Tempo di vacanza.
Tempo di caldo. E di attenzioni da riservare ai
più fragili che, come è noto, possono avere maggiori problemi dall’esposizione alle alte temperature e dagli inconvenienti che il solleone porta con sé.
Anziani, certo, ma anche
neonati. E allora ben venga il
vademecum della società italiana di neonatologia che ha stilato un codice di comportamento, in dieci punti, per evitare sgradevoli sorprese. Con una raccomandazione innanzitutto: non rinunciate alle vacanze! Il periodo precedente al parto è sempre molto carico a livello emotivo, ed anche fisico, per tutta la famiglia, quindi ben venga staccare per un po’, a patto che si usino pochi ma necessari accorgimenti.
Il vademecum della società italiana di neonatologia
Un papà con il suo bimbo sulla spiaggia al tramonto: è consigliato non esporre i neonati al sole delle ore più calde della giornata
La prima cosa da chiarire è che
non esiste un’età minima per viaggiare. Si consiglia, tuttavia, se possibile, di aspettare la
prima decina di giorni di vita, periodo nel quale alcune condizioni (come l’avvio dell’allattamento, il calo ponderale, la comparsa eventuale di ittero) potrebbero necessitare di un monitoraggio da parte del pediatra di riferimento.
Dove andare
Allo stesso modo non esistono
luoghi raccomandati o sconsigliati in maniera assoluta, tuttavia, per ogni destinazione, è bene seguire alcuni accorgimenti. Se si sceglie la montagna, è bene
evitare altitudini superiori ai 2000/2500 metri ed è meglio pianificare di rimanere nella località scelta più giorni in maniera tale da permettere i fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine e di pressione atmosferica. Per il mare (che, dice
la Sin, non deve essere scoraggiato) è fondamentale evitare le uscite nelle ore centrali della giornata e l’esposizione diretta ai raggi solari, portando il neonato
in spiaggia di prima mattina e
nel tardo pomeriggio. La passeggiata in riva al mare al tramonto diventerà il momento più dolce e rilassante della giornata. Anche la
campagna è un’opzione validissima. Offre calma, silenzio, ombra e clima temperato: tutti elementi preziosi per il riposo e la serenità del bambino e di tutta la famiglia.
Mare, montagna e campagna: non ci sono luoghi sconsigliati del tutto dove andare con il proprio neonato in vacanza
Quale mezzo scegliere
Per viaggiare va bene qualsiasi mezzo a patto che si garantiscano condizioni climatiche adeguate. Se si usa
l’auto, è bene dunque mettersi in viaggio nelle
ore più fresche della giornata e assicurarsi di posizionare sempre
l’auto all’ombra nei momenti di sosta. Attenzione però a
non abusare dell’aria condizionata, e se necessaria è raccomandato impostare temperature non molto inferiori a quelle esterne. È consigliabile, inoltre, prevedere
una sosta ogni due-tre ore e comunque sempre durante le poppate del piccolo. Il trasporto dei bambini sui veicoli è regolato dall’Art. 172 del Codice della Strada: il neonato deve essere alloggiato nel suo “ovetto” o “navicella”, opportunamente fissati al sedile, sempre rispettando le regole di installazione (fino ai 9 chili di peso del bambino, il seggiolino deve essere installato obbligatoriamente in senso contrario a quello di marcia). Molti sconsigliano
l’aereo perché si ritiene che il volo sia stressante per il neonato, a causa delle luci, dei forti rumori, degli sbalzi di temperatura e di pressione.
Con alcune accortezze si può tranquillamente portare il proprio bambino in aereo
Tuttavia, anche in questo caso, non esiste una controindicazione assoluta all’utilizzo dell’aereo, anzi, in determinate situazioni (spostamenti che richiederebbero lunghissimi viaggi con altri mezzi), rappresenta il mezzo più rapido, sicuro e meno faticoso per tutta la famiglia. Durante il volo, oltre alla dovuta attenzione per
evitare gli sbalzi termici, è consigliabile stimolare frequentemente la suzione del piccolo, soprattutto durante le fasi del decollo e dell’atterraggio, per evitare che i cambiamenti di pressione possano causare fastidi e dolore all’orecchio. Ricordate, dunque, in questi momenti del viaggio, di
farlo attaccare (al seno o al ciuccio)!
Allattamento
Durante il viaggio non è necessario somministrare acqua o altri liquidi:
l'allattamento esclusivo materno, o con latte artificiale in assenza di latte materno, soddisfa infatti tutti i bisogni non solo calorici, ma anche idrici, necessari a mantenere l’adeguato equilibrio idro-elettrolitico del neonato. Nel caso in cui il piccolo sia più irrequieto, è consigliabile
proporgli il seno con più frequenza del solito. Va da sé che la mamma che allatta, invece, deve bere tantissima acqua.
