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Artista amato, uomo controverso: la doppia faccia di Kanye West sui palchi in Italia

Dalle polemiche ai palchi per ritrovare pubblico e credibilità. Il presente del discusso cantante hip hop

di GIOVANNI BALLERINI -
16 febbraio 2024
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A differenza delle strategie della attuale comunicazione degli uffici stampa, che incominciano a strombazzare le date dei concerti di gran lunga in anteprima e di quelle dei booking, che aprono le prevendite mesi e mesi prima, Kanye West fa come al solito a modo suo. Come dimostra l’aver appena annunciato due concerti, o meglio due Hi-Fi audio experience, che si terranno a breve in Italia.

A differenza di quanto successo per l’evento previsto alla RCF Arena di Reggio Emilia lo scorso ottobre, che alla fine saltò, stavolta i live sono stati confermati e il rapper, musicista, produttore e stilista statunitense sarà il 22 febbraio a Milano, al Forum di Assago e il 24 febbraio a Bologna, o meglio alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno.

Sfumato il concerto di Kanye West. La produzione: tempi troppo stretti
Sfumato il concerto di Kanye West. La produzione: tempi troppo stretti

Il nuovo disco

I due eventi sono legati alla promozione dell’ultimo album di Kanye West, che da un po’ (dal 2021) ha deciso di farsi chiamare semplicemente Ye. Il disco, che è uscito l’8 febbraio ed è stato realizzato con la collaborazione con il cantante Ty Dolla Sign, si chiama “Voltures 1” e nel primo giorno dall’uscita si è piazzato al primo posto degli album più ascoltati su Spotify. Il brano più ascoltato del disco, “Talking”, ha totalizzato sinora 12,5 milioni di ascolti. Un buon risultato, ma non eccezionale, visto che le cifre sono inferiori a quelle realizzate da alcune canzoni reduci dall’ultimo Festival di Sanremo, ma Ye avrà tempo di rifarsi. Almeno si spera, visto che la sua popolarità pare stia passando un periodo di appannamento a causa delle sue esternazioni fuori luogo.

I dissapori con Taylor Swift

Taylor Swift  (Ansa)
Taylor Swift (Ansa)

La pensa così anche Taylor Swift, che sembra non aver gradito la presenza di West all’ultimo Super Bowl dei record (l’hanno seguito 123 milioni e mezzo di spettatori negli Stati Uniti), anche se poi Ye e signora, la ventinovenne australiana di origini italiane Bianca Censori, in realtà pare fossero seduti distanti, in settori diversi dello stadio, ma fra loro le aspre discussioni si rinnovano da 15 anni, da quando West irruppe sul palco degli Mtv Video Music Awards, contestando la vittoria della Swift come Best Female Video per il brano “You belong with me”.

Va detto che molti altri artisti la pensano come la cantautrice e attrice statunitense e che, dopo essere stato per anni celebrato come uno dei migliori e più acuti rapper al mondo, il turbinio di critiche che avvolge i reiterati atteggiamenti di West sta creando più di una crepa nella considerazione che la gente ha oggi per questo divo.

Anche se Ye ha ancora una popolarità smisurata e l’appoggio di milioni di fan, sono infatti sempre di più quelli (come Jamie Lee Curtis e l’ex moglie Kim Kardashian, solo per fare due nomi) che lo criticano per le sue esternazioni espresse in un periodo particolare e divisivo, come quello che tutto il mondo sta attraversando a causa della guerra fra Israele a Hamas e quelle fra Russia e Ucraina.

Dai commenti antisemiti alle foto di Bianca Censori 

Difficile, quasi impossibile, non mettere all’indice le insistenti dichiarazioni antisemite e di negazionismo dell'Olocausto del rapper che, per altro, è uso arricchire queste sue già discutibili tesi nei post dei social e nelle interviste, con frasi sessiste, atteggiamenti apertamente machisti e persino convinte rivendicazioni complottiste. Per non parlare poi delle foto che pubblica per mettere in mostra la moglie, poco vestita. E questo non è l’unico atteggiamento nei suoi confronti che fa discutere. 

Nonostante il grande zoccolo duro di fan che continuano a farsi esaltare dal suo hip hop evoluto, è come se il suo talento musicale fosse ormai in secondo piano, rispetto al giudizio del pubblico e di tanti suoi colleghi verso l’uomo, verso le sue travagliate convinzioni, verso il suo voler schierarsi sempre e comunque dalla parte dei conservatori estremi. Questo non vuol dire che stia imboccando il viale del tramonto. Anzi.