Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Spettacolo » Achille Lauro, dopo Sanremo parteciperà all’Eurovision 2022 con l’inedito “Stripper”

Achille Lauro, dopo Sanremo parteciperà all’Eurovision 2022 con l’inedito “Stripper”

Il cantante rappresentarà San Marino e dovrà vedersela con gli italiani Mahmood e Blanco, vincitori del Festival: “Una grande opportunità per regalare alla mia musica e alle mie performance un palcoscenico di livello internazionale

Lucia Lapi
20 Febbraio 2022
Achille Lauro

Achille Lauro si esibisce in un'auto battesimo sul palco dell'Ariston EPA/ETTORE FERRARI

Share on FacebookShare on Twitter

Achille Lauro parteciperà all’Eurovision 2022 con l’inedito “Stripper” rappresentando San Marino: “Una grande opportunità per regalare alla mia musica e alle mie performance un palcoscenico di livello internazionale. Grazie di cuore a San Marino, ‘l’antica terra della libertà’, per avermi invitato alla primissima edizione del proprio festival e aver reso possibile tutto ciò. Ci vediamo a Torino”, le sue parole.

“Ma che stupida voglia che ho” IL VIDEO

https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/02/achille1.mp4

“Una grandissima opportunità per affacciarsi a un pubblico internazionale, ci metteremo dieci anni di esperienza”. Achille Lauro, superfavorito alla vigilia e in pole anche per i bookmaker, commenta felice, ma non sorpreso, la vittoria alla prima edizione di ‘Una Voce per San Marino‘, aperta a tutti i cantanti «senza limitazioni di cittadinanza e di lingua del brano”, che lo porta di diritto all’Eurovision Song Contest in programma a Torino dal 10 al 14 maggio: ‘sfiderà’ i ‘Brividi’‘ di Mahmood e Blanco, vincitori di Sanremo 2022, dove Lauro con ‘Domenica’ si è fermato alla 14/a posizione.

La polemica

Boss Doms: “Il bacio con Achille Lauro è stato un messaggio di libertà. Amate chi volete”
Boss Doms: “Il bacio con Achille Lauro è stato un messaggio di libertà. Amate chi volete”

“Siamo amici», dice, glissando sulle polemiche via social che lo accusano di ‘furbata’ per avere ottenuto in questo modo la partecipazione all’Esc. Con un aspetto non irrilevante: potrà contare sulle preferenze degli italiani, a differenza degli ‘avversari’, perché il regolamento dell’Eurovision impedisce di votare per l’artista in gara per la propria nazione. Così come Emma Muscat, che rappresenterà Malta, dove è nata, ma è stata lanciata da ‘Amici’ di Maria De Filippi e ha un contratto con Warner Music Italy. Sul palco del Teatro Nuovo di Dogana, in diretta su San Marino Rtv che ha organizzato l’evento assieme a Media Evolution e alla Segreteria di Stato per il Turismo, e davanti alla giuria presieduta da Mogol e al maestro Peppe Vessicchio che ha assistito alla serata tra il pubblico, Achille Lauro ha portato Stripper: “Un brano punk rock, forse, diciamo, di genere abbastanza indefinito come tutto quello che ho fatto nella mia carriera. Un pezzo femminista, dove c’è il dualismo tra uomo e donna, racconta il fatto di sentirsi donna e di non avere problemi al giudizio esterno”. Tra citazioni nel testo per Like a virgin, Thriller, Personal Jesus, All I need is love, London calling, Nessuno mi può giudicare e così via, ‘Stripper’ ha ottenuto anche il premio per il miglior brano radiofonico, mentre quello della critica è andato all’esordiente Mate con ‘Dna‘.

Zia Mara

Una bella soddisfazione, per Achille Lauro. Ma anche per Mara Venier, che come è noto adora il cantante. E non a caso, zia Mara ha addirittura aperto la puntata di oggi, domenica 20 febbraio, di Domenica In in onda su Rai 1 proprio sulla vittoria di Achille Lauro a San Marino. Una vera passione, quella della conduttrive veneta per l’artista fresco dall’ultima apparizione a Sanremo 2022, apparizione condita dalle polemiche per il finto battesimo inscenato sul palco dell’Ariston.

