Un avatar risponde alle richieste di emergenza al 112 nella lingua dei segni

L'obiettivo è quello di fornire un aiuto immediato ed efficace alle persone sorde, assicurando loro il massimo livello di accesso ai servizi di soccorso. Di Iorio: "Crediamo che qualsiasi digital service debba essere inclusivo"

di EDOARDO MARTINI
10 luglio 2024
Il primo avatar capace di rispondere alle richieste di emergenza utilizzando la LIS

Il primo avatar capace di rispondere alle richieste di emergenza utilizzando la LIS

La tecnologia al giorno d'oggi è diventata parte integrante della nostra vita quotidiana. Dai dispositivi mobili alle reti di intelligenza artificiale, quest'ultima ci aiuta a connetterci, comunicare e accedere all'informazione in modo sempre più efficiente. Conferme in merito arrivano dall'Italia, terra di innovatori e scopritori, dove è stato lanciato un avatar di ultima generazione, capace di comprendere e produrre la Lingua dei Segni Italiana (LIS) con l'obiettivo di fornire un aiuto immediato ed efficace alle persone sorde, assicurando loro il massimo livello di accesso ai servizi di soccorso.

Il primo avatar capace di rispondere alle richieste di emergenza utilizzando la LIS
Il primo avatar capace di rispondere alle richieste di emergenza utilizzando la LIS

Come funziona l'avatar 

Ma come funziona la nuova invenzione? La persona che necessita di supporto chiama il numero di riferimento, ovvero l'800 800 112, e in seguito riceverà un link sul proprio smartphone. Il collegamento ipertestuale porterà il soggetto coinvolto sulla piattaforma FlagMii EML, impiegata quotidianamente da centrali operative del 118 e del 112 per facilitare l'interazione tra gli operatori dei numeri di emergenza e i cittadini o i turisti che hanno bisogno di aiuto, dove troverà l'assistente virtuale sopra descritto. Utilizzando la LIS, il digital twin chiederà la tipologia di emergenza per cui è stato chiamato in causa, mettendo a disposizione dell'utente una serie d'icone cliccabili. Una volta scelta l'opzione, l'avatar segnalerà l'indicazione a un professionista in carne e ossa che prenderà in mano la situazione e si occuperà degli step successivi.  

Dietro alla strutturazione di questo avatar avveniristico c'è la tecnologia di QuestIT, tech company senese e realtà di spicco del proprio settore, che per l'occasione ha stretto una partnership strategica con Regola, fornitore di soluzioni software specializzato nella public safety e nella gestione dell’emergenza per il mercato pubblico e privato.

La piattaforma che sconfigge lo stato di agitazione delle persone sorde

"Quando una persona sorda contatta i numeri di emergenza, si trova spesso in uno stato di agitazione e, per questo motivo, ha bisogno d'interagire con gli operatori nella maniera più naturale e veloce possibile – dichiara Massimiliano Palma, CEO di Regola – Grazie alla piattaforma che abbiamo implementato insieme a QuestIT queste situazioni vengono meno: il cittadino, infatti, può usare il suo smartphone per ricevere domande e istruzioni dai soccorritori in Lingua Italia dei Segni anche senza bisogno di un interprete. Ci tengo a precisare, inoltre, che è possibile visualizzare il gemello virtuale sulla piattaforma solo dopo aver chiamato il numero di riferimento e aver ricevuto il link".

Il servizio è utilizzabile su un qualsiasi smartphone ed è integrabile nei sistemi che equipaggiano le centrali operative di assistenza e soccorso, non solo quelle dei numeri unici di emergenza 112 ma anche servizi come centrali di Polizia Municipale e Vigili del Fuoco, tra gli altri.

327355229
327355229

"Innovazione e inclusività devono correre uno al fianco dell'altro"

"Con questo progetto abbiamo un obiettivo chiaro e preciso, ovvero potenziare la digital accessibility per offrire l'opportunità ai cittadini sordi di accedere in maniera autonoma ed immediata a servizi di prima necessità – aggiunge Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT – Crediamo che qualsiasi digital service debba essere inclusivo e dunque pronto tecnologicamente per supportare gli utenti nella lingua più idonea alle loro esigenze, al fine di garantire la massima chiarezza e rapidità di comprensione. Per questo motivo, ritengo e riteniamo che termini come innovazione e inclusività siano chiamati a correre uno al fianco dell’altro per garantire a tutti un presente, e un futuro, migliore".

Insomma, una bellissima invenzione soprattutto per il fatto che così facendo anche le persone sorde possono esprimersi nella loro lingua preferita. Senza il bisogno di chiedere aiuto a qualcun altro.