L'allattamento esclusivo materno o con latte artificiale basta e avanza per alimentare il neonato in vacanza
È bene fare attenzione tuttavia alla
scarsa emissione di urine (pannolino spesso asciutto), alla secchezza delle mucose, all’avvallamento della fontanella anteriore, a fenomeni come irritabilità eccessiva o sopore, alle alterazioni della temperatura corporea, perché potrebbero essere segno di disidratazione. In questo caso è bene che il piccolo venga subito valutato da un pediatra.
Come vestire il neonato
Va da sé che il neonato non dovrebbe
mai essere
esposto direttamente ai raggi solari ed è questo il modo migliore per prevenire scottature ed eritemi. Non è dunque consigliato l’utilizzo di routine di creme solari sui neonati; occasionalmente ed in particolari situazioni, possono essere utilizzate sulle zone esposte creme con filtro fisico, ovvero contenenti minerali quali ossido di zinco, ad alto potere filtrante e non troppo untuose. Riguardo alla scelta del
vestiario, chiaramente dipende dal clima della località di vacanza scelta. È bene tener presente comunque che il neonato non sente più freddo o più caldo rispetto agli adulti. Una
copertina e
una giacchetta in cotone possono tuttavia essere sempre utili nelle ore serali, in cui si avverte più umidità o quando le temperature scendono.
Secondo il vademecum della Sin è consigliato portare una copertina e una giacchettina in cotone per i neonati in vacanza, per la sera e i momenti in cui le temperature si abbassano
Cosa fare in vacanza
Detto ciò, è bene utilizzare tutte le potenzialità delle vacanza in termini di
risposo e
vita salutare. Passeggiate all’aria aperta con la fascia, letture ad alta voce, massaggi, musica dolce, tummy time (cioè mettere il neonato a pancia in giù, esclusivamente quando è sveglio, esercizio che rafforza la muscolatura e stimola lo sviluppo motorio e sensoriale) e diverse stimolazioni sensoriali (la voce di papà con il rumore delle onde o degli uccellini in sottofondo): sono tutte esperienze preziose per il neonato e tutta la famiglia e “semplici” da fare in ogni contesto. Il
bagno in mare o in piscina è, invece,
sconsigliato nei primi mesi di vita, a causa della temperatura non adatta, della composizione e della possibile contaminazione dell’acqua.
I consigli del medico
Dovunque si decida di andare per i pediatri è consigliato comunque scegliere attività salutari e all'insegna del relax, per la famiglia e per il piccolo
Infine alcuni
consigli sul fronte medico. Nel caso delle
punture di insetto fare attenzione soprattutto alle ore serali utilizzando zanzariere poste su culle, carrozzine e possibilmente anche alle finestre. Sono invece sconsigliati i dispositivi che emanano sostanze chimiche potenzialmente tossiche e gli spray repellenti da spruzzare sulla cute. Al loro posto prodotti a base di olii naturali come estratti di citronella, eucalipto e geranio. Riguardo ai
farmaci veri e propri prima di salmistrare qualsiasi cosa va
consultato il pediatra/neonatologo, il quale potrà dare consigli su come trattare il disturbo e prescrivere dei medicinali, qualora lo ritenga opportuno. Oltre alla soluzione fisiologica per i
lavaggi nasali, le
creme contro gli arrossamenti della pelle e gli
integratori di vitamina D, come raccomandati dal pediatra, è consigliabile portare con sé un
antipiretico (paracetamolo in gocce), da somministrare in caso di necessità sempre e solo dopo aver sentito il parere del medico.
Obiettivo riposo in famiglia
L’importante è che la vacanza sia davvero un periodo di riposo per il neonato e per la sua famiglia! "Se ci sono
fratellini e sorelline, la vacanza deve essere pensata anche per loro, coinvolgendoli sempre nella cura del nuovo arrivato e ritagliando dei momenti dedicati esclusivamente a loro.
La Sin: "Cercate di utilizzare questi giorni di vacanza per riposarvi e immergervi in questa meravigliosa avventura"
Quindi, giustissimo seguire tutte le raccomandazioni per far sì che i propri piccoli stiano bene in vacanza, ma ricordatevi che ciò di cui hanno maggiormente bisogno i vostri figli, in questo momento, è avere accanto una mamma e un papà sereni. I nove mesi della gravidanza sono alle spalle, ma la parte più difficile è iniziata proprio adesso. Il periodo dopo il parto è
particolarmente duro e faticoso sotto tanti punti di vista per entrambi i genitori: cercate di utilizzare questi giorni di vacanza per riposarvi e immergervi in questa meravigliosa avventura, fatta di nuovi tempi, salite da affrontare e diverse prospettive da scoprire" sottolinea la società italiana di neonatologia.