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Home » Scienze e culture » Ecco la rivoluzione arcobaleno dei cattolici tedeschi: benedette anche le unioni omosessuali

Ecco la rivoluzione arcobaleno dei cattolici tedeschi: benedette anche le unioni omosessuali

Dopo il netto divieto arrivato dalla Congregazione della dottrina della Fede, in oltre 100 parrocchie tedesche lo scorso 10 maggio ci sono state benedizioni collettive per qualsiasi coppia, comprese quelle gay

Marianna Grazi
17 Maggio 2021
coppia lesbica

Antionoo Arcigay Napoli denuncia un clima di discriminazione e intolleranza sia a Napoli che in Italia in generale

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Forse non sarà un nuovo scisma, ma sicuramente in Germania si sta compiendo una rivoluzione. Che parte da una domanda: “Perché la Chiesa benedice le persone single, ma non può benedire le unioni omosessuali?“. Dopo il parere negativo da parte della Congregazione della dottrina della Fede, sono nate molte iniziative di protesta anche all’interno della Chiesa cattolica stessa.

L’ultima, significativa, è quella che ha visto i sacerdoti tedeschi di oltre 100 chiese benedire centinaia di coppie di persone dello stesso sesso, in aperto contrasto con la recente nota . E questo nonostante l’arcivescovo Georg Bätzing di Limburg, presidente della Conferenza Episcopale tedesca, abbia sottolineato che la Chiesa in Germania è “strettamente legata a Roma e al Santo Padre”. L’iniziativa è partita da una petizione lanciata da 16 preti e, dopo aver superato velocemente le 2mila firme, è diventata l’occasione per organizzare una giornata nazionale di benedizioni per tutte le coppie, etero e gay.

“Non rifiuteremo le cerimonie di benedizione a nessuno – si legge nel comunicato degli organizzatori – continueremo ad accompagnare le persone che scelgono di unirsi in una relazione vincolante e a benedire le loro unioni”. L’iniziativa, a una settimana esatta dalla Giornata mondiale contro l’omofobia, che si celebra oggi,  è stata un successo sia dal punto di vista dell’affluenza sia da quello mediatico, finendo sui giornali di tutto il mondo. Da Monaco di Baviera a Francoforte, da Berlino a Colonia i sacerdoti, con il motto #liebegewinnt, ovvero “L’amore vince”, hanno dichiarato che la Chiesa cattolica sta perdendo contatto con la realtà delle persone Lgbt+.

Se è vero che, fin dai primi mesi, il pontificato di Papa Francesco è stato costellato da continui segnali di apertura sulla questione lgbt+ (come la celebre risposta “Se una persona è gay, chi sono io per giudicarla?”), in nessuna delle sue dichiarazioni ha mai intaccato la posizione ufficiale della Chiesa. In questo contesto di cauto ottimismo a marzo è arrivata, come una doccia gelata, la dichiarazione della Congregazione della dottrina della Fede: è vietato concedere qualunque forma di benedizione alle coppie omosessuali. Una prassi che però, negli scorsi anni, si è diffusa soprattutto in Germania, Belgio, Austria e Francia, ma è praticata anche in alcune parrocchie italiane (tra i più noti protagonisti don Fabio Corazzina a Brescia e don Alessandro Santoro, sospeso 6 mesi per aver celebrato il matrimonio tra un uomo cisgender e una donna trans).

Se le reazioni “scontente” sono arrivate da più parti d’Europa, la vera sfida alla presa di posizione di Roma è stata quella tedesca. Quello strappo, secondo alcuni, può essere considerato un esempio del più ampio conflitto tra tradizionalisti e liberali che si consuma tra le mura del Vaticano fin dall’ascesa di Bergoglio. Addirittura c’è chi ipotizza che il Papa stesso, benché ufficialmente l’abbia approvata, non fosse del tutto favorevole a una presa di posizione così netta sulla questione. Comunque vada la questa protesta che si leva proprio dalla base cattolica della Germania è un fatto che Roma non potrà ignorare. La chiesa tedesca è infatti tra le più ricche e influenti del mondo, ma anche tra quelle più danneggiate dallo scandalo dei preti pedofili e secondo i dati ufficiali, negli ultimi 30 anni, una media di centomila persone ogni anno ha chiesto che all’anagrafe venisse cancellata la propria registrazione al cattolicesimo.

