Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » HP Trio » Rinascere secondo Gea Dall’Orto, anima green: “Nessuno è diverso, l’amore supera ogni differenza”

Rinascere secondo Gea Dall’Orto, anima green: “Nessuno è diverso, l’amore supera ogni differenza”

L'attrice fiorentina 19enne, nipote d’arte, è tra i protagonisti del film ’Rinascere’ in onda su Rai Uno: "Si ama e si vuol bene alla persona indipendentemente dalla condizione di disabilità"

Barbara Berti
7 Maggio 2022
Share on FacebookShare on Twitter

E’ giovane, ma ha  già le idee ben chiare, Gea Dall’Orto: “L’amore supera ogni difficoltà anche quelle legate alla disabilità”, spiega a Luce! la giovane attrice nata a Bagno a Ripoli il 22 ottobre 2002, protagonista del film tv Rinascere, in onda domenica 8 maggio in prima serata su Raiuno. Coprodotto da Rai Fiction e Moviheart, per la regia di Umberto Marino, Rinascere è tratto dall’omonimo libro di Manuel Bortuzzo, la giovane promessa del nuoto italiano che 2 febbraio 2019 rimane vittima innocente e inconsapevole di un regolamento di conti fra balordi, due colpi di pistola che lo stanno costringendo a vivere in sedia a rotelle. Nel film Manuel è interpretato da Giancarlo Commare (noto per il ruolo di Edoardo Incanti di Skam Italia) mentre Alessio Boni è il padre Franco.

Gea Dall’Orto (19 anni) è fra i protagonisti del film sul campione di nuoto Manuel Bortuzzo ex del Grande Fratello
Gea Dall’Orto (19 anni) è la protagonisti femminile del film per la tv ‘Rinascere’ sul campione di nuoto Manuel Bortuzzo, ex concorrente del Grande Fratello

Il film racconta una drammatica vicenda di cronaca che si rivela, giorno dopo giorno, capace di portare un messaggio di speranza. E il personaggio di Martina che ruolo ha?

“Martina è la fidanzata di Manuel, in realtà non stanno insieme da tanto ma quando gli sparano lei è presente e lo accompagna in ospedale. Lei vuole stargli vicino ma la relazione sarà un po’ frenata a causa dell’incidente. Sono tante le difficoltà legate alla nuova condizione di Manuel. Devo ammettere che sul set con Giancarlo (Commare, ndr) si è creato subito un buon rapporto di stima e mi ha spesso dato forza per affrontare le scene più difficili anche se, in teoria, ero io che dovevo supportare il suo personaggio”.

Secondo lei la disabilità è un problema in un rapporto di coppia?

“Non mi sono mai ritrovata nella condizione del mio personaggio. Ma questo ruolo, così come quello nel film ‘Mio fratello rincorre i dinosauri‘, mi hanno permesso di capire meglio il mondo della disabilità. Oggi ci sono tutte le condizioni per una vita normale: secondo me si ama e si vuol bene alla persona indipendentemente dalla condizione di disabilità. Certo, ci sono delle difficoltà pratiche che vanno capite e affrontate per aiutare al meglio la persona”.

Gea Dall'Orto, la giovane attrice nata a Bagno a Ripoli il 22 ottobre 2002, protagonista del film tv «Rinascere«, in onda domenica 8 maggio in prima serata su Raiuno
Gea Dall’Orto, la giovane attrice nata a Bagno a Ripoli (Firenze) il 22 ottobre 2002 è la, protagonista del film tv ‘Rinascere’, in onda domenica 8 maggio in prima serata su Raiuno

Ha appena 19 anni e recita da quando era una bambina: questo mestiere è nel suo Dna?

“La recitazione fa parte di me. Da piccola vedevo mio nonno (Italo Dall’Orto che insieme alla moglie Elena Mannini ha fondato la compagnia teatrale Mannini-Dall’Orto, ndr) recitare sul palco e mi dicevo che un giorno sarei diventata come lui, così mia mamma mi ha portata a fare un provino per un film quasi per gioco. Venni presa, il direttore della fotografia mi disse che avrei dovuto provare e mi suggerì di iscrivermi all’agenzia. Tutto è venuto da sé, con tanti sacrifici”.

