Fare cinema rispettando l’ambiente? Con “Eco Set” applicato a “Ghiaccio” l’utopia diventa realtà

di ETTORE MARIA COLOMBO -
1 ottobre 2021
Fridays For Future global climate action day in Berlin

Fridays For Future global climate action day in Berlin

Nei film il clima ha preso il posto degli alieni… È possibile realizzare un film ‘eco-sostenibile’? Sembra un film di fantascienza, non lo è. Vediamo – anche se ormai più stando seduti comodamente sul ‘divano’ di casa, grazie alle tante produzioni che, durante e dopo la pandemia, vanno ‘in onda’ sui canali generalisti e satellitari – film avveniristici, o futuristici, o distopici, in cui l’ambiente - e il suo degrado, il suo dolore, il suo degradamento verso mondi sempre peggiori – sono ‘protagonisti’ di film, serie tv, home video, molto di più dei ‘cattivi’ alieni o marziani di cui hanno, ormai, preso il posto, nella scala delle ‘paure’ del nostro tempo, l’alba del Terzo MillennioE’ il clima – e il cambiamento climatico, e il suo continuo, drammatico, perenne peggioramento – a essere diventato il nostro vero incubo quotidiano. Altro che ‘alieni’ o marziani. Del resto, anche nel remake di un geniale e distopico film come Dune’, da poco al cinema, è proprio un ambiente ‘corrotto’ il vero ‘Nemico’. Un film può (e deve) essere ‘eco-sostenibile’ Ma se questa è non la Fantascienza, ma la Realtà, non ci chiediamo mai se un film possa – e ‘debba’ - essere sostenibile non solo economicamente, come è giusto che sia, ma anche dal punto di vista dell’ambiente. Eppure, ormai, per necessità o per virtù, tutte le grandi aziende – statali e private – investono in progetti green ed ecosostenibili. Perché il cinema no? Perché, ovviamente, costa, ma non solo anche per la mancanza di una ‘cultura’ dell’ambiente che avrà pure conquistato migliaia di giovani, grazie a Greta Thunberg, e non solo a lei, e anche tanti ‘Potenti’ della Terra (Capi di Stato e di Governo, Ue, Usa, all’appello manca, di fatto, solo la Cina e, in parte la Russia e l’India…), ma che non riesce a ‘conquistare’ le grandi major hollywoodiane come pure le grandi case editrici di film, home video, serie tv, etcetera, etcetera. Eppure, direbbe Gene Wilder in ‘Frankestein junior’, “si può fare!” e ora vi dimostriamo come. Il progetto “Eco set” di “Casa La Rossa” e “Tenderstories” Il progetto “Eco set”, presentato a Roma, ha lo scopo di rispondere affermativamente alla domanda, curando la realizzazione ‘eco’ di una produzione prima, durante e dopo le riprese. “Eco set” è, infatti, un nuovo e innovativo modello nella produzione e realizzazione di film (e non solo) e fornisce delle ‘linee guida’ per rendere ecosostenibile il set cinematografico. Ideato e progettato dalla casa di produzione tv “La Casa Rossa” e da “Tenderstories”, si può definire come un “campione zero” (il che ricorda molto da vicini il ‘paziente zero’ dei film sui virus…), cioè come il punto di partenza per il raggiungimento di nuovi standard applicabili al mondo del cinema e della produzione di cinema, Il progetto pilota “Eco set” – progetto che la Luiss Business School ha osservato e accompagnato da un punto di vista scientifico – rappresenta di sicuro il frutto di un percorso di innovazione, sia manageriale sia sociale. Il passaggio fondamentale e basilare è quello di formare il personale del mondo del cinema e di educarlo alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente che ci circonda. Ma come si fa? Attraverso una gestione controllata delle risorse, limitando gli sprechi, applicando una corretta differenziazione dei rifiuti, limitando tutti quei materiali e strumenti ad alto inquinamento che rendono ‘non ecologico’ un film o una serie tv.

La troupe di Ghiaccio

Il progetto pilota: “Ghiaccio” e i suoi importanti partner

Belle parole, si potrebbe dire, ma la pratica? Eccola. Il modello “Eco Set” è stato già applicato nella produzione del film “Ghiaccio” di Alessio de Leonardis e Fabrizio Moro, grazie agli investimenti di una serie di importanti partner come Coni, Fastweb, Luiss, MakeGreen, Sant’Anna e Renexia Recharges, società del Gruppo Renexia. Inoltre, viene spiegato nella conferenza stampa, “All’interno della produzione del film “Ghiaccio”, MakeGreen ha contribuito al progetto Eco set col cosiddetto BIO-Catering”.

Il Bio-Catering: sul set ‘a chilometro zero’… Ma cosa intendiamo per Bio-Catering? Si tratta di un catering che utilizza soltanto materie prime biologiche e equosolidali o a ‘chilometro zero’, carni da allevamento non intensivi, packaging bio-compostabile, porzioni corrette per evitare lo spreco alimentare, menu studiato per avere un impatto ambientale minimo rispetto ai menu standard a cui siamo abitua4 sui set”, ha spiegato Beniamino Giampaolo, ceo di MakeGreen. Sponsor green  I pareri dei fondamentali sponsor sono entusiasti. Acqua Sant’Anna spiega che “si è sempre distinta in soluzioni ecosostenibili: in primis il lancio di Bio Bolle, la prima bottiglia di acqua minerale 100% vegetale, una speciale bottiglia prodotta con il biopolimero IngeoTM di origine vegetale, che si dissolve in meno di 80 giorni nei siti di compostaggio industriale”: è la bottiglietta proprio utilizzata nella produzione di “Ghiaccio”, riducendo al minimo il consumo di plastica”. Fastweb dice di “essere felice di supportare con il Coni un progetto ambizioso che accomuna due grandi passioni di Fastweb, la sostenibilità e lo sport. Con questa sponsorizzazione desideriamo sostenere nuovi modelli di sostenibilità ambientale che ci auguriamo possano trovare una completa attuazione in virtù delle loro caratteristiche fortemente innovative”, dice Anna Lo Iacono, senior manager of sustainability di Fastweb. “Abbiamo aderito a questo progetto perché ci ha convinto dall’inizio”, spiega Andrea Porchera, responsabile relazioni istituzionali del Gruppo Renexia. “In un momento di ripresa e ripartenza generale, vogliamo dare un segnale positivo e contribuire a quest’opera realizzata con un’attenzione par4colare alla sostenibilità. L’idea del set a basso impatto è in linea con la nostra filosofia che prevede la progettazione e gestione di impianti energetici da fonti rinnovabili nel massimo rispetto dell’ambiente”. La Casa Rossa: produrremo solo film green “In questa fase storica la crisi ambientale deve rimanere un monito nell’agire di tutti i giorni; cosciente di questo, La Casa Rossa ha deciso di gestire il set del suo primo film e di quelli futuri, con uno sguardo tutto green, nella speranza che non sia l’unica, ma di ispirazione per altre realtà”. In fondo, il Futuro non è così lontano da noi. Con un po’ di rispetto per l’ambiente (e per il clima) in più potrebbe persino non diventare ‘distopico’.