Jenna Ortega racconta la sua esperienza con il lato oscuro del web. La star di “Mercoledì”, 21 anni, nell'ultimo episodio del podcast “The Interview” realizzato dal New York Times e pubblicato il 24 agosto, ha raccontato cosa pensa dell’Ai dei social media. In particolare si è soffermata sull’impatto negativo che hanno avuto questi strumenti nel suo lavoro di attrice.
“Odio l'intelligenza artificiale”, ha detto Ortega nel podcast. “... Se mi è piaciuto essere una 14enne e aprire un account Twitter perché dovevo farlo, e vedere contenuti sconci modificati di me da bambina? No. È terrificante. È disgustoso”. E ancora “È sbagliato. È uno schifo”, ha aggiunto. “Ecco il problema, però: abbiamo aperto il vaso di Pandora (e scoperto che) è quello che è. Ora è là fuori. Dovremo affrontarne le conseguenze”. La piattaforma X (ex Twitter) non ha finora commentato né risposto alle richieste di chiarimenti, ma questo genere di siti affermano di adottare misure per prevenire la diffusione di contenuti illegali.
Tuttavia la giovanissima attrice ha ammesso che l'intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata anche per fare “cose incredibili”, come “rilevare il cancro al seno” prima della sua progressione. “È una cosa bellissima... Limitiamoci a questo”, ha affermato, aggiungendo: “Vorrei che [l'IA] fosse usata con buone intenzioni, ma si potrebbe dire di tutto e di più”.
Nella puntata del podcast, l'attrice di “Beetlejuice Beetlejuice” ha poi raccontato di aver deciso di cancellare alcuni dei suoi account sui social, tra cui X, perché tantissime persone le inviavano immagini esplicite di sé stesse. “Uno dei primi, il primo DM che ho aperto quando avevo 12 anni era una foto non richiesta dei genitali di un uomo, e quello è stato solo l’inizio”, ha proseguito Jenna Ortega. “Ho finito per cancellarmi circa due o tre anni fa a causa dell'afflusso, dopo l'uscita di “Wednesday”, di queste immagini e foto assurde”.
Una scelta, quella di eliminare i suoi profili, che è stata anche fortemente criticata. in molti sostengono che avrebbe dovuto mantenere attivi i suoi account per “costruire” la sua “immagine pubblica”, ma l’arrivo delle foto di lei da bambina in versione sexy create con l’AI hanno consolidato la sua decisione. Sui social “Facevo dichiarazioni politiche o personali o parlavo solo di entusiasmo per il lavoro, e poi mi ritrovavo con queste cose – spiega –. È stato disgustoso e mi ha fatto stare male. Mi ha fatto sentire a disagio”. “Così un giorno mi sono svegliata e ho pensato: 'Oh, non ne ho più bisogno'. Così l'ho abbandonato” conclude. E confessa di stare ancora “imparando a ‘proteggersi’” da questo genere di attacchi.