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Home » Spettacolo » Sanremo, omaggio a Raffaella Carrà: ‘Ballo Ballo’, storia d’amore e di emancipazione femminile

Sanremo, omaggio a Raffaella Carrà: ‘Ballo Ballo’, storia d’amore e di emancipazione femminile

Sul palco dell’Ariston durante la serata finale spazio all'anteprima del musical dedicato alla cantante, vera icona della cultura pop in tutto il mondo. La produttrice: "Artista che è stata ispirazione per le donne di ogni generazione"

Letizia Cini
5 Febbraio 2022
Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni, è scomparsa il 5 luglio 2021 e Roma, a 78 anni

Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni, è scomparsa il 5 luglio 2021 e Roma, a 78 anni

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Cantante, attrice, presentatrice diventata una icona della cultura pop in tutto il mondo. Si è spenta alle 16.20 del 5 luglio dello scorso anno, Raffaella Carrà, dopo una malattia di cui pochi erano a conoscenza. Attrice, presentatrice, soubrette e cantante, la regina della tv italiana aveva 78 anni. L’ultimo suo post sui social risale al 18 giugno, giorno del suo compleanno: “Il vostro affetto mi commuove, vi abbraccio e vi auguro un estate con ritorno alla normalità”.

Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni, è scomparsa il 5 luglio 2021 e Roma, a 78 anni
Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni, è scomparsa il 5 luglio 2021 e Roma, a 78 anni

E invece…l’annuncio della sua morte, fatto dal suo ex compagno e amico inseparabile Sergio Japino, in platea per lei durante la serata del Festival di Sanremo 2022: “Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre“. Nelle sue ultime volontà, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per le sue ceneri. Unanime il cordoglio del mondo dello spettacolo nel salutare colei che il festival di Sanremo celebra come una popstar internazionale che ha segnato un’epoca.

L’omaggio di Sanremo

A lei Sanremo dedica il più grande omaggio: sul palco dell’Ariston durante la serata finale, spazio a un vero e proprio tributo dedicato a Raffella Carrà, mito della musica e della televisione italiana. Legata all’anteprima mondiale del musical Ballo Ballo, tratto dal film Explota Explota, la  sorpresa propone 16 ballerini in scena e l’amichevole coordinamento artistico di Sergio Iapino.

 Raffaella Carrà con Sergio Japino, ex compagno ed amico inseparabile

Raffaella Carrà con Sergio Japino, ex compagno ed amico inseparabile

Sulle note di indimenticabili brani portati al successo da Raffaella Carrà – Ballo Ballo, A far l’amore comincia tu, Rumore, Fiesta, riarrangiati ad hoc dal maestro Leonardo De Amicis – e con l’ultimo cameo cinematografico dell’artista, apparso nel film di Nacho Alvarez, cui il musical Ballo Ballo si ispira, andranno così in scena le coreografie firmate per l’occasione da Laccio – uno dei giovani direttori artistici e coreografi italiani più eclettici e poliedrici – con l’amichevole coordinamento artistico di Sergio Iapino, in platea.

Il progetto

Un progetto in esclusiva per il Festival di Sanremo, una ideale “apertura“ del tour globale che, restrizioni pandemiche permettendo, debutterà tra fine 2023 ed inizio 2024, per poi trasferirsi sui principali palcoscenici di tutto il mondo. “Questo musical – il primo in Italia prodotto da una donna – vuol essere un antidoto naturale contro il lungo periodo pandemico che tanto tristemente ha colpito la collettività, penalizzando anche i teatri e lo spettacolo dal vivo in generale. È energia pura – spiega Valeria Arzenton, fondatrice del gruppo ZedLive, che ha acquisito i diritti esclusivi in ambito musical – che si irradia al mondo attraverso i successi e lo sguardo sorridente di Raffaella. Un’opera italiana fatta di bellezza, talento ed eccellenza, destinata a calcare i palcoscenici internazionali di maggior prestigio. Oggi più che mai sentiamo il peso e l’onore di rappresentare un’opera che celebrerà per sempre la musica, la classe, l’ironia e la vitalità di Raffaella Carrà, un’artista che è stata icona, mito e ispirazione per me e per moltissime donne di ogni generazione“.

