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Lady Oscar, l’eroina che ha infranto gli stereotipi di genere compie 50 anni e torna al cinema

La trama del film animato sul mito transgender è ancora top secret ma nel trailer sono state mostrate alcune scene tratte dal celebre manga

di MAURIZIO COSTANZO -
15 settembre 2022
Lady Oscar, l’eroina che ha infranto gli stereotipi di genere compie 50 anni e torna al cinema

Lady Oscar, l’eroina che ha infranto gli stereotipi di genere compie 50 anni e torna al cinema

Avrebbe voluto un cuore senz’armatura Lady Oscar, uno di quelli che, come capita a tutti, ogni tanto è felice e ogni tanto si ammala. Desiderato non vedere sempre lo stesso ospite seduto alla sua tavola, a pranzo e a cena: la solitudine. Avrebbe barattato la sua vita agiata con una qualunque altra vita infinitamente più umile, purché onesta, purché libera del peso della menzogna, come quando si porta nella pancia un figlio segreto. Avrebbe desiderato non rimanere o far restare gli altri sempre sulla porta della sua vita: ma ogni tanto farli entrare, anche senza bussare, anche senza invito. Le sarebbe piaciuto concedersi il lusso di non essere sempre perfetta e impeccabile, ma qualche volta mostrarsi anche impertinente, capricciosa e ragazzina. E soprattutto avrebbe desiderato le braccia forti e tenere di un padre, dentro cui provare il sollievo di non essere per forza grande, saggia e coraggiosa. Dentro cui abbandonarsi, sentirsi bella, accolta e amata nonostante i difetti di carne. Dentro cui trovare la pace nonostante i cortocircuiti di sogni e pensieri. E, invece, ogni carezza mancata è stata per la giovane Oscar una lezione di rigore e desiderio. Perché il suo destino era un altro: essere fedele alla Regina Maria Antonietta, per poi succedere a suo padre in qualità di Comandante della Guardia Reale di Versailles.
Il leggendario manga "Versailles no Bara" diventa un film di anime (Instagram)

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Quando Riyoko Ikeda la disegnò, la fece di una bellezza rara, con uno sguardo velato da una certa malinconica nostalgia di qualcosa. Scelse la deriva della Rivoluzione francese, tra personaggi che si agitavano in cerca di giustizia, per compiere una sua personale rivoluzione nel mondo dei manga. Preferì al personaggio chiave della Regina Maria Antonietta la 'scandalosa' storia di Oscar François de Jarjayes, destinata a sfidare, infrangere, sovvertire gli stereotipi di genere. Le 40 puntate che arrivarono in Italia nel 1982 anche col titolo ‘Le rose di Versailles’, la consacrarono in un baleno tra le eroine più amate, e così è stato per intere generazioni di telespettatori. Oggi che Lady Oscar compie cinquant’anni, ha deciso di farsi un bel regalo: tornare in televisione. Ma questa volta non attraverso una serie, bensì con un vero e proprio film animato, di cui ancora si sa pochissimo. Nel trailer sono state mostrate alcune scene tratte dal manga, ma è probabile che si sappia qualcosa di più in occasione della mostra che a Tokyo celebrerà l’anniversario del 50esimo.
Oscar François de Jarjayes, per tutti semplicemente Lady Oscar

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Per chi non l’ha mai dimenticata, questa pellicola sarà l’occasione giusta per concedersi un tuffo nel passato e nei ricordi d’infanzia. Per i più giovani, un’opportunità da non lasciarsi sfuggire per conoscere una storia diventata cult. Fu il padre di Oscar, infatti, a decidere per lei il corso della sua vita. Non avendo avuto il figlio maschio che tanto desiderava, la crebbe come un uomo, le insegnò a usare la spada e a combattere, intrappolandola per sempre nei doveri di corte. Da parte sua, indossando quell’uniforme che nascondeva i seni, la ragazza diceva addio al suo essere donna, superando di fatto ogni confine di genere. Ma pur nella vita lussuosa che a Versailles si consumava tra intrighi di palazzo e relazioni amorose, la giovane Comandante non rimase mai indifferente alle sofferenze del popolo francese. Trovò la morte rimanendo ligia ai suoi doveri, concedendosi al suo Andrè Grandier solo alla fine, dopo che quell’amore sopravvissuto in un modo che nessuno sa, si era trascinato in silenzio per tutta la loro vita che poteva, e doveva, essere altro. La storia di Oscar François de Jarjayes è dunque una favola triste, che 50 anni fa si è chiusa con la promessa di un’alba nuova, da qualche parte. E che ora, mezzo secolo dopo, sta per riaprirsi al cinema.