Una violenza subita, dalla quale è sopravvissuta una donna forte capace di sopportare l’onta e andare oltre quel senso di vergogna che spesso arriva, riuscendo a conquistare, qualche anno dopo, il mondo che la circondava, il tenebroso e maschile Seicento romano. La mostra di Artemisia Gentileschi che il Palazzo Ducale di Genova ospita fino al 1° aprile 2024 apre un’ulteriore prospettiva su quella che si può considerare una protofemminista e un’artista la cui dimensione internazionale da metà del XX secolo è consolidata sempre di più. Il titolo è indicativo del carattere della pittrice nata nel 1593 e morta nel 1653: “Coraggio e Passione”. Il coraggio col quale ha affrontato lo stupro e la passione che ha messo nella vita e nell’arte tanto che per la critica ha superato il padre-padrone-maestro Orazio, comunque considerato uno dei caravaggeschi più illuminato dell’epoca.
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