", conclude la Ferragni.

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