I finalisti

Diciotto i finalisti, suddivisi tra big ed esordienti, presentati da Senhit e Jonathan: tra i volti noti Ivana Spagna (Seriously in love), Valerio Scanu (Io credo) e Alberto Fortis con Tony Cicco e la band romana Deshedus (Sono un uomo). Sul podio internazionale, con Achille Lauro, il dj turco-olandese Burak Yeter & Alessandro Coli (More than you) e, dal Regno Unito, Aaron Sibley (Pressure). Ospiti d’onore Albano Carrisi, che ha riproposto I cigni di Balaka, già protagonista di una querelle per plagio con Michael Jackson, e ‘We’ll live it all again’, con cui prese parte all’Eurofestival nel ‘76 assieme a Romina Power («L’anno prossimo – anticipa – voglio festeggiare i miei quasi 80 anni a Sanremo») e Mirko Casadei, per un omaggio al padre Raoul a quasi un anno dalla scomparsa, dopo lo sfogo su Fb della sorella Mirna che aveva criticato il Festival di Sanremo per non averlo ricordato nemmeno con una parola o un applauso. Soddisfatto il Segretario di Stato Federico Pedini Amati: Una Voce per San Marino è stato fra i trend topic di Twitter e il Titano gioca ora una carta di spessore all’Eurovision Song Contest, manifestazione rilanciata in grande stile anche grazie alla vittoria dei Maneskin lo scorso anno con Zitti e buoni. “Crediamo in questo progetto – dice il ministro – e vogliamo subito cominciare a pensare alla prossima edizione. Si è parlato troppo male di San Marino negli anni passati, vogliamo che se ne parli in chiave positiva. Siamo uno Stato piccolo ma generoso, con un turismo che ha tanti segreti da scoprire”.

Lauro, le accuse e l”assoluzione del sacerdote dopo Sanremo

Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis, ha 31 anni, e don Ottaviani
Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis, ha 31 anni, e don Ottaviani

Se a qualcuno aveva suonato addirittura come ‘eretica’ la  performance senremese con tanto di auto battesimo, non a non a un prete della provincia di Lucca, che sui social aveva preso  le difese di Achille Lauro e al contempo criticato gli attacchi che considera bigotti. E lo fatto con parole che sono come una ventata di aria fresca in una stanza rimasta chiusa per troppo tempo. “È il suo mestiere apparire e far scena con canzoni, trucchi e abbigliamento che per tanti sono schifezze per altri uno che ci sa fare a farsi notare. – le parole di don Nando Ottaviani, parroco da più di vent’anni della provincia di Lucca – . Achille Lauro è una persona che racconta la sua vita come può e come sa fare. Tanti di noi si mascherano in svariati modi. Tanti di noi si nascondono dietro la religione non proprio per seguirne i veri valori che comporta quel cammino, ma solo per prassi cristiana. Il cristiano lo è fino in fondo se segue ciò che il Signore ha detto e fatto. Ma soprattutto se si impegna a cercare il Signore e di volerlo trovare nel fratello che vede tutti i giorni. Se ci fermiamo alle regole, agli schemi, ai soli riti esteriori, senza amare e credere veramente ciò che essi trasmettono, ‘avoglia’ a scandalizzarci quando altri provano a portarceli via. E se ce li portano via o vengono banalizzati è perché non siamo capaci di farli vivere in noi e in mezzo a noi, ma di usarli a nostro uso e consumo”. Una posizione, la sua, rappresentativa di una parte della Chiesa, quanto grande non sta a noi dirlo, che vuole liberarsi da certi dogma, che lei stessa sente come decontestualizzati e che per questo hanno un effetto dissuasore, nel senso che allontanano.