 

Progetto internazionale

Omaggio alla signora della tv, Raffaella Carrà sul palco dell’Ariston, per la 72esima edizione del Festival di Sanremo. Un musical Ballo Ballo tributo alla Carrà, fortemente voluto da Amadeus e dal direttore di Raiuno Stefano Coletta. Il musical, in anteprima mondiale, è tratto dal film Explota Explota. “Si tratta di un progetto internazionale – sottolinea Valeria Arzenton – . Non poteva essere che un palcoscenico prestigioso come quello del Teatro Ariston per annunciare al mondo questo musical che vogliamo inaugurare in Italia e portare in giro in tutto il mondo. Questo progetto nasce da una grande energia e passione che Raffaella ha trasmesso a tutti noi. Grandissima donna, ognuno di noi porta dentro di sé un pezzo di Raffaella: non poteva esserci occasione migliore per omaggiarla, farla rivivere nei palcoscenici di tutto il mondo”.

 Correva il 1982, nella sigla di ’Fantastico 3’ Raffaella Carrà eseguiva ’Ballo ballo’

Correva il 1982, nella sigla di ’Fantastico 3’ Raffaella Carrà eseguiva ’Ballo Ballo’

Sulle note degli indimenticabili brani portati al successo da Raffaella Carrà, andranno in scena le emozionanti coreografie firmate per l’occasione da Laccio – uno dei giovani direttori artistici e coreografi italiani più eclettici e poliedrici – con il coordinamento artistico di Sergio Iapino.

“E’ una storia d’amore, anche di emancipazione femminile, una favola moderna. Dopo Sanremo inizia la grande sfida di mettere in scena il grande musical, portando la bellezza dappertutto – conclude Valeria Arzenton – . Raffaella è un’icona, racconta che bisogna lottare e credere in ciò che si fa, che bisogna essere liberi”.

Il tour debutterà tra fine 2023 ed inizio 2024, per poi trasferirsi sui principali palcoscenici di tutto il mondo.

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  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
  • La second hand, ossia l’oggetto di seconda mano, è una moda che negli ultimi anni sta diventando sempre più un’abitudine dei consumatori. Accumulare roba negli armadi, nei cassetti, in cantina, non è più un disagio che riguarda soltanto chi soffre di disposofobia, ossia di chi è affetto da sindrome dell’accumulatore compulsivo. Se l’acquisto è l’unica azione che rende felice l’uomo moderno, non riuscire a liberarsene è la condanna di molti.

Secondo quanto emerge dall’Osservatorio Second-hand Economy 2021, realizzato da BVA Doxa per Subito.it, sono 23 milioni gli italiani che, nel 2021, hanno fatto ricorso alla compravendita di oggetti usati grazie alle piattaforme online. Il 52% degli italiani ha comprato e/o venduto oggetti usati, tra questi il 15% lo ha fatto per la prima volta. L’esperienza di compravendita online di second hand è quella preferita, quasi il 50% degli affari si conclude online anche perché il sistema di vendita è simile a un comune eCommerce: internet è il canale più veloce per quasi la metà dei rispondenti (49%), inoltre offre una scelta più ampia (43%) e si può gestire comodamente da casa (41%). Comprare second hand diventa una sana abitudine che attrae ogni anno nuove persone, è al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più messi in atto dagli italiani (52%) – preceduto sempre dalla raccolta differenziata (94%) e l’acquisto di lampadine a LED (71%) –, con picchi ancora più alti di adozione nel 2021 da parte dei laureati (68%), di chi appartiene alla generazione Z (66%), di chi ha 35-44 anni (70%) e delle famiglie con bambini (68%). 

Ma perché concretamente si acquista l’usato? Nel 2021 le prime tre motivazioni che inducono a comprare beni usati sono: il risparmio (56%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2020), l’essere contrari agli sprechi e credere nel riuso (49%) e la convinzione che la second hand sia un modo intelligente di fare economia e che rende molti oggetti più accessibili (43%). 

✍E tu? Hai mai comprato accessori oppure oggetti di seconda mano? Cosa ne pensi?

#lucenews #lucelanazione #secondhand #vintage
  • È iniziata come una sorta di sfida personale, come spesso accade tra i ragazzi della sua età, per testare le proprie capacità e resistenza in modo divertente. Poi però, per Isaac Ortman, adolescente del Minnesota, dormire nel cortile della sua casa è diventata una missione. 

“Non credo che la cosa finisca presto, potrei anche continuare fino all’università – ha detto il 14enne di Duluth -. È molto divertente e non sono pronto a smettere”. 

Tanto che ormai ha trascorso oltre 1.000 notti sotto le stelle. Il giovane, che fa il boy scout, come una specie di moderno Barone Rampante ha scoperto per caso il piacere di trascorrere le ore di sonno fuori dalle mura di casa, persino quando la temperatura è scesa a quadi 40 gradi sotto lo zero. Tutto è iniziato circa tre anni fa, nella baita della sua famiglia a 30 miglia da casa, diventando ben presto una routine notturna. Il giovane Ortman ricorda bene il giorno in cui ha abbandonato la sua camera da letto per un’amaca e un sacco a pelo, il 17 aprile 2020, quando era appena in prima media: “Stavo dormendo fuori dalla nostra baita e ho pensato: ‘Wow, potrei provare a dormire all’aperto per una settimana’. Così ho fatto e ho deciso di continuare”. 

“Non si stanca mai: ogni notte è una nuova avventura“, ha detto il padre Andrew Ortman, 48 anni e capo del suo gruppo scout. 

Sua mamma Melissa era un po’ preoccupata quella notte, lei e il padre gli hanno permesso di continuare la sua routine. “Sa che deve entrare in casa se qualcosa non va bene. Dopo 1.000 notti, ha la nostra fiducia. Da quando ha iniziato a farlo, è cresciuto sotto molti aspetti, e non solo in termini di statura”, dice orgogliosa. 

“Non lo sto facendo per nessun record o per una causa, mi sto solo divertendo. Ma con il ragazzo che dorme in Inghilterra, credo si possa dire che si tratta di una gara non ufficiale”, ha detto Isaac riferendosi all’adolescente inglese Max Woosey, che ha iniziato la sua maratona di sonno all’aperto il 29 marzo 2020, con l’obiettivo di raccogliere fondi per un ospedale che cura un suo anziano amico.

#lucenews #isaacortman #minnesota #boyscout
Cantante, attrice, presentatrice diventata una icona della cultura pop in tutto il mondo. Si è spenta alle 16.20 del 5 luglio dello scorso anno, Raffaella Carrà, dopo una malattia di cui pochi erano a conoscenza. Attrice, presentatrice, soubrette e cantante, la regina della tv italiana aveva 78 anni. L’ultimo suo post sui social risale al 18 giugno, giorno del suo compleanno: “Il vostro affetto mi commuove, vi abbraccio e vi auguro un estate con ritorno alla normalità".
Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni, è scomparsa il 5 luglio 2021 e Roma, a 78 anni
Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni, è scomparsa il 5 luglio 2021 e Roma, a 78 anni
E invece...l’annuncio della sua morte, fatto dal suo ex compagno e amico inseparabile Sergio Japino, in platea per lei durante la serata del Festival di Sanremo 2022: “Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre“. Nelle sue ultime volontà, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per le sue ceneri. Unanime il cordoglio del mondo dello spettacolo nel salutare colei che il festival di Sanremo celebra come una popstar internazionale che ha segnato un’epoca.