Sacrifici che l’hanno portata a recitare accanto ad attori famosi e a essere anche diretta da Nanni Moretti in ‘Tre piani‘…

“Sì, sono contenta di non aver mai mollato. E per questo devo ringraziare i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto”.

Con chi le piacerebbe lavorare?

“Meryl Streep e Natalie Portman sono tra le mie preferite. Ma un primo sogno l’ho già realizzato lavorando con con Jasmine Trinca in ‘Simple Women‘ e, ovviamente sono mi piacerebbe tornare a essere diretta da Moretti”.

Progetti futuri?

Al momento sono sul set della seconda stagione di ‘Luce nei tuoi occhi’ con Anna Valle e Giuseppe Zeno. Da poco, su RaiPlay, è uscita la serie antologica ‘Cabala – Le vergini del fuoco‘. Poi vedremo, l’importante è continuare a crescere”.

Il suo nome ha un bel significato…

“Sì, vuol dire Madre Terra. Lo ha scelto mia madre perché Gea era il nome della sua amica immaginaria da bambina e poi anche di una sua cara amica conosciuta al corso di danza. È un nome che mi dà forza e che mi è sempre piaciuto. Non lo cambierei mai”

Un nome dice tanto, rispecchia il suo rapporto con l’ambiente?

“Assolutamente sì. Il mio nome mi connette immediatamente alla natura. Il mio posto nel mondo è il Giardino di Boboli di Firenze. Io sono cresciuta nel quartiere di Santo Spirito (ora vive a Roma, ndr) e Boboli è a due passi: è il mio rifugio per calmarmi, capirmi e fare una pausa”.

Quanto è ‘green’ Gea?

“Nel mio piccolo faccio il possibile per sostenere l’ambiente, appartengo alla generazione segnata dall’attivista Greta Thunberg: la crisi climatica è un’emergenza, non possiamo più rimandare”.

Sul set c’è attenzione all’ambiente?

“Sì, sui set c’è sempre più impegno e attenzione: dalle borracce al posto delle bottigliette di plastica, all’utilizzo sempre più importante di materiali riciclati. Purtroppo, però, ancora vengono usati materiali usa e getta”.

Potrebbe interessarti anche

La sessualità al centro della docu-serie "Libere!"
Spettacolo

Il corpo delle donne tra stereotipi e nuovi punti di vista

17 Marzo 2023
Superstizione, non è vero ma ci credo
Lifestyle

Giornate anti-superstizione, il Cicap: “Essere superstiziosi porta male”