Don Ottaviani: “Esagerato condannarlo. Io l’ho trovato emozionante”

Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis, ha 31 anni
Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis, ha 31 anni

Don Ottaviani, intervistato da Luce!, aveva ribadito quanto scritto sul suo profilo Facebook, aggiungendo aggiunge: “Trovo esagerato condannare il gesto del cantante. Al contrario, io l’ho trovato emozionante. Era evidente che per lui fosse un gesto liberatorio con cui poter dire, a tutti, ‘Eccomi. Sono questo’. L’acqua è da sempre strumento di purificazione e la chiesa non è fatta solo per i Santi. Gesù si è dato per tutti”. E a chi ha guardato a quel gesto con disprezzo e sguardo giudicante, vuole dire: “Basta legiferare con condanne e strapparsi le vesti di fronte a queste cose. Non siamo ai tempi delle Crociate. Dovremmo scandalizzarci per altro, per esempio di fronte allo sventolare di rosari, vangeli e immaginette sacre da parte di politici che poi, di risposta alla loro fede sbandierata, lasciano che le persone muoiano in mare”. Ogni riferimento è puramente casuale, o forse no. “Noi stessi, per primi, prendiamo i nostri simboli in maniera leggera. Quanti cristiani chiedono il battesimo, consapevoli e convinti di quello che fanno?”.

Potrebbe interessarti anche

Fernanda Maciel è nata a Bela Horizonte nel 1980 (Instagram)
Sport

Chi è Fernanda Maciel, la donna che ha scalato di corsa il Monte Vinson

21 Gennaio 2023
Cisl Firenze-Prato lancia il nuovo sportello disabili
Lifestyle

“Se apri gli occhi, non vedi differenze”: lanciato il nuovo progetto per l’inclusione nel lavoro

21 Gennaio 2023
Il cielo stellato viene progressivamente cancellato dalle luci (Ansa)
Scienze e culture

Inquinamento luminoso, “e quindi non usciremo più a riveder le stelle”

26 Gennaio 2023

Instagram

  • Nicoletta Sipos, giornalista e scrittrice, ha vissuto in Ungheria, in Germania e negli Stati Uniti, prima di raggiungere Milano e lì restare. Il suo romanzo “La guerra di H”, un romanzo fortemente ispirato a fatti realmente accaduti.

L’autrice indaga in maniera del tutto nuova e appassionante un momento drammatico, decisivo della storia del nostro continente: la Seconda guerra mondiale. A raccontare l’ascesa e la disfatta del Nazismo è stavolta la voce di un bambino tedesco, che riporta con semplicità e veracità le molte sofferenze patite dal suo popolo durante il conflitto scatenato da Hitler, focalizzando l’attenzione del lettore sul drammatico paradigma che accomuna chiunque si trovi a vivere sulla propria pelle una guerra: la sofferenza. Pagine toccanti, le sue, tanto più intense perché impregnate di fatti reali, emozioni provate e sentite dai protagonisti e condivise da quanti, tuttora, si trovano coinvolti in un conflitto armato. La memoria collettiva è uno strumento potente per non commettere gli stessi errori. 

"Imparai poco alla volta – scrive il piccolo Heinrich Stein, protagonista del romanzo – che nel nostro strano Paese la verità aveva più volti con infinite sfumature”.

👉Perché una storia così e perché ora?
“Ho incontrato il protagonista di questa mia storia molto tempo fa, addirittura negli anni ’50, ossia in un’epoca che portava ancora gli strascichi della guerra. Diventammo amici, parlammo di Hitler e della miseria della Germania. Poco per volta, via via che ci incontravamo, lui aggiungeva ricordi, dettagli, confessioni. Per anni ho portato dentro di me la testimonianza di questa storia che si arricchiva sempre più di dettagli. Molte volte avrei voluto scriverla, magari a quattro mani con il mio amico, ma lui non se la sentiva. Io stessa esitavo ad affrontare questa storia che racconta una famiglia tedesca in forte sofferenza in una Germania ferita e umiliata. La gente ha etichettato tutto il popolo tedesco durante il nazismo come crudele per antonomasia. Non si pensa mai a quanto la gente comune abbia sofferto, alla fame e al freddo che anche il popolo tedesco ha patito”.

✍ Caterina Ceccuti

#lucenews #giornodellamemoria #27gennaio
  • È dalla sua camera con vista affacciata sull’Arno che Ornella Vanoni accetta di raccontare un po’ di sé ai lettori di Luce!, in attesa di esibirsi, sabato 28 gennaio sul palco della Tuscany Hall di Firenze, dov’è in programma una nuova tappa della nuova tournée Le Donne e la Musica. Un ritorno atteso per Ornella Vanoni, che in questo tour è accompagnata da un quintetto di sole donne.

