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Home » Spettacolo » Fedez e J-Ax lanciano Love Mi, un concerto (gratuito) per aiutare i bambini con disturbi neurologici

Fedez e J-Ax lanciano Love Mi, un concerto (gratuito) per aiutare i bambini con disturbi neurologici

Dopo aver fatto la pace, i due cantanti hanno annunciato un festival di musica che si terrà in piazza Duomo a Milano martedì 28 giugno. I fondi raccolti saranno donati a TOG (Together to go), una onlus diventata centro di eccellenza nella riabilitazione dei bimbi affetti da patologie neurologiche commplesse

Remy Morandi
23 Maggio 2022
fedez e j ax concerto love mi milano

fedez e j ax concerto love mi milano

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Fedez e J-Ax hanno fatto pace. Dopo la foto dell’abbraccio su Instagram, i due cantanti sono già tornati a collaborare e hanno annunciato Love Mi, un super concerto che si terrà in Piazza Duomo a Milano martedì 28 giugno. Il festival, al quale parteciperanno artisti del calibro di Tananai, Ariete, Mara Sattei, Tedua e molti altri ancora, sarà completamente grauito e i fondi raccolti – grazie a un numero solidale che verrà attivato appositamento per l’evento – saranno donati dalla Fondazione Fesez E.T.S. a Tog (Together to go), una onlus diventata centro di eccellenza nella riabilitazione dei bambini affetti da disturbi e patologie neurologiche complesse.

J Ax e Fedez presentano Love Mil, un super concerto a Milano per aiutare i bambini con patologie neurologiche (Foto Ansa)

Love Mi, il concerto a Milano per aiutare i bambini con patologie neurologiche

Il concerto Love Mi – il prossimo 28 giugno in piazza Duomo a Milano – vedrà sul palco, oltre a Fedez e J-Ax, anche i seguenti artisti: Tananai, Rhove, Paky, Dargen D’Amico, Shiva, Ghali, Ariete, Myss Keta, Nitro, Mara Sattei, Miles, Rose Villain, Tedua. E ci saranno anche: Rosa Chemical, Beba, Paulo, Cara, Frada, Mydrama e altri ospiti ancora.

“Questa iniziativa è un’occasione dalla duplice valenza: da una parte un concerto gratuito che permette a tutte le persone di poter fruire di un vero e proprio festival musicale e dall’altra partecipare collettivamente a un’iniziativa benefica per un progetto, il nuovo centro TOG, che sarà un fiore all’occhiello per la nostra città”, ha dichiarato Fedez durante la conferenza stampa di presentazione a Palazzo Reale, aggiungendo: “Sono felicissimo di aver dedicato le mie energie a questa iniziativa e dopo questa esperienza mi impegnerò a fare sempre di più”.

La locandina di Love Mi, il super concerto organizzato da Fedez e J-Ax in Piazza Duomo a Milano per il prossimo 28 giugno

“Attraverso la musica del grande concerto che faremo a scopo benefico, la mia Milano, che ha sempre dimostrato di essere un’eccellenza in tutto, ci permette ancora una volta di essere migliori e di far parte di un bellissimo progetto a favore di chi ha bisogno”, ha detto invece J-Ax. “Il significato di quel giorno che vivremo insieme non sarà solo fatto di canzonette ma di vivere con gioia quel palco nella spearanza di regalare a questi bambini un futuro migliore“.

Per coloro che non potranno essere in Piazza Duomo il concerto sarà trasmesso dalle 19:00 in diretta su Italia 1, partner ufficiale di Love Mi e in streaming su Mediaset Infinity.

Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez (32 anni), nella foto postata su Instagram dopo l’intervento all’addome

Fedez e il tumore: “Non ho dovuto fare la chemio, sono stato fortunato”

Nel corso della conferenza stampa, Fedez è tornato a parlare anche del tumore al pacreas. “Mi ritengo parecchio fortunato. È arrivato l’esame istologico. Il tumore era molto raro – ha detto il cantante -, è quello di Steve Jobs, la fortuna è che non ha una classificazione in cancerogeno benigno ma in G1, G2 e G3. Il mio era G1, il che vuol dire ‘tanto culo’“. Fedez ha poi spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione del festival Love Mi che la malattia “non ha preso i linfonodi e non avevo micro metastati, per cui non ho dovuto fare chemioterapia. Al 90% posso dire che va tutto bene. È come se vedessi il mondo a colori”.