17 Marzo 2023
La Nuova Zelanda lancia la campagna Love Better da quasi 4 milioni di dollari
Attualità

La Nuova Zelanda aiuta i giovani a riprendersi dalle delusioni d’amore

23 Marzo 2023

Instagram

  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
E' giovane, ma ha  già le idee ben chiare, Gea Dall'Orto: "L'amore supera ogni difficoltà anche quelle legate alla disabilità", spiega a Luce! la giovane attrice nata a Bagno a Ripoli il 22 ottobre 2002, protagonista del film tv Rinascere, in onda domenica 8 maggio in prima serata su Raiuno. Coprodotto da Rai Fiction e Moviheart, per la regia di Umberto Marino, Rinascere è tratto dall’omonimo libro di Manuel Bortuzzo, la giovane promessa del nuoto italiano che 2 febbraio 2019 rimane vittima innocente e inconsapevole di un regolamento di conti fra balordi, due colpi di pistola che lo stanno costringendo a vivere in sedia a rotelle. Nel film Manuel è interpretato da Giancarlo Commare (noto per il ruolo di Edoardo Incanti di Skam Italia) mentre Alessio Boni è il padre Franco.
Gea Dall’Orto (19 anni) è fra i protagonisti del film sul campione di nuoto Manuel Bortuzzo ex del Grande Fratello
Gea Dall’Orto (19 anni) è la protagonisti femminile del film per la tv 'Rinascere' sul campione di nuoto Manuel Bortuzzo, ex concorrente del Grande Fratello
Il film racconta una drammatica vicenda di cronaca che si rivela, giorno dopo giorno, capace di portare un messaggio di speranza. E il personaggio di Martina che ruolo ha? "Martina è la fidanzata di Manuel, in realtà non stanno insieme da tanto ma quando gli sparano lei è presente e lo accompagna in ospedale. Lei vuole stargli vicino ma la relazione sarà un po' frenata a causa dell'incidente. Sono tante le difficoltà legate alla nuova condizione di Manuel. Devo ammettere che sul set con Giancarlo (Commare, ndr) si è creato subito un buon rapporto di stima e mi ha spesso dato forza per affrontare le scene più difficili anche se, in teoria, ero io che dovevo supportare il suo personaggio". Secondo lei la disabilità è un problema in un rapporto di coppia? "Non mi sono mai ritrovata nella condizione del mio personaggio. Ma questo ruolo, così come quello nel film 'Mio fratello rincorre i dinosauri', mi hanno permesso di capire meglio il mondo della disabilità. Oggi ci sono tutte le condizioni per una vita normale: secondo me si ama e si vuol bene alla persona indipendentemente dalla condizione di disabilità. Certo, ci sono delle difficoltà pratiche che vanno capite e affrontate per aiutare al meglio la persona".
Gea Dall'Orto, la giovane attrice nata a Bagno a Ripoli il 22 ottobre 2002, protagonista del film tv «Rinascere«, in onda domenica 8 maggio in prima serata su Raiuno
Gea Dall'Orto, la giovane attrice nata a Bagno a Ripoli (Firenze) il 22 ottobre 2002 è la, protagonista del film tv 'Rinascere', in onda domenica 8 maggio in prima serata su Raiuno
Ha appena 19 anni e recita da quando era una bambina: questo mestiere è nel suo Dna? "La recitazione fa parte di me. Da piccola vedevo mio nonno (Italo Dall'Orto che insieme alla moglie Elena Mannini ha fondato la compagnia teatrale Mannini-Dall'Orto, ndr) recitare sul palco e mi dicevo che un giorno sarei diventata come lui, così mia mamma mi ha portata a fare un provino per un film quasi per gioco. Venni presa, il direttore della fotografia mi disse che avrei dovuto provare e mi suggerì di iscrivermi all'agenzia. Tutto è venuto da sé, con tanti sacrifici". Sacrifici che l'hanno portata a recitare accanto ad attori famosi e a essere anche diretta da Nanni Moretti in 'Tre piani'... "Sì, sono contenta di non aver mai mollato. E per questo devo ringraziare i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto". Con chi le piacerebbe lavorare? "Meryl Streep e Natalie Portman sono tra le mie preferite. Ma un primo sogno l'ho già realizzato lavorando con con Jasmine Trinca in 'Simple Women' e, ovviamente sono mi piacerebbe tornare a essere diretta da Moretti". Progetti futuri? Al momento sono sul set della seconda stagione di 'Luce nei tuoi occhi' con Anna Valle e Giuseppe Zeno. Da poco, su RaiPlay, è uscita la serie antologica 'Cabala - Le vergini del fuoco'. Poi vedremo, l'importante è continuare a crescere". Il suo nome ha un bel significato... “Sì, vuol dire Madre Terra. Lo ha scelto mia madre perché Gea era il nome della sua amica immaginaria da bambina e poi anche di una sua cara amica conosciuta al corso di danza. È un nome che mi dà forza e che mi è sempre piaciuto. Non lo cambierei mai” Un nome dice tanto, rispecchia il suo rapporto con l’ambiente? “Assolutamente sì. Il mio nome mi connette immediatamente alla natura. Il mio posto nel mondo è il Giardino di Boboli di Firenze. Io sono cresciuta nel quartiere di Santo Spirito (ora vive a Roma, ndr) e Boboli è a due passi: è il mio rifugio per calmarmi, capirmi e fare una pausa”. Quanto è ‘green’ Gea? “Nel mio piccolo faccio il possibile per sostenere l’ambiente, appartengo alla generazione segnata dall’attivista Greta Thunberg: la crisi climatica è un’emergenza, non possiamo più rimandare”. Sul set c’è attenzione all’ambiente? “Sì, sui set c’è sempre più impegno e attenzione: dalle borracce al posto delle bottigliette di plastica, all’utilizzo sempre più importante di materiali riciclati. Purtroppo, però, ancora vengono usati materiali usa e getta”.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto