Rita Pavone: “Fin da bambina mi dicevano che non ero bella”

La cantante intervistata da Claudia Conte a ‘Cambiare si può. Storie di successo al femminile', ha parlato della sua vita privata e non solo: “Mi dicevano che ero troppo piccola e che non ero bella. Chissenefrega, io faccio la cantante e credo di essere stata all'altezza del mio ruolo”

di CHIARA CARAVELLI -
25 maggio 2024
Rita Pavone

Rita Pavone

“Papà credeva ciecamente in me, mi diceva che potevo essere amata o odiata, ma comunque non avrei mai ricevuto solo indifferenza. Ho conosciuto il body shaming già da bambina; mi dicevano che ero troppo piccola e che non ero bella. Chissenefrega, io faccio la cantante e credo di essere stata all'altezza del mio ruolo”. A parlare è Rita Pavone con una rivelazione rilasciata durante un'intervista a ‘Cambiare si può. Storie di successo al femminile', programma ideato e condotto da Claudia Conte, in onda ogni venerdì alle 21 su Rai Isoradio.

Nel corso dell’intervista, la cantante si è sbottonata non solo sulla sua carriera personale, ma anche su episodi riguardanti la sua vita privata, come appunto l’aver subito body shaming fin da piccola e poi proseguito nella sua prima parte di percorso artistico. La voce de ‘Il ballo del mattone’ ha poi toccato anche altri argomenti: tra questi, ha parlato della difficoltà degli artisti di oggi di costruirsi una carriera che possa durare nel tempo, ma anche delle maggiori opportunità che hanno di essere seguiti. "I ragazzi dei talent di oggi – le sue parole – sono molto fortunati e non se ne rendono conto. Prima si faceva gavetta per riuscire a farsi vedere, ora sono facilitati dall'opportunità televisiva che ti dà un pubblico che non immaginavi di poter avere. Qualche volta pensano di essere già arrivati, ma in realtà arrivare è facilissimo, il difficile è rimanere. Devono imparare a tenere in mano questa occasione e trattarla come un cristallo; fragile ma bellissimo”.