Some Prefer Cake, in doppia versione e per tutti i gusti: torna a Bologna (e successivamente online) il
festival internazionale di cinema lesbico, arrivato alla 15esima edizione. Tre giorni di programmazione, da venerdì 22 a domenica 24 settembre, al Nuovo Cinema Nosadella e negli spazi dell’adiacente Giardino Lorusso (Via dello Scalo 21, Via Lodovico Berti 2/7), mentre dal 25 settembre al 5 ottobre si svolgerà la versione online, con la possibilità di vedere in streaming da tutta Italia sulla piattaforma
openddb.it una selezione dei film in programma.
Il festival Some Prefer Cake
La foto di gruppo di Some Prefer Cake dell'edizione 2022
L'obiettivo, anche quest’anno, è quello di celebrare la ricchezza del cinema lesbico, con
22 produzioni indipendenti che arrivano da tutto il mondo e che, attraverso una varietà di generi e linguaggi (dalla commedia all’horror, dalla fantascienza alla satira, dal documentario all’animazione) affrontano temi fondamentali all’interno della comunità lesbica e, in generale, Lgbtqia+. Ad esempio l'importanza di avere
visibilità come pratica politica, ma anche portare avanti la narrazione delle diverse forme ed esperienze di
attivismo, la costruzione della memoria, lo sguardo lesbico nella creazione artistica, le relazioni affettive, i corpi, la cura,
l’amore nelle sue infinite forme. Il festival è organizzato dall’associazione
Luki Massa Aps, la direzione artistica è affidata all’
agenzia Comunicattive e il coordinamento è di Teresa Sala. Per un'accessibilità a 360 gradi
tutti i film saranno sottotitolati e, grazie anche al supporto dell’associazione Micce, gli incontri avranno
la traduzione simultanea in Lis, per garantirne la fruibilità alle persone sorde segnanti. Tutti gli spazi del festival sono accessibili alle persone in sedia a rotelle.
Il programma
Il festival
Some Prefer Cake prende il via alla Sala Berti del Nosadella venerdì 22 settembre alle 19, con il
concerto “Ci siamo rotte” delle Cadavere Squisite, a cui seguirà la proiezione in anteprima regionale del cortometraggio di animazione
Luki, di Marta Bencich, che racconta le origini e l’infanzia da spirito libero dell’attivista lesbica e femminista che ha ideato l'evento, scomparsa prematuramente nel 2016.
Film, mostre e musica nella tre giorni bolognese del festival internazionale del cinema lesbico
In sala si alterneranno poi
4 lungometraggi narrativi, 4 documentari e 6 corti in concorso, introdotti dalle programmer del festival Giulia De Rocco, Federica Fabbiani, Helena Falabino, Silvia Radicioni, Lucia Tralli. Le fiction spaziano dalla commedia spagnola
La Amiga de mi amiga di Zaida Carmona alla storia di 3 giovani amiche kosovare raccontata da Luàna Bajrami ne
La collina dove le leonesse ruggiscono, dalla storia d’amore horror
Attachment (sabato 23 h 19:45) del regista danese Gabriel Bier Gislason, fino al brasiliano
Fogareu di Flávia Neves. Il programma dei documentari partirà sabato 23 alle 14,30 con il biopic in anteprima italiana
Ilse Fuskova di Liliana Furió e
Lucas Santa Ana, storia della attivista autrice dei Quadernos Lesbianos, che per prima si rese visibile come lesbica al grande pubblico in Argentina. Momento di punta del festival sarà, sabato 23 settembre alle 18.00, in anteprima nazionale, la proiezione del documentario
Jewelle - A Just Vision di Madeleine Lim, con la presenza (per la prima volta in Italia) della regista e della protagonista. Ioway e Wampanoag, nera e capoverdiana, femme lesbica,
Jewelle Gomez è una scrittrice pluripremiata.
"Jewelle - A Just Vision", di Madeleine Lim, in concorso al Some Prefer Cake
È stata protagonista di numerosi movimenti per la giustizia sociale: dal Black Power nella Boston di fine anni ’60 all’attivismo contro l’Aids nella New York di metà anni ’80 fino al Matrimonio paritario nella San Francisco degli anni 2010.
