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Home » Scienze e culture » Un piccolo gesto e #seiunsupereroe: “Non gettate mozziconi a terra. Cambiamo abitudini, salviamo l’ambiente e la comunità”

Un piccolo gesto e #seiunsupereroe: “Non gettate mozziconi a terra. Cambiamo abitudini, salviamo l’ambiente e la comunità”

In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente a Firenze la campagna di Assomozziconi per sensibilizzare la popolazione contro un abitudine sbagliata che inquina il suolo e le acque e provoca gravi danni alla salute dell'uomo

Domenico Guarino
5 Giugno 2021
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Tredici trilioni di mozziconi. Tredici miliardi di miliardi di ‘cicche’ che ogni anno vanno ad inondare di sporcizia le nostre città, le nostre spiagge, i boschi, i mari, gli oceani. In pratica, ogni anno, con i mozziconi di sigaretta potremmo costruire una copia 1/1 del Monte Bianco in tutta la sua stazza. Numeri da capogiro per uno degli inquinanti più diffuso e meno calcolato al mondo, capace, come scrive l’Oms nel rapporto “Il tabacco e il suo impatto ambientale: una panoramica” stilato nel 2017, di rilasciare nell’ambiente qualcosa come oltre 7.000 sostanze chimiche velenose, compresi noti agenti cancerogeni per l’uomo.

La ricerca ha dimostrato che queste particelle dannose, che includono nicotina, arsenico e metalli pesanti, possono essere estremamente tossiche per gli organismi acquatici. Oltre alle ‘cicche’ ci sono altri elementi di scarto associati ai prodotti del tabacco, come i due milioni di tonnellate di carta, inchiostro, cellophane, pellicola e colla utilizzati negli imballaggi. Dunque i mozziconi di sigaretta che vengono gettati a terra, buttati fuori dai finestrini delle auto e abbandonati sulle spiagge con leggerezza, hanno effetti devastanti sui mari e sul suolo, e probabilmente inquinano più della plastica monouso. Ma in pochi se ne preoccupano seriamente.

Il report sulla tossicità di questi rifiuti mostra infatti che i filtri per sigarette, a base di acetato di cellulosa, nella maggior parte dei casi non sono biodegradabili a causa della presenza di molecole di acetile. Tuttavia, in circostanze specifiche (con luce solare e umidità), i filtri per sigarette possono rompersi in pezzi di plastica più piccoli, rilasciando alcune delle migliaia di sostanze chimiche inquinanti. Molti di questi prodotti chimici sono nocivi per l’ambiente e almeno 50 sono noti agenti cancerogeni per l’uomo.

Per questo, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, il 5 giugno, Assomozziconi, un’associazione nata nel 2017 per volontà di Assorecuperi e FIT- Federazione Italiana Tabaccai, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dei mozziconi dispersi nell’ambiente, presenterà a Firenze la sua nuova campagna #seiunsupereroe. Sarà lanciato anche un brano musicale con relativo videoclip, dal titolo “Supereroe”, colonna sonora della campagna con un linguaggio diretto che, in modo assolutamente trasversale, invita a modificare un gesto sbagliato che è quello di abbandonare un mozzicone per terra.

“Vogliamo essere gli artefici di un cambio di rotta rispetto ad abitudini sbagliate. Gettare un mozzicone a terra è un gesto che, nella maggior parte dei casi, viene compiuto senza riflettere, un gesto automatico che, non per questo, può essere ignorato – dice Giovanni Risso, Presidente FIT e Assomoziconi – Siamo convinti che per modificare le abitudini, soprattutto quelle sbagliate, debbano essere forniti dei messaggi positivi. Noi con questa iniziativa vogliamo provare a dare un esempio di come basti poco per potersi sentire un supereroe e salvare le nostre città da chi abbandona mozziconi e rifiuti per strada”.

Mentre per Tiziano Brembilla, Presidente Assorecuperi e vice presidente di Assomozziconi, “chi disperde un rifiuto nell’ambiente si sbarazza di un problema personale, creandone uno più grande per la comunità. Con questa nuova campagna vogliamo lanciare un messaggio diverso e, in un certo senso, nuovo: fino ad oggi gran parte delle campagne di questo genere si concentrava sulla raccolta dei mozziconi da terra, quando ormai il danno era fatto; il nostro obiettivo invece è quello di modificare le abitudini delle persone ed anticipare il problema, buttando i mozziconi nel modo corretto”.

Cambiare cultura dunque, anche perché, lanciare un mozzicone di sigaretta per terra – sottolinea ancora l’OMS – è diventata una delle forme di rifiuto più riscontrata a livello globale. Nel Regno Unito, “Keep Britain Tidy”, un gruppo sostenuto dall’industria del tabacco, ha dichiarato un aumento del 43% dei rifiuti di questi prodotti a seguito del divieto di fumare al chiuso. Mentre uno studio sui rifiuti condotto a Washington ha stimato che una sigaretta fumata su tre veniva abbandonata direttamente nell’ambiente, anche quando erano disponibili appositi raccoglitori per i rifiuti.

