Lina Simons: "La società mette in crisi chi come me ha più etnie"

La cantante, italonigeriana Lina Simons, è la nuova rivelazione di Apple Music: "Nella mia musica emergono tutte le mie identità"

di LISA GIORNI -
29 novembre 2023
credits T.J.Roderick

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"Nelle mie canzoni ci sono le mie origini partenopee ma canto anche in inglese e in italiano". Queste le parole di Pasqualina de Simone, in arte Lina Simons, nata a Pozzuoli da madre nigeriana e padre italiano. Cresciuta a Cerreto Sannita, un piccolo paese nella provincia di Benevento, lei e sua mamma erano le uniche donne nere a vivere lì. Da adolescente ha prodotto molti vlog e video satirici su Facebook, in cui parlava degli stereotipi che i "white italians" hanno sugli afroitaliani. Da quel momento ha cominciato a dimostrare la capacità di trattare argomenti sociali importanti, primo tra tutti il razzismo, con la freschezza e la simpatia che la contraddistinguono. La 25enne dopo il diploma, si è trasferita a Londra dove ora lavora e si è laureata in Imprenditoria e Business della musica. Assieme a Mine Music ha pubblicato il suo primo album P.a.s. Ha inoltre partecipato al Miami Festival 2022 ottenendo un grandissimo successo di critica e di pubblico, che le ha consentito di partecipare anche al Tough As You Festival lo stesso anno.

Lina Simons nuova stella di Up Next Italia

Lina Simons recentemente è entrata a far parte del roster Up Next Italia di Apple Music, unendosi ad alcuni dei più interessanti e promettenti artisti del panorama musicale odierno. Il programma ha già visto come protagonisti Anna, Rose Villain, Alfa, Samu Spina, Ditonellapiaga e molti altri.
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Nel 2023, il programma di Up Next di Apple Music è entrato nel suo settimo anno. Il vasto roster globale del programma include invece talenti nominati ai Grammy e lodati dalla critica come Billie Eilish, Bad Bunny, 6lack, Daniel Caesar, Greta Van Fleet, Khalid, Amy Shark, Sabrina Claudio, Sigrid e tanti altri. Il team editoriale di Apple Music seleziona un cantante da promuovere, utilizzando tutta la forza della piattaforma per farlo conoscere al suo crescente pubblico globale di appassionati di musica. Lina sei la nuova artista scelta da Up Next Italia di Apple Music, programma che promuove le personalità artistiche del nuovo panorama musicale italiano. Che significato ha questo riconoscimento per la tua carriera? "Non lo so spiegare a parole. Come qualsiasi artista emergente è sempre bello quando ti vengono riconosciuti certi spazi, perché significa che stai facendo qualcosa di buono. Il fatto che ci sia io che rappresento gli italiani di seconda generazione è bello, significa tanto da un punto di vista culturale per quanto riguarda il Paese, dice molto rispetto a come stanno evolvendo le cose. Dal punto di vista personale è uno spettacolo". In passato è stato assegnato a famosi artisti nazionali, come Alfa, Anna, Rose Villain, e internazionali: a quali di questi ti ispiri?
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Il primo album dell'artista

"Ci sono varie fonti di ispirazione per quanto riguarda la mia musica. La prima è Azealia Banks, che a me piace tantissimo. È stata una delle prime donne rapper a livello internazionale che io abbia ascoltato e che mi ha fatto entrare nel mondo dell'hip hop e non solo, perché anche Azealia è un misto di stili che io adoro. Per quanto riguarda i cantanti del programma Up Next ci sono stati tantissimi artisti che sono stati nominati e che io ammiro. Anna, ad esempio, ha portato alcuni elementi che prima in Italia non c'erano e quindi lo apprezzo. Lei è molto giovane e fare una cosa del genere non è stato sicuramente facile. Ci sono tantissimi altri cantanti a cui mi ispiro, che non hanno nulla a che fare con l'hip hop, tipo Aretha Franklin". Sei nata a Pozzuoli, da madre nigeriana, hai studiato e lavori a Londra, ci sono quindi tante influenze nella tua persona, possiamo ritrovarle anche nella tua musica? In quale di queste identità ti riconosci di più? "Decisamente, credo che quella sia la particolarità delle mie canzoni. Nella mia musica ci sono le mie origini partenopee, appunto Pozzuoli. Il fatto che canto pezzi in napoletano, passando all'italiano, all'inglese. Si possono ritrovare tutti questi elementi. Non c'è un'identità in cui mi riconosco di più, è strano. Da qua nascono le crisi di molte persone che hanno più di un'etnia, perché vivi in Italia e magari e le persone dicono: 'Ah, però non sei tanto italiana', poi vai dalla counterpart nigeriana, e ti dicono: 'Ah però si vede che non c'è quella cosa'. Sai che c'è, a me piace quest'abilità che effettivamente io mi sento bene in entrambi gli elementi. È innegabile il fatto che quando mi trovo in queste due realtà si vede che ne faccio parte, nella mia musica porto quel qualcosa di diverso, in più". Nei tuoi testi tratti il tema del razzismo, ne sei mai stata vittima? "Si, ci sono stati tanti episodi che ho vissuto di razzismo, ti devo dire la verità, la maggior parte in Italia perché lì sono nata e cresciuta. Qui in Inghilterra, a Londra non mi è mai successo. È una città multietnica, dove ci sono tantissime culture. In Italia, ad esempio a Milano, non ho mai vissuto episodi di razzismo, dipende da dove vai".
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La cantante entra a far parte di Up Next Italia

Sei una delle donne rapper che si stanno affermando nel panorama musicale italiano. C'è ancora un divario tra maschi e femmine in questo genere musicale. Cosa pensi a riguardo? "Purtroppo si, è palpabile proprio, chi dice il contrario mentirebbe. Solo se fai un calcolo di quante donne rapper conosci in Italia e conti invece gli uomini. Il fatto che stiamo emergendo vuol dire che un cambiamento c'è stato, il che non è ancora sufficiente, non è ancora abbastanza, per colmare il divario dobbiamo farne ancora di strada. Il fatto che ci sia un'apertura, da inguaribile ottimista, la vedo come una cosa positiva perché vuol dire che c'è una disponibilità da parte della gente, della cultura a livello di cambiamento. Il gap purtroppo c'è in Italia, si lotta per cambiare queste cose e far sì che si trovino più esponenti, più persone che quando accendi la radio dici: 'Ah io mi ritrovo in questa persona'. Personalmente da donna rapper quando ho dovuto trovare delle figure che mi rappresentassero ho cercato all'estero. Prima ti ho nominato Azealia Banks, ma lei è americana, è molto lontana dalla mia cultura italiana. Mi sarebbe piaciuto trovare qualche donna rapper italiana che potesse ispirarmi. Adesso è bello se nel mio piccolo posso fare la mia parte". Hai studiato e attualmente lavori a Londra, ma vorresti tornare in Italia? Quali sono i tuoi progetti futuri? "Mi sono laureata l'anno scorso, quel periodo della mia vita è finito, bello e spensierato. Non lo so, mi piace tornare in Italia ogni tanto. Se dovessi pensare a viverci in maniera stabile credo che mi mancherebbe Londra. Questa città mi ha dato tanto, quello che l'Italia non ha potuto darmi in un certo senso, e mi dispiace. Dovrei tornarci stabilmente per risponderti. In generale l'obiettivo di continuare ad affermarmi nel panorama musicale italiano, ovviamente ci saranno diverse mosse da dover fare e progetti da rilasciare: eventi, nuova musica".