Tredici trilioni di mozziconi. Tredici miliardi di miliardi di 'cicche' che ogni anno vanno ad inondare di sporcizia le nostre città, le nostre spiagge, i boschi, i mari, gli oceani. In pratica, ogni anno, con i mozziconi di sigaretta potremmo costruire una copia 1/1 del Monte Bianco in tutta la sua stazza. Numeri da capogiro per uno degli inquinanti più diffuso e meno calcolato al mondo, capace, come scrive l'Oms nel rapporto "Il tabacco e il suo impatto ambientale: una panoramica" stilato nel 2017, di rilasciare nell'ambiente qualcosa come oltre 7.000 sostanze chimiche velenose, compresi noti agenti cancerogeni per l'uomo. La ricerca ha dimostrato che queste particelle dannose, che includono nicotina, arsenico e metalli pesanti, possono essere estremamente tossiche per gli organismi acquatici. Oltre alle 'cicche' ci sono altri elementi di scarto associati ai prodotti del tabacco, come i due milioni di tonnellate di carta, inchiostro, cellophane, pellicola e colla utilizzati negli imballaggi. Dunque i mozziconi di sigaretta che vengono gettati a terra, buttati fuori dai finestrini delle auto e abbandonati sulle spiagge con leggerezza, hanno effetti devastanti sui mari e sul suolo, e probabilmente inquinano più della plastica monouso. Ma in pochi se ne preoccupano seriamente. Il report sulla tossicità di questi rifiuti mostra infatti che i filtri per sigarette, a base di acetato di cellulosa, nella maggior parte dei casi non sono biodegradabili a causa della presenza di molecole di acetile. Tuttavia, in circostanze specifiche (con luce solare e umidità), i filtri per sigarette possono rompersi in pezzi di plastica più piccoli, rilasciando alcune delle migliaia di sostanze chimiche inquinanti. Molti di questi prodotti chimici sono nocivi per l'ambiente e almeno 50 sono noti agenti cancerogeni per l'uomo.
Per questo, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, il 5 giugno, Assomozziconi, un'associazione nata nel 2017 per volontà di Assorecuperi e FIT- Federazione Italiana Tabaccai, con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema dei mozziconi dispersi nell'ambiente, presenterà a Firenze la sua nuova campagna #seiunsupereroe. Sarà lanciato anche un brano musicale con relativo videoclip, dal titolo "Supereroe", colonna sonora della campagna con un linguaggio diretto che, in modo assolutamente trasversale, invita a modificare un gesto sbagliato che è quello di abbandonare un mozzicone per terra. "Vogliamo essere gli artefici di un cambio di rotta rispetto ad abitudini sbagliate. Gettare un mozzicone a terra è un gesto che, nella maggior parte dei casi, viene compiuto senza riflettere, un gesto automatico che, non per questo, può essere ignorato - dice Giovanni Risso, Presidente FIT e Assomoziconi - Siamo convinti che per modificare le abitudini, soprattutto quelle sbagliate, debbano essere forniti dei messaggi positivi. Noi con questa iniziativa vogliamo provare a dare un esempio di come basti poco per potersi sentire un supereroe e salvare le nostre città da chi abbandona mozziconi e rifiuti per strada". Mentre per Tiziano Brembilla, Presidente Assorecuperi e vice presidente di Assomozziconi, "chi disperde un rifiuto nell’ambiente si sbarazza di un problema personale, creandone uno più grande per la comunità. Con questa nuova campagna vogliamo lanciare un messaggio diverso e, in un certo senso, nuovo: fino ad oggi gran parte delle campagne di questo genere si concentrava sulla raccolta dei mozziconi da terra, quando ormai il danno era fatto; il nostro obiettivo invece è quello di modificare le abitudini delle persone ed anticipare il problema, buttando i mozziconi nel modo corretto". Cambiare cultura dunque, anche perché, lanciare un mozzicone di sigaretta per terra – sottolinea ancora l’OMS – è diventata una delle forme di rifiuto più riscontrata a livello globale. Nel Regno Unito, "Keep Britain Tidy", un gruppo sostenuto dall'industria del tabacco, ha dichiarato un aumento del 43% dei rifiuti di questi prodotti a seguito del divieto di fumare al chiuso. Mentre uno studio sui rifiuti condotto a Washington ha stimato che una sigaretta fumata su tre veniva abbandonata direttamente nell'ambiente, anche quando erano disponibili appositi raccoglitori per i rifiuti. Un 'lusso' che non possiamo più permetterci.