“È stata un’operazione importante – ha aggiunto Fedez – sono stati rimossi duodeno, cistifellea, pancreas e un pezzo di intestino ma sto facendo attività fisica e mi ritengo molto molto fortunato”. Il cantante ha quindi spiegato alcune sue parole dei giorni scorsi riguardo alla malattia: “Mi sono permesso di dire che l’amore per la famiglia è la cura più forte, ma ci sono state persone che hanno storto il naso. Io volevo solo ringraziare le persone che mi sono vicine, non volevo dire che l’amore sostituisce la medicina”, ha precisato Federico.

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Nell’amichevole contro la Colombia, la Nazionale femminile degli Stati Uniti ha dimostrato ancora una volta quanto è all’avanguardia e ha fatto esordire Carson Pickett, giocatrice nata senza una parte del braccio sinistro. 

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Di Edoardo Martini ✍

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  • Il suo desiderio, più che legittimo, è semplicemente quello di partecipare al Jova Beach party di Viareggio, a settembre, insieme ai suoi amici. Eppure Enrico, classe 1965, padre di due meravigliosi figli adottivi e costretto su una sedia a rotelle dal 1988, non è riuscito a fare quello che tutto il resto della sua comitiva ha fatto con pochi semplici click sul sito di Ticketone: acquistare il suo biglietto. 

“Per noi disabili cose come questa sarebbero troppo semplici. Forse non tutti sanno che la realtà è che, se una persona nelle mie condizioni desidera partecipare a un qualsiasi evento, solitamente gli viene richiesto di individuare per conto proprio gli organizzatori, cercare sul rispettivo sito le indicazioni sulla modalità di richiesta dei biglietti (che variano da organizzatore ad organizzatore) e in fine allegare alla domanda di partecipazione il certificato di invalidità e un documento d’identità. Mai ci è permesso di usare le piattaforme online ad acquisto diretto come Ticketone.

Mi sono sentito ulteriormente discriminato: oltre ai miei limiti fisici mi sono dovuto scontrare con ulteriori ostacoli rappresentati da procedure imposte da persone che non hanno la minima idea di cosa significhi la parola ‘inclusione‘. E quello che più mi ha sorpreso è che questi limiti siano arrivati in abbinamento ad un evento di Jovanotti, che ritengo un paladino dell’inclusione. Mi chiedo se lui sia a conoscenza di tutto questo e cosa ne pensi in tal caso”.

Il racconto di Enrico nell’intervista a cura di Caterina Ceccuti ✍

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  • “Per cantare ho affrontato un lungo percorso di logopedia, ma voglio fare della musica un posto più inclusivo. 

Mi chiamo Francesco, in arte Brazzo, sono sordo e nella vita faccio rap”. In una frase, lo specchio di una vita in salita. La fatica di imparare a cantare senza poter ascoltare nulla se non “le vibrazioni delle casse”, gli anni della logopedia e la voglia di mettere in versi la realtà, le battaglie per il riconoscimento della propria comunità e la denuncia sociale.

Brazzo nasce a Taranto in una famiglia di sordi da tre generazioni e si trasferisce a Milano nel 2008.

“Già da bambino desideravo cantare solo che mi sentivo imbarazzato per il fatto che un sordo potesse cantare. Ho iniziato a parlare a cinque anni, all’inizio non parlavo molto bene e ho affrontato un lungo percorso di logopedia. Poi a trent’anni avevo questo desiderio lasciato nel cassetto e ho deciso di lanciarmi”.

Quando rappa – e rappa bene – lo fa anche attraverso la lingua dei segni. Nel 2020 ha partecipato a Italia
Fedez e J-Ax hanno fatto pace. Dopo la foto dell'abbraccio su Instagram, i due cantanti sono già tornati a collaborare e hanno annunciato Love Mi, un super concerto che si terrà in Piazza Duomo a Milano martedì 28 giugno. Il festival, al quale parteciperanno artisti del calibro di Tananai, Ariete, Mara Sattei, Tedua e molti altri ancora, sarà completamente grauito e i fondi raccolti - grazie a un numero solidale che verrà attivato appositamento per l'evento - saranno donati dalla Fondazione Fesez E.T.S. a Tog (Together to go), una onlus diventata centro di eccellenza nella riabilitazione dei bambini affetti da disturbi e patologie neurologiche complesse.
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