L'omaggio di Sanremo

A lei Sanremo dedica il più grande omaggio: sul palco dell’Ariston durante la serata finale, spazio a un vero e proprio tributo dedicato a Raffella Carrà, mito della musica e della televisione italiana. Legata all’anteprima mondiale del musical Ballo Ballo, tratto dal film Explota Explota, la  sorpresa propone 16 ballerini in scena e l’amichevole coordinamento artistico di Sergio Iapino.
 Raffaella Carrà con Sergio Japino, ex compagno ed amico inseparabile

Raffaella Carrà con Sergio Japino, ex compagno ed amico inseparabile
Sulle note di indimenticabili brani portati al successo da Raffaella Carrà - Ballo Ballo, A far l’amore comincia tu, Rumore, Fiesta, riarrangiati ad hoc dal maestro Leonardo De Amicis - e con l’ultimo cameo cinematografico dell’artista, apparso nel film di Nacho Alvarez, cui il musical Ballo Ballo si ispira, andranno così in scena le coreografie firmate per l’occasione da Laccio - uno dei giovani direttori artistici e coreografi italiani più eclettici e poliedrici - con l’amichevole coordinamento artistico di Sergio Iapino, in platea.

Il progetto

Un progetto in esclusiva per il Festival di Sanremo, una ideale “apertura“ del tour globale che, restrizioni pandemiche permettendo, debutterà tra fine 2023 ed inizio 2024, per poi trasferirsi sui principali palcoscenici di tutto il mondo. “Questo musical - il primo in Italia prodotto da una donna - vuol essere un antidoto naturale contro il lungo periodo pandemico che tanto tristemente ha colpito la collettività, penalizzando anche i teatri e lo spettacolo dal vivo in generale. È energia pura - spiega Valeria Arzenton, fondatrice del gruppo ZedLive, che ha acquisito i diritti esclusivi in ambito musical - che si irradia al mondo attraverso i successi e lo sguardo sorridente di Raffaella. Un’opera italiana fatta di bellezza, talento ed eccellenza, destinata a calcare i palcoscenici internazionali di maggior prestigio. Oggi più che mai sentiamo il peso e l’onore di rappresentare un’opera che celebrerà per sempre la musica, la classe, l’ironia e la vitalità di Raffaella Carrà, un’artista che è stata icona, mito e ispirazione per me e per moltissime donne di ogni generazione“.

 

Progetto internazionale

Omaggio alla signora della tv, Raffaella Carrà sul palco dell’Ariston, per la 72esima edizione del Festival di Sanremo. Un musical Ballo Ballo tributo alla Carrà, fortemente voluto da Amadeus e dal direttore di Raiuno Stefano Coletta. Il musical, in anteprima mondiale, è tratto dal film Explota Explota. “Si tratta di un progetto internazionale - sottolinea Valeria Arzenton - . Non poteva essere che un palcoscenico prestigioso come quello del Teatro Ariston per annunciare al mondo questo musical che vogliamo inaugurare in Italia e portare in giro in tutto il mondo. Questo progetto nasce da una grande energia e passione che Raffaella ha trasmesso a tutti noi. Grandissima donna, ognuno di noi porta dentro di sé un pezzo di Raffaella: non poteva esserci occasione migliore per omaggiarla, farla rivivere nei palcoscenici di tutto il mondo”.
 Correva il 1982, nella sigla di ’Fantastico 3’ Raffaella Carrà eseguiva ’Ballo ballo’

Correva il 1982, nella sigla di ’Fantastico 3’ Raffaella Carrà eseguiva ’Ballo Ballo’
Sulle note degli indimenticabili brani portati al successo da Raffaella Carrà, andranno in scena le emozionanti coreografie firmate per l’occasione da Laccio – uno dei giovani direttori artistici e coreografi italiani più eclettici e poliedrici – con il coordinamento artistico di Sergio Iapino. “E’ una storia d’amore, anche di emancipazione femminile, una favola moderna. Dopo Sanremo inizia la grande sfida di mettere in scena il grande musical, portando la bellezza dappertutto - conclude Valeria Arzenton - . Raffaella è un’icona, racconta che bisogna lottare e credere in ciò che si fa, che bisogna essere liberi”. Il tour debutterà tra fine 2023 ed inizio 2024, per poi trasferirsi sui principali palcoscenici di tutto il mondo.
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