
01. i registi
Ad una coppia di registi e scrittori iraniani, Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha, che hanno il loro film "My Favourite Cake" in concorso al festival di Berlino – una delle manifestazioni cinematografiche più importanti al mondo – le autorità iraniane hanno tolto il passaporto, negando loro quindi l’espatrio e la possibilità di partecipare all'evento per parlare del loro prodotto alla stampa internazionale. Non solo: dovranno affrontare un processo in relazione al loro lavoro come artisti e come filmmakers.
"La Berlinale è un festival che si impegna per la libertà di parola, la libertà di espressione e la libertà delle arti, per tutte le persone in tutto il mondo", aggiungono gli organizzatori. I direttori del festival, l’italiano Carlo Chatrian – già direttore del festival di Locarno – e Mariette Rissenbeek aggiungono: "Chiediamo alle autorità iraniane di restituire i passaporti e di cancellare ogni restrizione che impedisca a Maryam Maghaddam e a Behtash Sanaeeha di raggiungere questo febbraio Berlino e gli altri registi e attori provenienti da tutto il mondo, per poter presentare il loro film ‘My Favorite Cake’ al concorso della Berlinale 2024".
"My Favourite Cake" è focalizzato sulla storia di una donna settantenne, Mahin, la cui solitaria routine viene sconvolta da un incontro inatteso. Lili Farhadpour interpreta il ruolo di Mahin; fa parte del cast anche uno dei più importanti attori iraniani, Esmaeel Mahrabi. Il film è una coproduzione fra Iran, Francia, Svezia e Germania. È sostenuto da molti istituti cinematografici pubblici: lo Swedish Film Institute, il CNC Aide aux cinema du monde, l’Institut Français, Eurimages e da Arte, la catena televisiva franco/tedesca per le produzioni d’autore.

Un'immagine del film "My Favourite Cake"
L'Iran alla Berlinale
Il festival cinematografico di Berlino sta per aprire i suoi dieci giorni di proiezioni, dal 15 al 25 febbraio. È un festival da sempre molto attento ai temi sociali e politici, in particolare negli ultimi anni agli sviluppi del cinema e della società iraniani: l’Orso d’oro del 2020 a "Il male non esiste" di Mohammad Rasoulof ne è una prova, così come quello 2015 a "Taxi Teheran" di Jafar Panahi e quello a "Una separazione" di Ashgar Farhadi nel 2011. Sul proprio sito, la Berlinale ha lanciato un appello molto netto: "Il festival è sotto shock e sconvolto per il fatto che a Moghaddam e Sanaeeha potrebbe essere impedito di recarsi a Berlino per presentare il loro film e incontrare il loro pubblico", si legge nella home page della kermesse cinematografica.
Gli iraniani hanno vinto, nel 2021, il premio del pubblico con "Ballad of a white cow"
I film dei registi Moghaddam e Sanaeeha
Il precedente film dei due registi, "Ballad of a Whte Cow", presentato in competizione al festival del cinema di Berlino del 2021, vinse il premio del pubblico. "My Favourite Cake" è stato cofinanziato dal Berlinale World Cinema Fund, un fondo di sviluppo per progetti cinematografici legato proprio al festival berlinese. La coppia – lo scrive il sito Deadline – ha scoperto di non potere uscire dal Paese quando si era recata all’aeroporto di Tehran alla fine di settembre, per prendere un volo per Parigi e seguire la postproduzione del film.
"My favourite cake"