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Verso la parità di genere anche nella contraccezione: in arrivo due gel per uomo, in attesa della pillola maschile

di SOFIA FRANCIONI -
9 agosto 2021
andrologoMilitello

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Se ne parla dagli anni Sessanta, ma la ricerca sulla contraccezione maschile non ha ancora portato a grandi novità, mentre quella per le donne, dall’"anello" al "cerotto" attraverso gli altri metodi ormai tradizionali, è andata prolificando. “L’uso del profilattico e la vasectomia rimangono le uniche soluzioni tuttora valide per la contraccezione maschile”, spiega infatti a Luce! il professor Andrea Militello, urologo andrologo, specializzato in fisiopatologia della riproduzione umana. Di recente, però, le ricerche condotte soprattutto in America lasciano sembrano incoraggianti. La principale speranza arriva da un gel contraccettivo maschile da strofinare sul corpo, che viene sperimentato fra coppie, negli Stati Uniti. Ma c'è anche la pillola maschile, che prevede il ricorso alla  stessa composizione ormonale. “La contraccezione maschile è un campo sicuramente meno studiato rispetto a quella femminile, così come meno studiata fino a qualche anno fa era la fertilità maschile. Oltre a una motivazione di carattere culturale, c'è una ragione tecnica: inibire la formazione degli spermatozoi è molto più complicato che inibire un’unica ovulazione nella donna, consideriamo infatti che un uomo sano produce circa mille spermatozoi al secondo”.

Il professor Andrea Militello, specializzato in andrologia

Gel contraccettivo maschile. Di cosa si tratta, professore?

“Dobbiamo riconoscere essenzialmente due tipi di formulazioni: un gel a base di testosterone e progesterone sintetico e il vasal gel”.  

Partiamo dal primo

  “Nel gel a base di testosterone e progesterone sintetico, da spalmare sulle cosce le spalle la schiena, gli ormoni inibiscono la produttività del testicolo, realizzando un’azione soppressiva che da una parte blocca la produzione di spermatozoi, nel 90% degli studi effettuati, dall’altra blocca anche la produzione di testosterone ed è un problema, dato che l’ormone maschile non può mancare se vogliamo evitare un calo di libido ed erezione”.

E come si risolve?

“Il gel, ma anche la pillola maschile che ha la stessa composizione ormonale, contengono sia il progestinico, che ha un’azione soppressiva, sia il testosterone che rimpiazza il testosterone che non viene prodotto”.

Il vasal gel invece come funziona?

“Il vasal gel non viene applicato sul corpo, ma viene iniettato nei dotti deferenti, ossia in quelle vie seminali che portano gli spermatozoi nell’uretra. Se noi andiamo a bloccare i vasi deferenti con questa sorta di gel, di schiuma, impediamo agli spermatozoi provenienti dal testicolo di entrare in contatto con il liquido seminale”.

E la pillola maschile?

  “La pillola prevede le stesse indicazioni del gel: sono molecole ormonali, a base di progesterone e testosterone”.  

Pillola, gel e vasal gel sono già contraccettivi affidabili?

  “No. Per quanto riguarda il gel a base di progesterone sintetico e testosterone servono 90 giorni dall’applicazione prima di avere dati certi da analizzare. Al momento sono state studiate circa 2mila coppie in un importante studio americano. Anche la pillola e il vasal gel sono in fase di studio”.  

A oggi quali sono gli unici contraccettivi maschili disponibili?

  “Il profilattico e la vasectomia”.  

La vasectomia ha controindicazioni?

  “E’ irreversibile. In effetti, anche se in linea teorica i dotti deferenti che vengono sezionati potrebbero essere ricostruiti con la microchirurgia, l’evento risulta molto complesso. La vasectomia interrompe la strada che porta gli spermatozoi dal testicolo verso l’uretra, quindi il paziente che vi si sottopone avrà comunque l’eiaculazione e l’orgasmo. Non ci sono complicanze dopo l’intervento, talvolta piccoli ematomi. Preventivamente spesso si consiglia di fare la crioconservazione del liquido seminale, qualora dopo l’operazione il paziente abbia un ripensamento, in modo da utilizzare il liquido per un’eventuale gravidanza assistita con tecnica Pma”.