Un’icona vivente del movimento lesbico nero statunitense, ritratta in questo bellissimo documentario dallo sguardo della regista Madeleine Lim, attivista asiatico-americana. Si prosegue ancora con
Fierce: A Porn Revolution di Patrick Muroni, che racconta la storia del collettivo svizzero Oil Productions nella realizzazione di porno etici e dissidenti in grado di creare un’altra visione del desiderio e della sessualità. Domenica 24 spazio invece al fumetto queer con
No Straight Lines di Vivian Kleiman, che sarà presentato in sala da Elisabetta Mongardi dell’associazione Hamelin. Saranno invece concentrati nella mattinata di sabato 23 settembre i
Corti a colazione (colazione alle 9:30 e inizio proiezioni alle 10:00): aprirà la lunga carrellata
Bad Lesbian, un lavoro dedicato alla violenza nelle relazioni lesbiche che sarà introdotto dalle operatrici della Linea Lesbica e antiviolenza dell’associazione Lesbiche Bologna. A seguire
Losing The Spark, corto di fantascienza di Amanda Callas,
Los Huevos, storia d’amore tra due donne mature, di Yolanda Moreno Torrado,
Holding Moses di Rivkah Beth Medow e Jen Rainin, che racconta l’esperienza di un’artista queer come caregiver del figlio disabile,
Kingdome, satira comica di Joanna Vymeris che mette al centro della scena l’arte sottorappresentata del drag king.
Il lesbian cult "The Watermelon Woman" della regista afroamericana Cheryl Dunye sarà proiettato fuori concorso al festival Some Prefer Cake
In chiusura il documentario
Love, Barbara di Brydie O’Connor, un ritratto della pionieristica regista sperimentale Barbara Hammer con gli occhi della sua compagna, presentato in collaborazione con Archivio Aperto (che proprio a Barbara Hammer dedicherà una retrospettiva nella prossima edizione). Fuori concorso, invece, i
6 corti erotici femministi della serata Lesbian Pleasure, preceduti dalla performance
Fire di Ambrita Sunshine (venerdì 22) e il lesbian cult
The Watermelon Woman della regista afroamericana Cheryl Dunye, ospite del festival nel 2012, la cui proiezione (domenica 24) è organizzata in collaborazione con il Centro di documentazione Flavia Madaschi de Il Cassero Lgbti Center e introdotta dalla sua responsabile Sara De Giovanni.
La Giuria
La
giuria proclamerà i film vincitori domenica 24 settembre alle ore 20. Alle 20.30 il festival chiuderà con la proiezione gratuita del film vincitore. È composta da
Isabella Borrelli, Cecilia Fasciani e Silvia Nugara per la sezione Documentari, e da Sofia Karakachoff,
Luce Scheggi e Noah Zoratt per la sezione Fiction e Cortometraggi. Come ogni anno anche il pubblico avrà la possibilità di votare i film alla fine di ogni proiezione.
Non solo film
Per tutta la durata del festival saranno esposte, in luoghi e modalità differenti,
tre mostre.
Abstract. Con amore e rabbia è una selezione di scatti fotografici dall’archivio affettivo-politico di Caterina Lorenzetti, che attraversano vari aspetti della sorellanza lesbica e femminista, tra immagini di lotta durante le manifestazioni di piazza e momenti di vita ed intimità all’interno della comunità.
Scuola di butch è invece la mostra di fumetti di Percy il Buio (Percy Bertolini) che proporrà le tavole del fumetto umoristico a puntate pubblicato settimanalmente su Instagram, in cui una vecchia scuola di polizia viene occupata da un gruppo di lesbiche butch e trasformata in una scuola primaria in cui bambine butch, lesbiche, trans, non binary imparano a trasgredire e ad autodeterminarsi in un mondo binario e eteronormato.
L'icona trans Lucy Salani, morta quest'anno, sarà protagonista di una mostra fotografica al festival
Nell’anno della
morte di Lucy Salani, infine,
Some Prefer Cake propone un ricordo e un omaggio alla storica attivista trans con
La vita non muore mai, selezione di suoi ritratti realizzati dalla fotografa Luciana Passaro, che saranno proiettati in sala prima delle proiezioni in programma. Nelle giornate di sabato e domenica viene invece riproposto il format del
pranzo con l’autrice: il 23 settembre alle 12.30 si svolgerà una presentazione incrociata degli ultimi due libri di Sara Ahmed tradotti in italiano,
La promessa della felicità (Luca Sossella editore, 2023) e
Un’altra cena rovinata (Fandango Libri, 2023) con due delle rispettive traduttrici, Laura Scarmoncin e Michela Baldo. Il 24 settembre, alla stessa ora, Valentina Pinza, co-direttora de La Falla, dialogherà con Deborah Ardilli sulla nuova riedizione del testo cult di Monique Wittig
Il corpo Lesbico (Vanda Edizioni, 2023). Entrambi gli appuntamenti sono organizzati in collaborazione con la Libreria delle donne di Bologna, che sarà presente con il proprio bookshop. Ogni pomeriggio ci sarà inoltre uno spazio dedicato al
dj set a cura della Collettiva Elettronika, collettivo di dj transfemministe queer di Bologna. Novità di questa 15esima edizione sarà lo
spettacolo di stand up comedy Queer Comedy Show di e con Sabrina Sabbra Russo, introdotto dall’intervento del Collettivo Grass* (domenica 24 h. 17:30): uno spazio esilarante dove riconoscersi come minoranze e riuscire a ridere delle proprie vite.