Innanzitutto come sta, signora Vanoni?
“Stanca, sono partita due mesi dopo l’intervento al femore che mi sono rotto cadendo per una buca proprio davanti a casa mia. Ma l’incidente non mi ha impedito di intraprendere un progetto inaspettato che, sin da subito, mi è stato molto a cuore. Non ho perso la volontà di andare avanti. Anche se il tempo per prepararlo e provare è stato pochissimo. E poi sono molto dispiaciuta“.

Per cosa?
“La morte dell’orso Juan Carrito, travolto e ucciso da un’auto cercava bacche e miele: la mia carissima amica Dacia (Maraini, ndr) l’altro giorno ha scritto una cosa molto bella dedicata a lui. Dovrò scrollarmi di dosso la malinconia e ricaricarmi in vista del concerto“.

Con lei sul palco ci sarà una jazz band al femminile con Sade Mangiaracina al pianoforte, Eleonora Strino alla chitarra, Federica Michisanti al contrabbasso, Laura Klain alla batteria e Leila Shirvani. Perché questa scelta?
“Perché sono tutte bravissime, professioniste davvero eccezionali. Non è una decisione presa sulla spinta di tematiche legate al genere o alle quote rosa, ma nata grazie a Paolo Fresu, amico e trombettista fantastico del quale sono innamorata da sempre. Tempo fa, durante una chiacchierata, Paolo mi raccontò che al festival jazz di Berchidda erano andate in scena tante musiciste bravissime. E allora ho pensato: ’Se sono così brave perché non fare un gruppo di donne? Certo, non l’ha fatto mai nessuno. Bene, ora lo faccio io“.

Il fatto che siano tutte donne è un valore aggiunto?
“In realtà per me conta il talento, ma sono felice della scelta: è bellissimo sentire suonare queste artiste, vederle sul palco intorno a me mi emoziona“.

L
  • Devanshi Sanghvi è una bambina di otto anni che sarebbe potuta crescere e studiare per gestire l’attività di diamanti multimilionaria appartenente alla sua facoltosissima famiglia, con un patrimonio stimato di 60 milioni di dollari.

Ma la piccola ha scelto di farsi suora, vivendo così una vita spartana, vestita con sari bianchi, a piedi nudi e andando di porta in porta a chiedere l’elemosina. Si è unita ai “diksha” alla presenza di anziani monaci giainisti. La bimba è arrivata alla cerimonia ingioiellata e vestita di sete pregiate. Sulla sua testa poggiava una corona tempestata di diamanti. Dopo la cerimonia, a cui hanno partecipato migliaia di persone, è rimasta in piedi con altre suore, vestita con un sari bianco che le copriva anche la testa rasata. Nelle fotografie, la si vede con in mano una scopa che ora dovrà usare per spazzare via gli insetti dal suo cammino per evitare di calpestarli accidentalmente.

Di Barbara Berti ✍

#lucenews #lucelanazione #india #DevanshiSanghvi
  • Settanta giorni trascorsi in un mondo completamente bianco, la capitana dell’esercito britannico Harpreet Chandi, che già lo scorso anno si era distinta per un’impresa tra i ghiacci, è una fisioterapista che lavora in un’unità di riabilitazione regionale nel Buckinghamshire, fornendo supporto a soldati e ufficiali feriti. 

Ha dimostrato che i record sono fatti per essere battuti e, soprattutto, i limiti personali superabili grazie alla forza di volontà e alla preparazione. E ora è diventata una vera leggenda vivente, battendo il record del mondo femminile per la più lunga spedizione polare – sola e senza assistenza – della storia.

Il 9 gennaio scorso, 57esimo giorno del viaggio che era cominciato lo scorso 14 novembre, la 34enne inglese ha raggiunto il centro del Polo Sud dopo aver percorso circa 1100 chilometri. Quando è arrivata a destinazione nel bel mezzo della calotta polare era felice, pura e semplice gioia di aver raggiunto l’agognato traguardo: “Il Polo Sud è davvero un posto incredibile dove stare. Non mi sono fermata molto a lungo perché ho ancora un lungo viaggio da fare. È stato davvero difficile arrivare qui, sciando tra le 13 e le 15 ore al giorno con una media di 5 ore di sonno”.

