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Achille Lauro, dopo Sanremo parteciperà all’Eurovision 2022 con l’inedito “Stripper”

di LUCIA LAPI -
20 febbraio 2022
72nd Sanremo Music Festival

72nd Sanremo Music Festival

Achille Lauro parteciperà all’Eurovision 2022 con l’inedito “Stripper” rappresentando San Marino: “Una grande opportunità per regalare alla mia musica e alle mie performance un palcoscenico di livello internazionale. Grazie di cuore a San Marino, 'l'antica terra della libertà', per avermi invitato alla primissima edizione del proprio festival e aver reso possibile tutto ciò. Ci vediamo a Torino", le sue parole. "Ma che stupida voglia che ho" IL VIDEO [video width="848" height="480" mp4="https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/02/achille1.mp4"][/video] "Una grandissima opportunità per affacciarsi a un pubblico internazionale, ci metteremo dieci anni di esperienza". Achille Lauro, superfavorito alla vigilia e in pole anche per i bookmaker, commenta felice, ma non sorpreso, la vittoria alla prima edizione di ‘Una Voce per San Marino', aperta a tutti i cantanti «senza limitazioni di cittadinanza e di lingua del brano", che lo porta di diritto all’Eurovision Song Contest in programma a Torino dal 10 al 14 maggio: ‘sfiderà’ i 'Brividi'' di Mahmood e Blanco, vincitori di Sanremo 2022, dove Lauro con ‘Domenica' si è fermato alla 14/a posizione.

La polemica

Boss Doms: “Il bacio con Achille Lauro è stato un messaggio di libertà. Amate chi volete”

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"Siamo amici», dice, glissando sulle polemiche via social che lo accusano di ‘furbata' per avere ottenuto in questo modo la partecipazione all’Esc. Con un aspetto non irrilevante: potrà contare sulle preferenze degli italiani, a differenza degli ‘avversari', perché il regolamento dell’Eurovision impedisce di votare per l’artista in gara per la propria nazione. Così come Emma Muscat, che rappresenterà Malta, dove è nata, ma è stata lanciata da ‘Amici' di Maria De Filippi e ha un contratto con Warner Music Italy. Sul palco del Teatro Nuovo di Dogana, in diretta su San Marino Rtv che ha organizzato l’evento assieme a Media Evolution e alla Segreteria di Stato per il Turismo, e davanti alla giuria presieduta da Mogol e al maestro Peppe Vessicchio che ha assistito alla serata tra il pubblico, Achille Lauro ha portato Stripper: "Un brano punk rock, forse, diciamo, di genere abbastanza indefinito come tutto quello che ho fatto nella mia carriera. Un pezzo femminista, dove c’è il dualismo tra uomo e donna, racconta il fatto di sentirsi donna e di non avere problemi al giudizio esterno". Tra citazioni nel testo per Like a virgin, Thriller, Personal Jesus, All I need is love, London calling, Nessuno mi può giudicare e così via, ‘Stripper’ ha ottenuto anche il premio per il miglior brano radiofonico, mentre quello della critica è andato all’esordiente Mate con ‘Dna'.

Zia Mara

Una bella soddisfazione, per Achille Lauro. Ma anche per Mara Venier, che come è noto adora il cantante. E non a caso, zia Mara ha addirittura aperto la puntata di oggi, domenica 20 febbraio, di Domenica In in onda su Rai 1 proprio sulla vittoria di Achille Lauro a San Marino. Una vera passione, quella della conduttrive veneta per l'artista fresco dall'ultima apparizione a Sanremo 2022, apparizione condita dalle polemiche per il finto battesimo inscenato sul palco dell'Ariston.

