Lina Galore ha vinto Drag Race Italia 2023. È lei la nuova "Italia’s Next Drag Superstar”, premiata durante il gran finale della terza stagione del programma più colorato e scintillante della tv. Nell'episodio conclusivo, disponibile dal 29 dicembre su Paramount+ in Italia e su WOW Presents Plus in tutto il resto del mondo, la giuria ha incoronato Galore come vincitrice e, al secondo posto, Melissa Bianchini, la prima drag queen transgender a far parte del cast della trasmissione. Quest'ultima, nata brasiliana e naturalizzata cittadina italiana, vive e lavora a Roma come performer e costumista ed è una delle queen simbolo dello storico locale Muccassassina.
Questa terza stagione del programma conferma il successo del format anche in Italia, nato sul modello del RuPaul's Drag Race, il reality show più popolare della storia, con 27 Emmy Awards, esportato nel resto del mondo. Quella nel Belpaese è la più recente versione internazionale del franchise di successo in anteprima quest'anno, dopo Drag Race Mexico, Brasil e Germany.
Chi è Lina Galore
"Out of Drag" è Giovanni Montuori, 34enne avellinese che vive e lavora a Milano; un "ragazzo sensibile, abbastanza intelligente, molto introspettivo, anche se abbastanza estroverso" - così si descrive, che nella vita di tutti i giorni ha un impiego da consulente di strategie di comunicazione e produttore digitale. Poi, però, c'è lei, l'altra faccia della medaglia, Lina Galore. Salita alla ribalta nel 2019, il suo nome d'arte rende omaggio a Lina Sastri, l'attrice napoletana che ha interpretato Ninuccia in "Natale in Casa Cupiello", un film che le ricorda le sue origini. “Volevo un nome che avesse un significato emotivo per me e, anche se è molto italiano, suonava bene in inglese". Il cognome Galore, che significa "in abbondanza", lo ha invece ereditato dalla sua madre drag ed ex fidanzato, Sissy Galore. Parlando degli esordi ha raccontato: “Iniziare a fare la drag con il proprio partner è una fortunato perché non si sente la preoccupazione del giudizio degli altri. Ciò che conta di più, dopo tutto, è il sostegno di coloro che amiamo”. Dietro l’idea di Lina Galore c’è sempre un riferimento a un personaggio di vecchi cartoni animati: il suo trucco è intenzionale, quasi per farla diventare qualcosa che chiunque può facilmente disegnare, scatenando la propria immaginazione. Ma la sua cifra assoluta è il sarcasmo, con cui saprebbe vincere anche la resistenza più ardua e con cui ha conquistato i favori della giuria che l'ha incoronata vincitrice del talent."Fare la drag è un atto di coraggio"
"Perché faccio la drag queen? Perché mi rende felice". Non ha dubbi e lo dimostra anche sul palco. Partecipare al programma, infatti, per lei ha rappresentato un'opportunità di condividere la sua arte ancora più liberamente e onestamente con tutti, compresi i suoi cari. Per lei indossare quei panni, la parrucca, il trucco, esibirsi e mostrare la propria arte è "un atto di estremo coraggio politico e uno strumento di rappresentazione, elemento fondamentale per la sopravvivenza in una società eteronormativa.Se anche solo un giovane, vedendo una mia esibizione, trova il coraggio di essere sé stesso, allora quella parrucca vale fino all'ultimo euro speso (e io spendo davvero tanto per le mie parrucche!) - ha raccontato di sé la regina della terza stagione di Drag Race Italia -. Adoro il mondo della commedia femminile, specialmente se questa commedia assume la forma di un corpo sexy e sinuoso, un corpo da cui ci si aspetterebbero - a causa del patriarcato - soltanto ammiccamenti e frivolezze. Tutte le immagini, creature e personalità che rientrano in questo specifico universo sono per me fonte di ispirazione".Visualizza questo post su Instagram