Di Irene Carlotta Cicora ✍

#lucenews #lucelanazione #polosud #HarpreetChandi #polarpreet
Achille Lauro parteciperà all’Eurovision 2022 con l’inedito “Stripper” rappresentando San Marino: “Una grande opportunità per regalare alla mia musica e alle mie performance un palcoscenico di livello internazionale. Grazie di cuore a San Marino, 'l'antica terra della libertà', per avermi invitato alla primissima edizione del proprio festival e aver reso possibile tutto ciò. Ci vediamo a Torino", le sue parole. "Ma che stupida voglia che ho" IL VIDEO
https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/02/achille1.mp4
"Una grandissima opportunità per affacciarsi a un pubblico internazionale, ci metteremo dieci anni di esperienza". Achille Lauro, superfavorito alla vigilia e in pole anche per i bookmaker, commenta felice, ma non sorpreso, la vittoria alla prima edizione di ‘Una Voce per San Marino', aperta a tutti i cantanti «senza limitazioni di cittadinanza e di lingua del brano", che lo porta di diritto all’Eurovision Song Contest in programma a Torino dal 10 al 14 maggio: ‘sfiderà’ i 'Brividi'' di Mahmood e Blanco, vincitori di Sanremo 2022, dove Lauro con ‘Domenica' si è fermato alla 14/a posizione.

La polemica

Boss Doms: “Il bacio con Achille Lauro è stato un messaggio di libertà. Amate chi volete”
Boss Doms: “Il bacio con Achille Lauro è stato un messaggio di libertà. Amate chi volete”
"Siamo amici», dice, glissando sulle polemiche via social che lo accusano di ‘furbata' per avere ottenuto in questo modo la partecipazione all’Esc. Con un aspetto non irrilevante: potrà contare sulle preferenze degli italiani, a differenza degli ‘avversari', perché il regolamento dell’Eurovision impedisce di votare per l’artista in gara per la propria nazione. Così come Emma Muscat, che rappresenterà Malta, dove è nata, ma è stata lanciata da ‘Amici' di Maria De Filippi e ha un contratto con Warner Music Italy. Sul palco del Teatro Nuovo di Dogana, in diretta su San Marino Rtv che ha organizzato l’evento assieme a Media Evolution e alla Segreteria di Stato per il Turismo, e davanti alla giuria presieduta da Mogol e al maestro Peppe Vessicchio che ha assistito alla serata tra il pubblico, Achille Lauro ha portato Stripper: "Un brano punk rock, forse, diciamo, di genere abbastanza indefinito come tutto quello che ho fatto nella mia carriera. Un pezzo femminista, dove c’è il dualismo tra uomo e donna, racconta il fatto di sentirsi donna e di non avere problemi al giudizio esterno". Tra citazioni nel testo per Like a virgin, Thriller, Personal Jesus, All I need is love, London calling, Nessuno mi può giudicare e così via, ‘Stripper’ ha ottenuto anche il premio per il miglior brano radiofonico, mentre quello della critica è andato all’esordiente Mate con ‘Dna'.

Zia Mara

Una bella soddisfazione, per Achille Lauro. Ma anche per Mara Venier, che come è noto adora il cantante. E non a caso, zia Mara ha addirittura aperto la puntata di oggi, domenica 20 febbraio, di Domenica In in onda su Rai 1 proprio sulla vittoria di Achille Lauro a San Marino. Una vera passione, quella della conduttrive veneta per l'artista fresco dall'ultima apparizione a Sanremo 2022, apparizione condita dalle polemiche per il finto battesimo inscenato sul palco dell'Ariston.