“Tra quelli che hanno abbandonato la nostra chiesa ci sono molte coppie gay – ha dichiarato il sacerdote Reinhard Kleinewiese quando nella sua parrocchia ad Ahlen si sono presentate per la benedizione solo coppie etero – Non possiamo ignorare la realtà che molte persone omosessuali si sono già allontanate. Molte hanno smesso di venire a messa. Ma questa giornata è stata comunque importante per ribadire il fatto che noi non siamo affatto d’accordo con Roma su certe questioni e divieti”.

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Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
Forse non sarà un nuovo scisma, ma sicuramente in Germania si sta compiendo una rivoluzione. Che parte da una domanda: "Perché la Chiesa benedice le persone single, ma non può benedire le unioni omosessuali?". Dopo il parere negativo da parte della Congregazione della dottrina della Fede, sono nate molte iniziative di protesta anche all’interno della Chiesa cattolica stessa. L'ultima, significativa, è quella che ha visto i sacerdoti tedeschi di oltre 100 chiese benedire centinaia di coppie di persone dello stesso sesso, in aperto contrasto con la recente nota . E questo nonostante l’arcivescovo Georg Bätzing di Limburg, presidente della Conferenza Episcopale tedesca, abbia sottolineato che la Chiesa in Germania è "strettamente legata a Roma e al Santo Padre". L’iniziativa è partita da una petizione lanciata da 16 preti e, dopo aver superato velocemente le 2mila firme, è diventata l’occasione per organizzare una giornata nazionale di benedizioni per tutte le coppie, etero e gay. "Non rifiuteremo le cerimonie di benedizione a nessuno – si legge nel comunicato degli organizzatori – continueremo ad accompagnare le persone che scelgono di unirsi in una relazione vincolante e a benedire le loro unioni". L’iniziativa, a una settimana esatta dalla Giornata mondiale contro l'omofobia, che si celebra oggi,  è stata un successo sia dal punto di vista dell’affluenza sia da quello mediatico, finendo sui giornali di tutto il mondo. Da Monaco di Baviera a Francoforte, da Berlino a Colonia i sacerdoti, con il motto #liebegewinnt, ovvero "L’amore vince", hanno dichiarato che la Chiesa cattolica sta perdendo contatto con la realtà delle persone Lgbt+. Se è vero che, fin dai primi mesi, il pontificato di Papa Francesco è stato costellato da continui segnali di apertura sulla questione lgbt+ (come la celebre risposta "Se una persona è gay, chi sono io per giudicarla?"), in nessuna delle sue dichiarazioni ha mai intaccato la posizione ufficiale della Chiesa. In questo contesto di cauto ottimismo a marzo è arrivata, come una doccia gelata, la dichiarazione della Congregazione della dottrina della Fede: è vietato concedere qualunque forma di benedizione alle coppie omosessuali. Una prassi che però, negli scorsi anni, si è diffusa soprattutto in Germania, Belgio, Austria e Francia, ma è praticata anche in alcune parrocchie italiane (tra i più noti protagonisti don Fabio Corazzina a Brescia e don Alessandro Santoro, sospeso 6 mesi per aver celebrato il matrimonio tra un uomo cisgender e una donna trans). Se le reazioni "scontente" sono arrivate da più parti d'Europa, la vera sfida alla presa di posizione di Roma è stata quella tedesca. Quello strappo, secondo alcuni, può essere considerato un esempio del più ampio conflitto tra tradizionalisti e liberali che si consuma tra le mura del Vaticano fin dall’ascesa di Bergoglio. Addirittura c'è chi ipotizza che il Papa stesso, benché ufficialmente l’abbia approvata, non fosse del tutto favorevole a una presa di posizione così netta sulla questione. Comunque vada la questa protesta che si leva proprio dalla base cattolica della Germania è un fatto che Roma non potrà ignorare. La chiesa tedesca è infatti tra le più ricche e influenti del mondo, ma anche tra quelle più danneggiate dallo scandalo dei preti pedofili e secondo i dati ufficiali, negli ultimi 30 anni, una media di centomila persone ogni anno ha chiesto che all’anagrafe venisse cancellata la propria registrazione al cattolicesimo. "Tra quelli che hanno abbandonato la nostra chiesa ci sono molte coppie gay – ha dichiarato il sacerdote Reinhard Kleinewiese quando nella sua parrocchia ad Ahlen si sono presentate per la benedizione solo coppie etero – Non possiamo ignorare la realtà che molte persone omosessuali si sono già allontanate. Molte hanno smesso di venire a messa. Ma questa giornata è stata comunque importante per ribadire il fatto che noi non siamo affatto d’accordo con Roma su certe questioni e divieti".
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