Un ‘lusso’ che non possiamo più permetterci.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Tredici trilioni di mozziconi. Tredici miliardi di miliardi di 'cicche' che ogni anno vanno ad inondare di sporcizia le nostre città, le nostre spiagge, i boschi, i mari, gli oceani. In pratica, ogni anno, con i mozziconi di sigaretta potremmo costruire una copia 1/1 del Monte Bianco in tutta la sua stazza. Numeri da capogiro per uno degli inquinanti più diffuso e meno calcolato al mondo, capace, come scrive l'Oms nel rapporto "Il tabacco e il suo impatto ambientale: una panoramica" stilato nel 2017, di rilasciare nell'ambiente qualcosa come oltre 7.000 sostanze chimiche velenose, compresi noti agenti cancerogeni per l'uomo. La ricerca ha dimostrato che queste particelle dannose, che includono nicotina, arsenico e metalli pesanti, possono essere estremamente tossiche per gli organismi acquatici. Oltre alle 'cicche' ci sono altri elementi di scarto associati ai prodotti del tabacco, come i due milioni di tonnellate di carta, inchiostro, cellophane, pellicola e colla utilizzati negli imballaggi. Dunque i mozziconi di sigaretta che vengono gettati a terra, buttati fuori dai finestrini delle auto e abbandonati sulle spiagge con leggerezza, hanno effetti devastanti sui mari e sul suolo, e probabilmente inquinano più della plastica monouso. Ma in pochi se ne preoccupano seriamente. Il report sulla tossicità di questi rifiuti mostra infatti che i filtri per sigarette, a base di acetato di cellulosa, nella maggior parte dei casi non sono biodegradabili a causa della presenza di molecole di acetile. Tuttavia, in circostanze specifiche (con luce solare e umidità), i filtri per sigarette possono rompersi in pezzi di plastica più piccoli, rilasciando alcune delle migliaia di sostanze chimiche inquinanti. Molti di questi prodotti chimici sono nocivi per l'ambiente e almeno 50 sono noti agenti cancerogeni per l'uomo. Per questo, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, il 5 giugno, Assomozziconi, un'associazione nata nel 2017 per volontà di Assorecuperi e FIT- Federazione Italiana Tabaccai, con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema dei mozziconi dispersi nell'ambiente, presenterà a Firenze la sua nuova campagna #seiunsupereroe. Sarà lanciato anche un brano musicale con relativo videoclip, dal titolo "Supereroe", colonna sonora della campagna con un linguaggio diretto che, in modo assolutamente trasversale, invita a modificare un gesto sbagliato che è quello di abbandonare un mozzicone per terra. "Vogliamo essere gli artefici di un cambio di rotta rispetto ad abitudini sbagliate. Gettare un mozzicone a terra è un gesto che, nella maggior parte dei casi, viene compiuto senza riflettere, un gesto automatico che, non per questo, può essere ignorato - dice Giovanni Risso, Presidente FIT e Assomoziconi - Siamo convinti che per modificare le abitudini, soprattutto quelle sbagliate, debbano essere forniti dei messaggi positivi. Noi con questa iniziativa vogliamo provare a dare un esempio di come basti poco per potersi sentire un supereroe e salvare le nostre città da chi abbandona mozziconi e rifiuti per strada". Mentre per Tiziano Brembilla, Presidente Assorecuperi e vice presidente di Assomozziconi, "chi disperde un rifiuto nell’ambiente si sbarazza di un problema personale, creandone uno più grande per la comunità. Con questa nuova campagna vogliamo lanciare un messaggio diverso e, in un certo senso, nuovo: fino ad oggi gran parte delle campagne di questo genere si concentrava sulla raccolta dei mozziconi da terra, quando ormai il danno era fatto; il nostro obiettivo invece è quello di modificare le abitudini delle persone ed anticipare il problema, buttando i mozziconi nel modo corretto". Cambiare cultura dunque, anche perché, lanciare un mozzicone di sigaretta per terra – sottolinea ancora l’OMS – è diventata una delle forme di rifiuto più riscontrata a livello globale. Nel Regno Unito, "Keep Britain Tidy", un gruppo sostenuto dall'industria del tabacco, ha dichiarato un aumento del 43% dei rifiuti di questi prodotti a seguito del divieto di fumare al chiuso. Mentre uno studio sui rifiuti condotto a Washington ha stimato che una sigaretta fumata su tre veniva abbandonata direttamente nell'ambiente, anche quando erano disponibili appositi raccoglitori per i rifiuti. Un 'lusso' che non possiamo più permetterci.
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