I finalisti

Diciotto i finalisti, suddivisi tra big ed esordienti, presentati da Senhit e Jonathan: tra i volti noti Ivana Spagna (Seriously in love), Valerio Scanu (Io credo) e Alberto Fortis con Tony Cicco e la band romana Deshedus (Sono un uomo). Sul podio internazionale, con Achille Lauro, il dj turco-olandese Burak Yeter & Alessandro Coli (More than you) e, dal Regno Unito, Aaron Sibley (Pressure). Ospiti d’onore Albano Carrisi, che ha riproposto I cigni di Balaka, già protagonista di una querelle per plagio con Michael Jackson, e ‘We'll live it all again’, con cui prese parte all’Eurofestival nel ‘76 assieme a Romina Power («L’anno prossimo - anticipa - voglio festeggiare i miei quasi 80 anni a Sanremo») e Mirko Casadei, per un omaggio al padre Raoul a quasi un anno dalla scomparsa, dopo lo sfogo su Fb della sorella Mirna che aveva criticato il Festival di Sanremo per non averlo ricordato nemmeno con una parola o un applauso. Soddisfatto il Segretario di Stato Federico Pedini Amati: Una Voce per San Marino è stato fra i trend topic di Twitter e il Titano gioca ora una carta di spessore all’Eurovision Song Contest, manifestazione rilanciata in grande stile anche grazie alla vittoria dei Maneskin lo scorso anno con Zitti e buoni. "Crediamo in questo progetto - dice il ministro - e vogliamo subito cominciare a pensare alla prossima edizione. Si è parlato troppo male di San Marino negli anni passati, vogliamo che se ne parli in chiave positiva. Siamo uno Stato piccolo ma generoso, con un turismo che ha tanti segreti da scoprire".

Lauro, le accuse e l''assoluzione del sacerdote dopo Sanremo

Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis, ha 31 anni, e don Ottaviani
Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis, ha 31 anni, e don Ottaviani
Se a qualcuno aveva suonato addirittura come 'eretica' la  performance senremese con tanto di auto battesimo, non a non a un prete della provincia di Lucca, che sui social aveva preso  le difese di Achille Lauro e al contempo criticato gli attacchi che considera bigotti. E lo fatto con parole che sono come una ventata di aria fresca in una stanza rimasta chiusa per troppo tempo. “È il suo mestiere apparire e far scena con canzoni, trucchi e abbigliamento che per tanti sono schifezze per altri uno che ci sa fare a farsi notare. - le parole di don Nando Ottaviani, parroco da più di vent’anni della provincia di Lucca - . Achille Lauro è una persona che racconta la sua vita come può e come sa fare. Tanti di noi si mascherano in svariati modi. Tanti di noi si nascondono dietro la religione non proprio per seguirne i veri valori che comporta quel cammino, ma solo per prassi cristiana. Il cristiano lo è fino in fondo se segue ciò che il Signore ha detto e fatto. Ma soprattutto se si impegna a cercare il Signore e di volerlo trovare nel fratello che vede tutti i giorni. Se ci fermiamo alle regole, agli schemi, ai soli riti esteriori, senza amare e credere veramente ciò che essi trasmettono, ‘avoglia’ a scandalizzarci quando altri provano a portarceli via. E se ce li portano via o vengono banalizzati è perché non siamo capaci di farli vivere in noi e in mezzo a noi, ma di usarli a nostro uso e consumo”. Una posizione, la sua, rappresentativa di una parte della Chiesa, quanto grande non sta a noi dirlo, che vuole liberarsi da certi dogma, che lei stessa sente come decontestualizzati e che per questo hanno un effetto dissuasore, nel senso che allontanano.

Don Ottaviani: “Esagerato condannarlo. Io l’ho trovato emozionante”

Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis, ha 31 anni
Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis, ha 31 anni
Don Ottaviani, intervistato da Luce!, aveva ribadito quanto scritto sul suo profilo Facebook, aggiungendo aggiunge: “Trovo esagerato condannare il gesto del cantante. Al contrario, io l’ho trovato emozionante. Era evidente che per lui fosse un gesto liberatorio con cui poter dire, a tutti, ‘Eccomi. Sono questo’. L’acqua è da sempre strumento di purificazione e la chiesa non è fatta solo per i Santi. Gesù si è dato per tutti”. E a chi ha guardato a quel gesto con disprezzo e sguardo giudicante, vuole dire: “Basta legiferare con condanne e strapparsi le vesti di fronte a queste cose. Non siamo ai tempi delle Crociate. Dovremmo scandalizzarci per altro, per esempio di fronte allo sventolare di rosari, vangeli e immaginette sacre da parte di politici che poi, di risposta alla loro fede sbandierata, lasciano che le persone muoiano in mare”. Ogni riferimento è puramente casuale, o forse no. “Noi stessi, per primi, prendiamo i nostri simboli in maniera leggera. Quanti cristiani chiedono il battesimo, consapevoli e convinti di quello che fanno?”.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2022

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto