Amore Lgbt censurato e 'I love you' tradotti con casti 'Ti voglio bene'. Le contraddizioni del politically correct in tv

di MARIANNA GRAZI -
11 settembre 2021
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Censura televisiva e polemiche: ci risiamo. Qualche giorno fa, durante i "Seat Music Awards", show in diretta su Rai1 condotto da Carlo Conti e Vanessa Incontrada, giunto ormai al quindicesimo anno, il duo comico Pio e Amedeo ha vinto il Premio "per aver innovato il linguaggio televisivo e saper cogliere le sfaccettature della vita quotidiana". Gli stessi che, in passato, su un'altra emittente, si erano scagliati contro il 'politically correct' esibendosi in un lungo monologo in cui, tra le altre affermazioni, una in particolare aveva fatto gridare da più parti all'omofobia:

Il duo comico Pio e Amedeo

"Nemmeno ric****ne si può dire più, ma è sempre l'intenzione il problema. Così noi dobbiamo combattere l'ignorante e lo stolto. Se vi chiamano ric****ni, voi ridetegli in faccia perché la cattiveria non risiede nella lingua e nel mondo ma nel cervello: è l'intenzione. L'ignorante si ciba del vostro risentimento". Dopo alcune settimane di scontri social e mediatici, però, il polverone aveva finito per disperdersi, fino al giorno della premiazione ai SMA. Sul palco, il duo, è tornato a scagliarsi contro uno dei maggiori detrattori, che da un altro palco (il Concertone del primo maggio) aveva denunciato la politica ambiguamente 'censoria' della tv di Stato. Ovviamente parliamo di Fedez (qui l'approfondimento su Luce!) I due comici, ricevendo il premio, hanno voluto tornare sulla questione: "Se Pio e Amedeo sono su Rai Uno vuol dire che la Rai è libera. Nessuno si è permesso di venire da noi a chiedere 'ragazzi che dite?', uno poi arriva in diretta e dice quello che pensa, non è che arriva un bodyguard a prenderti e cacciarti dal palco. Qualcun altro avrebbe potuto fare così senza fare tante polemiche, dai Federico (Fedez, ndr) non si fa la polemica e poi 'Op fai swipe' e si vende i prodotti 'compra lo smalto che ho fatto io'… Insomma applauso alla Rai che non ci ha censurato".

Una scena dell'episodio 18x15 della serie "Supernatural"

Senza entrare nel merito della polemica tra gli artisti, è interessante però portare alla luce quello che passa inosservato dietro, appunto, al polverone mediatico. Qualche giorno prima, su un'altra rete della tv di Stato, Rai4, è stato messo in atto un vero e proprio atto di censura nei confronti dell’amore LGBTQ+: nel mandare in onda l'episodio 18 della 15esima - e ultima - stagione della serie "Supernatural", la dichiarazione d’amore dell’angelo Castiel al protagonista Dean è state totalmente edulcorata. L'angelo, praticamente in lacrime, si ritrova a dire all’altro "I love you", come sanno tutti i fan che hanno visto la serie in lingua originale. Peccato che, in italiano, sebbene l'espressione a seconda del contesto possa essere tradotta in diversi modi, è stata tradotta con un casto "Ti voglio bene", facendo insorgere online tutta la fanbase di "Supernatural". L’attore che interpreta Castiel, Misha Collins, ha addirittura fatto un video in cui ha tenuto a specificare: "Ciao Italia, ti amo. L’amore è amore in qualsiasi lingua". Un caso, è forse un po' eccessivo parlare di censura, si potrebbe pensare. Peccato che non sia affatto un caso isolato, in Rai (per non parlare di altre emittenti). L'utente di Twitter @ElsShankly ha raccolto vari casi in cui la tv di Stato si è premurata di edulcorare o censurare del tutto scene che riguardano l’amore omosessuale e in generale le identità LGBTQ+. Ecco alcuni esempi:
  • L'8 dicembre 2008 Rai2 manda in onda "Brokeback Mountain" tagliando due scene di sesso tra i protagonisti, due uomini
  • Il 7 settembre 2011 Rai1 non trasmette un episodio di "Un ciclone in convento" in cui si vede un matrimonio omosessuale
  • Il 1° maggio 2015 al Concertone allo Stato Sociale viene impedito di far baciare sul palco 5 coppie omosessuali
  • L'8 luglio 2016 Rai2 censura un episodio de "Le regole del delitto perfetto" dove si vede l'amore tra due personaggi maschili
"Purtroppo quello che è successo oggi non è un caso isolato - ha scritto l'utente Twitter che ha realizzato la raccolta -  e questi sono solo alcuni esempi, fare finta di nulla peggiorerà questa situazione già preoccupante. L'omofobia e la censura in questo Paese sono dei grandi elefanti nella stanza". E non possiamo che essere d'accordo con lui.