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D.i.Re contro Michelle Hunziker: “Centri antiviolenza sempre attivi durante il Covid”

Donne in rete contro la violenza smentisce la conduttrice televisiva che, ospite a Verissimo, aveva sottolineato come i centri durante la pandemia fossero fermi a differenza della sua associazione, Doppia Difesa. Dopo la smentita la showgirl ha chiesto scusa

di CHIARA CARAVELLI -
4 marzo 2024
Michelle Hunziker a Verissimo

Michelle Hunziker a Verissimo

“Non ci siamo fermate neanche durante il Covid, quando tutti i centri antiviolenza giustamente erano fermi”. Ospite ieri della trasmissione Verissimo di Silvia Toffanin, Michelle Hunziker, ha parlato così in riferimento alla sua associazione, Doppia difesa, un progetto che la conduttrice televisiva porta avanti dal 2007 insieme all’avvocatessa Giulia Bongiorno.

“Non siamo una fondazione fantasma, anzi. Noi operiamo e se c’è qualcuno che ha lottato per avere due leggi, uno sullo stalking e ‘codice rosso’, quella è Doppia Difesa. Certe volte bisogna stare attente a gettare fango su realtà che ci mettono tanto cuore”, ha detto la showgirl in risposta alle accuse mosse nei suoi confronti dalla giornalista Selvaggia Lucarelli, che ha più volte criticato l’operato dell’associazione.

Tornando alla frase pronunciata dall’ex modella svizzera, è frutto della cosiddetta disinformazione perché, durante la pandemia, i Centri antiviolenza sono rimasti aperti e non hanno mai interrotto la loro attività di ascolto, aiuto e accoglienza delle donne con o senza figli. Quelli impegnati in progetti di accoglienza in emergenza, 24 ore su 24, hanno continuato a intervenire raggiungendo le donne negli ospedali, nelle stazioni dei carabinieri o nei commissariati per fare colloqui di sostegno e offrire, quando richiesta, ospitalità.

“La dimostrazione – così in una nota la D.i.Re (Donne in rete contro la violenza) – di quanto le affermazioni di Hunziker siano frutto di un’imperdonabile disinformazione, è contenuta nei numeri del monitoraggio che abbiamo svolto durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. Dal 2 marzo al 5 aprile 2020 i centri antiviolenza D.i.Re sono stati contattati complessivamente da 2.867 donne, di cui 806 (28%) non si erano mai rivolte prima ai presidi della rete. L’incremento delle richieste di supporto, rispetto alla media mensile registrata con l’ultimo rilevamento statistico del 2018, pari a 1.643, è stato del 74,5 per cento”.

Per questo motivo, l’associazione “alla luce della palese infondatezza delle dichiarazioni ascoltate ieri sera a Verissimo, chiede a Mediaset di rettificare con urgenza quanto riferito da Hunziker, al fine di non disconoscere l’enorme lavoro svolto ininterrottamente dalle operatrici dei centri antiviolenza nella difficile fase di emergenza sanitaria”.

Dopo l’affondo dell’associazione, sono arrivate le scuse immediate proprio dell’attrice e conduttrice televisiva: “Volevo semplicemente fare riferimento all'estrema difficoltà di continuare a prestare aiuto alle donne vittime di violenza – spiega in una nota la 47enne – e di continuare a essere per loro un punto di riferimento durante la pandemia. Mi scuso pertanto per aver erroneamente usato l'aggettivo ‘tutti’ riguardo ai centri antiviolenza e ho il massimo rispetto e apprezzamento nei confronti di tutti i centri che aiutano le donne”.

Una risposta con cui la Hunziker, in qualche modo, ci ha messo una pezza. Anche se, per la prossima volta, soprattutto su temi così delicati di cui lei stessa si occupa sarebbe opportuno informarsi meglio.