I finalisti

Diciotto i finalisti, suddivisi tra big ed esordienti, presentati da Senhit e Jonathan: tra i volti noti Ivana Spagna (Seriously in love), Valerio Scanu (Io credo) e Alberto Fortis con Tony Cicco e la band romana Deshedus (Sono un uomo). Sul podio internazionale, con Achille Lauro, il dj turco-olandese Burak Yeter & Alessandro Coli (More than you) e, dal Regno Unito, Aaron Sibley (Pressure). Ospiti d’onore Albano Carrisi, che ha riproposto I cigni di Balaka, già protagonista di una querelle per plagio con Michael Jackson, e ‘We'll live it all again’, con cui prese parte all’Eurofestival nel ‘76 assieme a Romina Power («L’anno prossimo - anticipa - voglio festeggiare i miei quasi 80 anni a Sanremo») e Mirko Casadei, per un omaggio al padre Raoul a quasi un anno dalla scomparsa, dopo lo sfogo su Fb della sorella Mirna che aveva criticato il Festival di Sanremo per non averlo ricordato nemmeno con una parola o un applauso. Soddisfatto il Segretario di Stato Federico Pedini Amati: Una Voce per San Marino è stato fra i trend topic di Twitter e il Titano gioca ora una carta di spessore all’Eurovision Song Contest, manifestazione rilanciata in grande stile anche grazie alla vittoria dei Maneskin lo scorso anno con Zitti e buoni. "Crediamo in questo progetto - dice il ministro - e vogliamo subito cominciare a pensare alla prossima edizione. Si è parlato troppo male di San Marino negli anni passati, vogliamo che se ne parli in chiave positiva. Siamo uno Stato piccolo ma generoso, con un turismo che ha tanti segreti da scoprire".

Lauro, le accuse e l''assoluzione del sacerdote dopo Sanremo

Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis, ha 31 anni, e don Ottaviani

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Se a qualcuno aveva suonato addirittura come 'eretica' la  performance senremese con tanto di auto battesimo, non a non a un prete della provincia di Lucca, che sui social aveva preso  le difese di Achille Lauro e al contempo criticato gli attacchi che considera bigotti. E lo fatto con parole che sono come una ventata di aria fresca in una stanza rimasta chiusa per troppo tempo. “È il suo mestiere apparire e far scena con canzoni, trucchi e abbigliamento che per tanti sono schifezze per altri uno che ci sa fare a farsi notare. - le parole di don Nando Ottaviani, parroco da più di vent’anni della provincia di Lucca - . Achille Lauro è una persona che racconta la sua vita come può e come sa fare. Tanti di noi si mascherano in svariati modi. Tanti di noi si nascondono dietro la religione non proprio per seguirne i veri valori che comporta quel cammino, ma solo per prassi cristiana. Il cristiano lo è fino in fondo se segue ciò che il Signore ha detto e fatto. Ma soprattutto se si impegna a cercare il Signore e di volerlo trovare nel fratello che vede tutti i giorni. Se ci fermiamo alle regole, agli schemi, ai soli riti esteriori, senza amare e credere veramente ciò che essi trasmettono, ‘avoglia’ a scandalizzarci quando altri provano a portarceli via. E se ce li portano via o vengono banalizzati è perché non siamo capaci di farli vivere in noi e in mezzo a noi, ma di usarli a nostro uso e consumo”. Una posizione, la sua, rappresentativa di una parte della Chiesa, quanto grande non sta a noi dirlo, che vuole liberarsi da certi dogma, che lei stessa sente come decontestualizzati e che per questo hanno un effetto dissuasore, nel senso che allontanano.

Don Ottaviani: “Esagerato condannarlo. Io l’ho trovato emozionante”

Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis, ha 31 anni

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Don Ottaviani, intervistato da Luce!, aveva ribadito quanto scritto sul suo profilo Facebook, aggiungendo aggiunge: “Trovo esagerato condannare il gesto del cantante. Al contrario, io l’ho trovato emozionante. Era evidente che per lui fosse un gesto liberatorio con cui poter dire, a tutti, ‘Eccomi. Sono questo’. L’acqua è da sempre strumento di purificazione e la chiesa non è fatta solo per i Santi. Gesù si è dato per tutti”. E a chi ha guardato a quel gesto con disprezzo e sguardo giudicante, vuole dire: “Basta legiferare con condanne e strapparsi le vesti di fronte a queste cose. Non siamo ai tempi delle Crociate. Dovremmo scandalizzarci per altro, per esempio di fronte allo sventolare di rosari, vangeli e immaginette sacre da parte di politici che poi, di risposta alla loro fede sbandierata, lasciano che le persone muoiano in mare”. Ogni riferimento è puramente casuale, o forse no. “Noi stessi, per primi, prendiamo i nostri simboli in maniera leggera. Quanti cristiani chiedono il battesimo, consapevoli e convinti di quello che fanno?”.